Un progetto fotografico collettivo di alto profilo Orientarsi con le stelle, attualmente in mostra a Rimini fino al 30 settembre. Ideata e voluta da Lucia Pezzulla, dinamica animatrice di Red Lab Gallery di Milano, che ha condiviso la curatela con Gigliola Foschi, la mostra era stata presentata a Milano nell’autunno scorso presso la Casa Museo Boschi e viene riproposta oggi nelle sale del Museo della Città di Rimini in collaborazione con le Istituzioni locali.
Il progetto nasce dall’idea di coinvolgere un nutrito gruppo di fotografi e artisti intorno alla riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura, in particolare quella parte della natura che sta sopra le nostre teste, il cielo e i suoi corpi celesti. Concepito dalle curatrici ben prima della diffusione pandemica il progetto ha assunto un ulteriore valore aggiunto proprio con la drammatica esperienza virale che ormai da un anno e mezzo sta mettendo a dura prova l’umanità: i lunghi periodi di lockdown vissuti ci hanno indubbiamente costretto a riflettere sulla fragilità della nostra esistenza e su come essa sia indissolubilmente legata alla natura e alle sue modificazioni alle quali stiamo pesantemente contribuendo.
Per il progetto sono state selezionate quaranta opere di dodici artisti che riflettono – con procedimenti e modalità stilistiche diverse – i punti di vista assunti da ogni autore intorno a un tema inevitabilmente in bilico tra il concreto e l’astratto: nel senso che se il referente visivo del tema resta indubbiamente un dato fisico, il cosmo nella sua incommensurabile complessità, l’altro aspetto della questione riguarda la concezione, necessariamente astratta, squisitamente concettuale, con cui ogni autore si rapporta ad esso, portandosi dietro un ricco patrimonio di esperienze culturali e artistiche che l’immensità e la misteriosità del cosmo hanno contribuito nel corso dei millenni a stratificare.
Certamente c’è un abisso tra il cielo visto dalle civiltà classiche dei millenni precedenti l’età moderna – il cielo come sede degli dei, idea rivisitata successivamente dal primo cristianesimo in quella che lo designava come sede del Paradiso e che Dante ha superbamente descritto in versi – e la visione scientifica moderna dell’universo. Ma, nonostante questo e forse anche per le conoscenze scientifiche attuali, si resta sempre stupefatti, sgomenti di fronte a questo immenso mistero nel quale la Terra e l’esistenza umana sono un dato marginale e quantitativamente insignificante.
Ecco allora che subentra la consapevolezza dell’uomo che non riesce a dare risposte a questo mistero – se non quelle a carattere mistico-religioso – e anche gli artisti non riescono a dare risposte, né è loro compito, ma quanto meno aiutano, con le loro opere, a fermarci un momento, a interrompere il flusso frenetico delle nostre esistenze per volgere lo sguardo al cielo e perdersi in esso, come era stato per i grandi classici della cultura occidentale, da Virgilio a Dante, da Shakespeare a Leopardi, da Giotto a Van Gogh, ai tanti artisti contemporanei e attuali.
Orientarsi con le stelle
Progetto, mostra e catalogo a cura di Lucia Pezzulla e Gigliola Foschi per Red Lab Gallery, Milano.
Opere di: Alessandra Baldoni, Marianne Bjørnmyr, Francesco Del Conte, Joan Fontcuberta, Dacia Manto, Paola Mattioli, Occhiomagico, Moira Ricci, Edoardo Romagnoli, Beba Stoppani, Pio Tarantini e Yorgos Yatromanolakis.
Nel prezioso catalogo, edito a cura di Red Lab Gallery (Milano, 2020), oltre alle opere del progetto, sono stati pubblicati i testi di interviste/conversazioni on-line tenute da Alessia Locatelli con gli autori e con il poeta e scrittore Antonio Prete.
Museo della Città, Ala Nuova, Via L. Tonini 1, Rimini
1 luglio – 30 settembre 2021
Ingresso libero, Orari: da martedì a domenica 10.00-19.00
Informazioni: info@redlabgallery.com – musei@comune.rimini.it
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Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
La sua ricerca di fotografo eclettico si è estesa in diversi ambiti, superando i vecchi schemi dei generi fotografici a partire dal reportage, al paesaggio, al concettuale… Leggi tutto
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