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Il mare e il lago: Acque amate in mostra

di Pio Tarantini

©Delia Biele

Una mostra atipica quella che si è aperta in questi giorni nei suggestivi locali della Pescheria del comune di Ostra, sulle colline a poca distanza da Senigallia: due fotografe ‒ Delia Biele e Giulia Caminada ‒ presentano le fotografie realizzate al mare, quello di Senigallia per Delia, e sul lago di Como per Giulia. Si tratta di un accostamento non gratuito ma scaturito dall’amicizia e da una profonda intesa creativa tra le due fotografe che hanno dato ai loro lavori una connotazione fortemente poetica. Non è un caso se l’idea del progetto sia nata quando le due fotografe si sono conosciute frequentando un workshop di Giovanni Gastel, e qui si innesta anche la presenza del grande fotografo prematuramente scomparso che ha seguito amorevolmente il progetto.

I due lavori si presentano molto articolati nella concezione e nella fattura. Delia fotografa il mare della città in cui vive ‒ e come è noto Senigallia è una piccola capitale della fotografia italiana ‒ evitando la consueta fotografia di paesaggio ma modificando le sue visioni del mare attraverso elaborazioni e sovrapposizioni di immagini e affiancando poi a ciascuna di queste un fotogramma realizzato in Polaroid dove il paesaggio appare filtrato da tenui colori, essenziale e metafisico.

©Giulia Caminada

Giulia invece ‒ nata e vissuta in Lombardia ‒ coglie visivamente frammenti sparsi del lago di Como, dai paesaggi ad ampio respiro ai piccoli dettagli, in un dialogo diretto e complesso con la natura. Ma ambedue non si fermano qui perché il progetto prevede un ulteriore passaggio creativo, questa volta operativo non sul piano dell’immagine ma su quello della scrittura: ecco allora che alle loro immagini si affiancano altrettante riflessioni scritte che loro rivendicano come pensieri senza nessuna pretesa poetica. Il cerchio così si chiude e il progetto prende forma, con il titolo appropriato di “Acque amate”, quelle acque in cui le fotografe hanno voluto e saputo riconoscere le loro riflessioni e la loro creatività.

Dal progetto è scaturita una mostra che ha visto la luce lo scorso anno e che adesso viene riproposta a Ostra. Inoltre, già dall’esordio, il progetto si avvale di un catalogo che raccoglie le immagini, i testi delle due fotografe e, oltre a quelli istituzionali delle città coinvolte, quelli di alcuni altri prestigiosi nomi come lo stesso Gastel, Dacia Maraini ed Enzo Carli.

Al proposito, di questi testi di accompagnamento riporto qualche frase di Giovanni Gastel: «[…] … con splendida pulizia e rigore Delia Biele e Giulia Caminada raccontano le loro acque che sono anche liquido amniotico della loro crescita spirituale e umana… E lo fanno con profonda differenza ma con quell’unità di livello che dà all’opera d’arte la sua unicità… niente luoghi comuni solo visioni…».

E aggiunge Enzo Carli: «… Le immagini   di Delia appartengono ad una visione intimista: dal suo mondo interiore emergono ectoplasmi di civiltà che determinano una realtà potenziale sostenuta dall’eufonia lirica…. l’incrocio della conoscenza con il saper fare e il saper essere persegue un nuovo modello di riferimento, che rende evento realtà e apparenze del mondo […] … cosi come Delia del mare, ecco la ninfa del lago Giulia Caminada, con la sua pudica riservatezza nello stupore di fronte a tutto l’immacolato e fantastico paesaggio … riflessi del lago come territori interiori dell’immaginario …del sentimento…come strumento d’indagine e filtro delle proprie convinzioni ed emozioni».

Catalogo:

  • pagine 88
  • Formato cm 20×20
  • euro 15,00
  • acquistabile su ebay oppure contattando le autrici sui canali social.

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