La FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) da molti anni costituisce un baluardo nella divulgazione della cultura fotografica oltre che nell’organizzazione di circoli e associazioni per le loro attività pratiche: corsi, incontri, concorsi e ogni altra iniziativa intesa a promulgare la fotografia. Tra le tante, meritorie attività spicca una sua collana editoriale dedicata ad alcuni aspetti dei linguaggi della fotografia, alle iniziative dei circoli e infine a monografie di autori italiani. Una collana che ha superato abbondantemente il centinaio di titoli mantenendo un apprezzabile rigore ideativo e realizzativo.
Il più recente volume pubblicato, Di sguardo in sguardo, è stato dedicato a Luigi Erba, indicato da FIAF come autore dell’anno 2022: Erba è fotografo, studioso, docente e autore anche di molti testi di riflessione storico-teorica sulla fotografia.
Il volume ha un taglio antologico che parte dai lavori stilisticamente più tradizionali – paesaggi e ambienti visti e rimodulati attraverso un intenso bianco e nero − per giungere alla parte dominante della sua ricerca che potremmo definire una attenta riflessione su alcuni concetti di base del procedimento fotografico.
Nella sua ormai lunga storia di pratica fotografica Erba, nato nel 1949, ha elaborato un complesso percorso linguistico, variegato e nello stesso tempo unitario. Sin dagli esordi, nei primi anni Settanta, sperimenta modi diversi di fotografare giocando sulle luci di ripresa e sulle manipolazioni in camera oscura.
Con i lavori successivi Erba trova una sua strada in cui la sperimentazione non ripete moduli conosciuti, ma cerca e spesso trova nuove strade, in particolare quando agisce sull’analisi spazio-temporale dei soggetti ritratti. Appassionato d’arte, Erba riflette sullo stretto rapporto che lega l’arte in genere alla fotografia e in questa sua ricerca si inventa Interfotogrammi, una ricerca del 1987-1993, in cui il soggetto non viene presentato con un singolo fotogramma ma con più scatti accostati in modo asimmetrico, con la linea di separazione tra l’uno e l’altro che diventa determinante.
Si tratta di una fotografia, quella di Erba, che riflette sul suo stesso linguaggio producendo immagini fortemente emotive, in bilico tra dato reale e ricordo, tra documentazione e suggestione.
Dalle date che accompagnano i lavori di Erba si evince come ogni sua ricerca non nasce e si esaurisce in poco tempo ma staziona a lungo nella mente e nella pratica dell’autore, fedele a una concezione del fare fotografia non legata all’immediato, all’istantaneo, al concluso, ma alla stratificazione, alla rilettura, alla meditazione.
Il volume è ricco anche dei testi di molti studiosi e operatori che illustrano e riflettono sul complesso percorso dell’autore e da una lunga conversazione finale tra Silvano Bicocchi e Luigi Erba.
Luigi Erba
Di sguardo in sguardo
Testi di Fulvio Merlak, Roberto Mutti, Daniele Re, Claudia Ioan, Isabella Tholozan, Massimo Agus e conversazione tra Silvano Bicocchi e Luigi Erba.
Pagine 120, formato cm 23×22. Edizioni FIAF, Euro 18.
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