fbpx Skip to content

BuonaDomenica#187 – False fotografie, veri problemi

di Pio Tarantini

Il papa indossa un piumino bianco alla moda come un giovanotto a passeggio; poi ancora una fotografia estremamente realistica di una ragazza che si sporge dal finestrino di un’automobile sullo sfondo di una spiaggia esotica su cui passeggia un elefante: sono soltanto due esempi molto noti di fotografie realizzate artificialmente con i nuovi programmi di intelligenza artificiale che sono capaci di creare delle immagini molto realistiche ma completamente false. Non mi addentro su una consolidata discussione sulla fotografia tra realtà e finzione, basti pensare che già molti anni fa Michele Smargiassi, acuto osservatore del fenomeno fotografia, con il suo volume “Un’autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso”, aveva compiuto una attenta disanima del concetto di “verità” in fotografia.

La novità dei nostri giorni consiste nel fatto che le possibilità offerte dai nuovi programmi telematici consentono in maniera plateale di costruire ex-novo un’immagine che non ha nessuna attinenza con la realtà e con il procedimento fotografico. Si vanno così diffondendo progetti di ricerca cosiddetta artistica che trovano sempre più spazio nell’attenzione di curatori, critici e istituzioni espositive pubbliche e private. Mi guardo bene dall’esorcizzare completamente il fenomeno riducendolo ai capricci di una moda o a qualcosa di totalmente effimero: può darsi che sia il segnale di nuovi modi di procedere nella realizzazione artistica con cui dovremo fare i conti, che ci piaccia o no, escludendo ovviamente quelle immagini concepite esclusivamente a scopi di successo divulgativo sui social, come nel caso della fotografia del Papa con il piumino che ha indotto milioni di persone a prendere per vero l’inconsueto abbigliamento del Pontefice. È uno dei tanti problemi dei social per cui la comunicazione viene manipolata in forme precedentemente impensabili avendo uno sterminato bacino di utenza pronto ad abboccare a qualsiasi amo venga lanciato verso chi in maniera bulimica vuole ad ogni costo impossessarsi della “verità”. Una verità che, ahimè, è una totale falsità.

La domanda comune è invece fino a quale punto l’intelligenza artificiale può influenzare la nostra vita, quali problemi etici e di identità pone con noi stessi. Probabilmente dovremo attendere gli sviluppi di questi fenomeni: nel frattempo può essere l’occasione forse per riflettere con maggiore distacco e serenità sul senso del nostro stare al mondo. Parafrasando il titolo di un vecchio film italiano del 1969, “Certo, certissimo… anzi probabile”, potremmo dire “Certo, certissimo… anzi falsissimo”.

Buona domenica.

 

Altri articoli di questo autore

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X