
Continua a Bari – che consolida sempre più il suo ruolo di importante centro per la fotografia non soltanto per il Sud del Paese – l’attività dell’Associazione Culturale ARTIEMIELE, fondata e guidata da Pio Meledandri, già per molti anni direttore del Museo di Fotografia del Politecnico di Bari.
L’associazione ha promosso una mostra – visibile nei suggestivi ambienti dell’ex Palazzo delle Poste di Bari e curata dallo stesso Meledandri – dedicata al consumo del cibo in alcuni luoghi pubblici. Meledandri ha coinvolto in questo progetto due fotografi, Antonio Nitti e Pino Di Cillo, che presentano due lavori significativi sui luoghi e i modi del consumo del cibo nella società contemporanea.

Antonio Nitti ha scelto un luogo ben definito, i luoghi di ristorazione di “Pane e pomodoro” una nota spiaggia del capoluogo pugliese, per cogliere fotograficamente persone e situazioni impegnate di sera e di notte attorno ai chioschi della località deputati al bisogno. Le persone, singole o assembrate in file e capannelli in attesa di essere servite, animano l’area dei punti di ristoro che paiono delle isole di luce nel buio della notte. Il fotografo spesso evidenzia la relazione che si stabilisce tra il cliente e il fornitore del servizio ricreando quell’atmosfera di complicità e forse di familiarità tipica degli ambienti meridionali, dove anche quando non ci si conosce, scatta un meccanismo confidenziale erede di una tradizione popolare in cui il momento del consumo del cibo era considerato e vissuto come un momento importante e caratterizzante non solo il tempo del consumatore ma anche il vissuto del singolo e della società in cui agiva.

Se Nitti si è soffermato sull’ambiente barese, Pino Di Cillo al contrario focalizza il suo interesse fotografico che lo porta a documentare questo tema in alcuni bar diffusi tra Roma e un articolato e lungo percorso, fino in Norvegia. Le sue riprese variano da alcune che privilegiano il campo totale con una visione più o meno ampia del luogo ad altre che invece si focalizzano su dettagli per far risaltare volti e atteggiamenti di singole persone. Anche in questo caso persone e ambienti sono immersi, per necessità di situazioni, nella varietà delle luci artificiali che illuminano i locali.
L’autore sottolinea come si senta fortemente intrigato dagli aspetti antropologico-sociali legati all’ambiente del bar, un luogo storicamente determinato, a ogni latitudine, come luogo deputato alla vita sociale della società moderna.
Il consumo del cibo diventa così per i due fotografi di questo progetto un ottimo pretesto per testimoniare e indagare un aspetto così emblematico di una parte importante della vita moderna e il titolo della mostra, “Domani”, allude al bisogno di socialità condiviso e, come ultimamente si suol dire ‘in presenza’, scaturito prepotentemente dopo le restrizioni antipandemiche, in cui il momento della condivisione del consumo del cibo riacquista tutta la sua importanza.

Mostra fotografica “DOMANI”
di Antonio Nitti e Pino Di Cillo,
a cura di Pio Meledandri.
Organizzazione dell’Associazione Culturale ARTIEMIELE con il patrocinio culturale della Città Metropolitana e l’Università degli Studi di Bari.
Ex Palazzo delle Poste, P.zza Cesare Battisti, BARI.
Fino al 10 dicembre 2021, da lunedì venerdì 9:00/20:00 – sabato 8:30/18:00 – domenica chiuso.
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Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
La sua ricerca di fotografo eclettico si è estesa in diversi ambiti, superando i vecchi schemi dei generi fotografici a partire dal reportage, al paesaggio, al concettuale… Leggi tutto
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