fbpx Skip to content

Le atmosfere misteriose di Stefano Di Marco

di Pio Tarantini

Nei decenni più recenti un grande interesse ha suscitato presso generazioni di fotografi l’interesse e la pratica per la fotografia di paesaggio e di ambienti. Stare fotograficamente dentro il paesaggio, dentro i luoghi del nostro vivere quotidiano e della vita sociale e comunitaria è diventata per i fotografi una esigenza che trascende i movimenti e le mode ma risponde a una necessità di documentare visivamente scorci del mondo – siano essi paesaggi esterni o interni agli edifici – che è in continua, profonda trasformazione.

© Stefano Di Marco, dal lavoro sul Palazzo della Provincia di Bari

In questo filone – che come metodologia progettuale e forme stilistiche si è configurato in molte diverse maniere – si inserisce in Italia una generazione nata tra gli anni Cinquanta e i Sessanta, nella quale chi scrive questa nota si riconosce pienamente, che ha avuto punti di riferimento in alcuni autori di qualche anno più grandi, protagonisti di metodologie progettuali e impostazioni stilistiche ormai consolidate: basti ricordare nomi come Cresci, Ghirri, Basilico, Jodice per individuare percorsi visivi molto diversi tra loro e ben noti a tutti coloro che si interessano di fotografia.

Tra gli autori che praticano questi percorsi un posto particolare spetta e Stefano Di Marco: nato nel 1950, vive a Bari ed è un autore schivo, poco avvezzo alla pratica presenzialista ma dotato di uno sguardo fotografico profondo e intrigante.

© Stefano Di Marco, dal lavoro sul Palazzo della Provincia di Bari

I suoi paesaggi – siano essi colti nella luce del giorno o nelle più misteriose ore serali – e i suoi interni hanno sempre quel tocco in più che li distingue da molti altri autori: c’è sempre nelle atmosfere di Stefano qualcosa di misterioso, intrigante, che spinge l’occhio e la mente dello spettatore a immergersi con più attenzione in luoghi che altrimenti apparirebbero banali.

© Stefano Di Marco, dal lavoro sul Palazzo della Provincia di Bari

Tra i suoi lavori inediti segnalo un complesso progetto realizzato all’interno del Palazzo della Provincia di Bari, un imponente edificio in stile eclettico realizzato negli anni Trenta secondo le modalità stilistiche del Fascismo, tendenti alla grandiosità monumentale. Stefano ha potuto documentare con certosina attenzione tutti gli ambienti dell’enorme edificio, da quelli più spettacolari destinati alla fruizione pubblica a quelli più riservati degli uffici interni ai sotterranei, una miniera, questi ultimi, di archivi, oggetti vari e opere d’arte transitate in un modo o nell’altro negli eventi organizzati dall’Ente della Provincia.

Il suo sguardo sugli aspetti ambientali dell’edificio conferma la sua grande capacità di individuare scorci e dettagli particolari, che, immersi in una penombra misteriosa, suscitano nello spettatore la meraviglia dell’apparente semplicità: ambienti dove quasi sempre non c’è nulla di straordinario – pur nella singolarità del Palazzo – ma che con pochi elementi essenziali costruiscono un percorso di riflessione.

© Stefano Di Marco, dal lavoro sul Palazzo della Provincia di Bari

Questo aspetto diventa invece più platealmente riconoscibile nelle fotografie realizzate nei sotterranei dove, accanto a cataste di oggetti disparati – tutti materiali testimoni dell’attività dell’ente Provincia: poltroncine, pacchi, cornici, dipinti, oggetti d’arte e sculture – compaiono decine di busti e statue, probabilmente di uomini illustri o allegorie di eventi. Coperti per protezione da teli di plastica trasparente queste figure paiono animare questi spazi desolati, congelati nella loro immobilità simbolica. E Di Marco ne coglie appieno l’afflato, dando loro vita e trasportando lo spettatore delle sue fotografie in una dimensione dove la storia, la cronaca e il mistero del tempo prendono forma nella luce soffusa del presente.

Altri articoli di questo autore

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X