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Le mappe fotografiche di Domenico Fioriello

di Pio Tarantini

© Domenico Fioriello, da La città vecchia. Bitonto 2012 – 2019

Si è tenuta fino al 30 ottobre ma è ancora visibile a Bitonto, nelle sale della redazione della testata giornalistica Primo piano, la mostra fotografica di Domenico Fioriello La città vecchia. Bitonto 2012 – 2019. Domenico Fioriello è un architetto appassionato di fotografia che vive a Bitonto, la città dove è nato, vive e lavora: una città a pochi chilometri a ovest del capoluogo pugliese Bari e che è caratterizzata da un antico nucleo storico, la città vecchia, dove Fioriello ha focalizzato la sua complessa ricerca fotografica.

© Domenico Fioriello, da La città vecchia. Bitonto 2012 – 2019

È importante evidenziare la struttura urbanistica di questo centro storico in relazione al lavoro in questione: si tratta di un nucleo articolato secondo le modalità tipiche delle antiche cittadine pugliesi, per certi aspetti orientaleggianti nella loro conformazione di casbah dove il biancore degli edifici si sviluppa in un intrico labirintico di strade, piazze, slarghi, vicoli e corti.

In questo tessuto urbanistico Fioriello ha tessuto per molti anni la sua tela iconografica realizzando un apparato di 520 fotografie, testimonianze visive di ogni angolo del centro storico, ripreso secondo un suo stile ormai consolidato dove prevale il rigore della composizione e della essenzialità degli oggetti urbanistici ripresi. Nelle sue fotografie non c’è mai nulla di superfluo, gli spazi sono vuoti per far risaltare gli edifici e gli spazi che essi contengono; le sue inquadrature paiono scenari di set cinematografici dove la vita quotidiana viene suggerita più che declamata: osservandole si resta ipnotizzati dalla apparente semplicità formale che invece è il risultato pregevole di un lungo percorso di educazione visiva e di una grande accuratezza compositiva.

© Domenico Fioriello, da La città vecchia. Bitonto 2012 – 2019

A questo risultato ha contribuito certamente la sua formazione di architetto che lo ha spinto poi a realizzare un ulteriore, interessante passo di organizzazione e fruizione del materiale: ha ideato e organizzato una vera e propria mappa visiva dove le singole fotografie vanno a ricomporsi in un mosaico che rispecchia esattamente la vera mappa della città vecchia. Al proposito Carlo Garzia, stimato fotografo, curatore e intellettuale, nell’intervenire alla cerimonia dell’inaugurazione, ha citato la tendenza ghirriana della fotografia italiana che, tra l’altro, trovò terreno fertile proprio nell’esperienza di Viaggio in Italia, di cui fu protagonista nella sua Bari dove il progetto fu realizzato nel 1984. Ma non solo, perché, a parte questi riferimenti fotografici – ai quali io aggiungerei anche l’impostazione formale e il rigore compositivo di Gabriele Basilico – Garzia ha citato anche e giustamente uno scrittore come Jorge Luis Borges e le sue fantastiche mappe ideali che vanno a coincidere con il mondo intero.

© Domenico Fioriello, da La città vecchia. Bitonto 2012 – 2019

Il progetto dunque si configura allo stesso tempo come una attenta mappatura del territorio organizzata per frammenti, fruibili singolarmente ma che vanno poi a costituire una sorta di puzzle dove ogni fotogramma, grazie anche alla scelta del formato quadrato, va a incasellarsi nel posto giusto, storicamente e urbanisticamente determinato.

In mostra l’autore, per motivi contingenti, ha potuto esporre soltanto 32 fotografie dell’enorme lavoro, oltre a un trittico che rappresenta le fasi del percorso dalla mappa catastale a quella fotografica. Il lavoro certamente merita molto di più e sarebbe auspicabile che le istituzioni pubbliche fossero attente a questo progetto, intervenendo per la realizzazione di una mostra ancora più ricca di immagini e per un catalogo che possa contenere il lavoro nella sua totalità.

© Domenico Fioriello, da La città vecchia. Bitonto 2012 – 2019

Domenico Fioriello

La città vecchia. Bitonto 2012 – 2019

Redazione Primo piano

Via XXIV maggio, 14 – Bitonto

Info: www.primopiano.info

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