Dopo la pausa forzata dovuta al COVID si è tenuta quest’anno l’edizione 2022 di Voghera Fotografia, il Festival autunnale ideato e diretto dall’instancabile Arnaldo Calanca e che si avvale del contributo di numerosi e qualificati operatori riuniti attorno allo Spazio53, l’associazione che da molti anni porta avanti a Voghera un interessante e ricco programma di divulgazione culturale fotografica.
L’edizione di quest’anno è stata dedicata in buona parte a Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della sua nascita e non a caso il titolo del catalogo pubblicato per l’occasione è “Sulle orme di Pasolini” mentre il sottotitolo recita “Percorsi, popoli, cronaca” in riferimento agli altri lavori presenti nelle mostre allestite per l’occasione.
Il volume, realizzato con la solita cura che contraddistingue i progetti di Voghera Fotografia, presenta una selezione di fotografie per ciascun autore: dalle fotografie realizzate in Oriente
da Roberto Villa durante la lavorazione del film di Pasolini “Le mille e una notte” a una consistente selezione di fotografie su Pasolini proveniente dagli Archivi Farabola.
Il racconto sul Medio Oriente continua con le fotografie di Ivo Saglietti, riunite sotto il titolo “Sotto la tenda di Abramo” e caratterizzate da un uso magistrale del bianco e nero classico, maneggiato con grande attenzione verso l’aspetto chiaroscurale. E ancora, sempre sul Medio Oriente con il reportage realizzato nel 1997 da Graziano Perotti nello Yemen, sempre in bianco e nero dal taglio classico, molto narrativo e documentario.
Con Daniele Vita ci spostiamo invece in Italia, più precisamente a Catania, dove nell’estate del 2020 l’autore ha realizzato un potente reportage – anche questo in bianco e nero e intitolato “Bagnanti” − su alcuni adolescenti cresciuti in ambienti socialmente difficili e che si ritrovano al mare tra qualche trasgressione e gli innamoramenti dell’età.
Su tutt’altro versante opera invece Paola Rizzi con il lavoro “L.U.L.Ù. Ora che so – Now I know” di sapore più concettuale perché imperniato su ritratti femminili ripresi spesso con la trama di un tessuto di pizzo e recanti in mano prodotti vegetali in un interrogarsi sul rapporto tra uomo e natura.
Si cambia ancora registro con il lavoro intitolato “Città senza tempo”, paesaggi urbani realizzati da Beppe Bolchi con il foro stenopeico su pellicole a sviluppo immediato e che trasformano i luoghi famosi di alcune città europee in vedute dal sapore quasi onirico.
Completano il volume molti testi tra i quali ricordiamo quello del critico Renzo Basora che ha un taglio introduttivo all’intero percorso del progetto Voghera Fotografia.
Sulle orme di Pasolini. Percorsi, popoli, cronaca.
Catalogo del Festival Voghera Fotografia 2022
A cura di Chiara Mussini e Arnaldo Calanca
Pagine 76, formato cm 30×21, edito a cura di Spazio 53 di Voghera
Spazio 53, Piazza Duomo 53 – 27058 Voghera (Pavia)
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Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
La sua ricerca di fotografo eclettico si è estesa in diversi ambiti, superando i vecchi schemi dei generi fotografici a partire dal reportage, al paesaggio, al concettuale… Leggi tutto
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