Ha scelto la famosa locuzione latina storica, Quo Vadis?, Giacomo Pepe per una sua ricognizione foto-grafica su Roma: una selezione di questo lavoro – costituita da 30 fotografie e 12 bozzetti – è in mostra a Bari nella suggestiva sala dell’ex Palazzo delle Poste, attualmente sede gestita dall’Università della città.
Fotografare Roma – un’impresa in apparenza facile se si guarda alla ineguagliabile ricchezza del suo patrimonio artistico e paesaggistico – come sa ogni buon fotografo, comporta seri rischi di cadere nel retorico o nel dejà vu. Giacomo Pepe pare aver trovato una sua convincente strada, osservando e cogliendo alcuni aspetti del paesaggio e della vita quotidiana in cui si mescolano in buona sintonia reportage sociale e indagine su un paesaggio complesso e mutevole.

In queste sue fotografie la Roma detentrice di tanta grande bellezza a volte scompare per far posto alla normalità della moderna città metropolitana: tuttavia anche in queste immagini che potrebbero apparire meno caratterizzate si trova sempre un forte richiamo all’identità della Città Eterna.
Così scorrono i fotogrammi di questo racconto, tra qualche cupola o monumento che appare in lontananza, sullo sfondo di fotogrammi dove campeggiano spazi e strumenti della vita metropolitana: una giostra, un murale, un cartellone pubblicitario.
Scrive al proposito il curatore Pio Meledandri, instancabile animatore della diffusione cultural-fotografica a Bari, la sua città: «[…] [Giacomo Pepe] … ha la capacità di percepire il paesaggio quale immagine di un territorio in trasformazione, adattandolo, quasi impercettibilmente, alla propria cultura o all’esigenza del momento contingente.»

Da una scalinata moderna la sagoma di Anna Magnani disegnata sui gradini ci guarda sorridente caricando ulteriormente di senso questo oggetto architettonico altrimenti anonimo; un dipinto naif su un muro coperto di graffiti, all’ingresso di un esercizio commerciale, è l’omaggio a Maradona; così come il volto sorridente di Gigi Proietti campeggia dipinto sulla saracinesca di un teatro, in una Roma notturna e autunnale dove i tanti fiori deposti dagli ammiratori dell’attore romano sono una testimonianza di questa grande e antica città, oscillante tra la bellezza assoluta e l’anima della sua gente sempre in bilico tra un apparente cinismo e un sostanziale romanticismo.
Il curatore Meledandri ha voluto dare a questa mostra una valenza particolare, arricchendo il momento dell’inaugurazione con l’intervento di numerosi operatori della cultura, ospiti che hanno portato il loro contributo istituzionale, critico e artistico.

Giacomo Pepe
Quo Vadis?
Mostra fotografica e disegni a cura di Pio Meledandri,
Associazione ARTIEMIELE di Bari
Sala d’ingresso dell’ex Palazzo delle Poste, attualmente Università di Bari
P.zza Cesare Battisti, 1 – Bari
Dal 5 al 22 aprile 2022.
Info:
https://it-it.facebook.com/associazioneartiemiele/
Altri articoli di questo autore
Il racconto del giardino in una nuova galleria a Milano
Di sguardo in sguardo
L’“Essere Holga” di Carlo Riggi
La Settimana Santa dei fratelli Tartaglione
Le cose buone dal mondo di Margherita Del Piano
L’intenso minimalismo di Federico Pacini
Sulle orme di Pasolini a Voghera Fotografia 2022
Storie e paesaggi di periferia
Carlo Garzia e la sua storia fotografica in mostra a Lecce
Le atmosfere misteriose di Stefano Di Marco

Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
La sua ricerca di fotografo eclettico si è estesa in diversi ambiti, superando i vecchi schemi dei generi fotografici a partire dal reportage, al paesaggio, al concettuale… Leggi tutto
No comment yet, add your voice below!