Margherita Del Piano, di origini sarde ma di stanza a Milano da molti anni, è una fotografa atipica, attenta agli aspetti più documentari ma anche intrigata dalle fotografie di ricerca più artistiche se è possibile operare questa distinzione un po’ manichea. Nella sua consolidata storia professionale si intrecciano perciò lavori e pubblicazioni di grande rigore documentario e altri più creativi.
Operante anche nel campo della fotografia pubblicitaria declinata con grande attenzione verso gli aspetti grafici ha realizzato un recente lavoro, “Cose buone dal mondo”, coniugando la documentazione antropologico-sociale con gli aspetti pubblicitari.
Margherita, che abita in una zona adiacente alla Chinatown della metropoli lombarda, questa volta è rimasta intrigata dagli aspetti etnico-sociali dei prodotti alimentari presenti nei negozi gestiti da persone di diverse nazionalità provenienti da tutto il mondo. Un accurato percorso nei negozi dei diversi quartieri milanesi dove la presenza di altre nazionalità è molto forte, l’ha portata a fotografare le confezioni di molti prodotti che poi ha assemblato in maniera creativa – dal forte sapore pubblicitario – in composizioni raccolte poi nel volume “Cose buone dal mondo”, pubblicato di recente.
Indubbiamente dall’osservazione dei vari prodotti si deducono molte informazioni sulle tradizioni gastronomiche dei vari popoli, tradizioni che attraverso questa distribuzione capillare di tanti piccoli negozi e minimarket raggiunge anche la platea italiana. Nel villaggio globale, afferma Margherita, le diverse cucine entrano in contatto tra di loro e spesso si integrano con la società ospitante, nell’avverarsi di quelle piattaforme multietniche e multiculturali che ormai contraddistinguono gran parte delle nostre comunità urbane, in particolare nelle grandi città.
Margherita, fotografando le confezioni di questi prodotti, mette in risalto quegli aspetti che possono apparire marginali ma che la pratica pubblicitaria utilizza per la intrinseca forza comunicativa: si tratta a volte dei costumi tradizionali delle diverse popolazioni, delle stesse forme dei prodotti, dei colori esotici e di tanti altri dettagli che poi alla fine costituiscono il messaggio complessivo, quelle cose buone dal mondo cui si riferisce il titolo del lavoro.
Il volume relativo è stato presentato recentemente al MUDEC-Museo delle Culture di Milano, proprio in virtù della sua valenza di testimonianza etnico-antropologica.
Margherita del Piano
Cose buone dal mondo
Edizione di 75 copie
25 fotografie a colori
Pagine 30, Formato 18×24 cm
Euro 25, reperibile anche on-line presso la libreria Hoepli di Milano
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Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
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