Sono le cortecce degli alberi nelle loro infinite variazioni i soggetti del lavoro Mappe arboree, realizzato da Alessandro Vicario tra il 2015 e il 2021: dieci opere esposte nella galleria Lab 1930 Fotografia contemporanea di Milano. Vicario – fotografo affermato, con molte mostre e pubblicazioni alle spalle – è stato sempre attirato dal fascino degli alberi non solo come organismi viventi ma anche per la loro valenza simbolica ed estetica. Nasce così questo progetto che il fotografo realizza inquadrando aree circoscritte delle cortecce degli alberi che con le loro variegate forme e colori costituiscono quelle che definisce mappe arboree perché gli suggeriscono itinerari fantastici in cui la mente si perde.
Ma si tratta anche di itinerari della memoria come quando fotografa la corteccia di un secolare platano in un noto giardino di Milano adiacente alla scuola primaria da lui frequentata, presso il quale giocava restando già allora incantato dalla maestosità del vecchio albero. Subentra anche la memoria di suo padre Ennio – noto fotografo anche lui, recentemente scomparso, e al quale Alessandro dedica questa mostra – che fin da bambino lo indirizzava verso l’amore per la fotografia.
Una lettura di questo lavoro dunque che assume molti livelli, tra interesse naturalistico, valenza estetica e memoria personale, livelli che Vicario sa sviluppare con il rigore compositivo e metodologico che contraddistingue il suo modus operandi.
Le fotografie esposte sono state realizzate sia in Italia che in Kenya, dove nel gennaio 2017 Alessandro Vicario ha fatto parte della prima missione italiana andata a conoscere le attività che Action for Children in Conflict (AfCiC) e una parte del ricavato della vendita degli scatti keniani andrà a sostegno dei progetti nei quali AfCiC è attualmente impegnata.
Accompagna la mostra − come sempre per le esposizioni presso Lab 1930 − un photobook dedicato in settanta copie a tiratura limitata e firmate dall’artista, contenenti una selezione di diciotto “Mappe” della serie. Trenta copie del photobook contengono inoltre due stampe Fine Art di Alessandro Vicario selezionate fra le “Mappe” keniane.
Alessandro Vicario
“Mappe arboree”
A cura di Elena Carotti
Lab 1930 Fotografia contemporanea
Via Mantova 21, Milano
Fino al 30 maggio 2023
Ingresso libero
Orari di apertura
Su appuntamento tutti i martedì e giovedì dalle 15 alle 18
Aperture straordinarie:
sabato 27 e domenica 28 maggio
dalle 15 alle 18
Info: elena@lab1930.com
Altri articoli di questo autore
Jean-Luc Godard – Un modo rivoluzionario di fare cinema “fino all’ultimo respiro”
One Wall a Web di Stanley Wolaku Wanambwa – Fotografare un meccanismo di potere invisibile
Failed it! Erik Kessels e l’importanza di sbagliare
Mnemosyne di Aby Warburg / Georges Didi-Huberman: pensare per immagini
Gli sketchbook di Derek Jarman
John Berger – Perché guardiamo gli animali
Bruno Munari – Design come ponte tra arte e vita
Fritz Lang – Il mostro di Düsseldorf
Walter Benjamin – L’immagine come mezzo per indagare la storia
Victor Burgin – Linguaggio e percezione nei “Miti d’Oggi”
Le riflessioni fotografiche di Pio Tarantini in un volume sulla città contemporanea
Dziga Vertov – L’uomo con la macchina da presa – La verità dell’occhio che guarda diventa essa stessa una verità da osservare
The Smiths: l’immagine che ridefinisce il glamour in musica. Un’esplorazione fotografica e cinematografica degli album che hanno fatto la storia.
Brecht, fotografia e verità: l’esibizione della parzialità
Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
La sua ricerca di fotografo eclettico si è estesa in diversi ambiti, superando i vecchi schemi dei generi fotografici a partire dal reportage, al paesaggio, al concettuale… Leggi tutto
No comment yet, add your voice below!