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“In Zir – I miei viaggi verso Gerusalemme”, la personale di Lidia Bagnara a Milano

di Alessandro Tarantino

Trent’anni di fotografie, incluso il passaggio dall’analogico al digitale, e un grande soggetto: Gerusalemme. Il progetto “In Zir – I miei viaggi verso Gerusalemme” di Lidia Bagnara raccoglie oltre 100 scatti che la fotografa ha realizzato tra il 1991 e il 2021. Un orizzonte luminoso e colorato di frammenti di luoghi, persone, distanze e prossimità, che unisce l’India la Cappadocia, il Libano, la Siria, la Giordania, Israele, l’Egitto, l’Italia.

La fotografia di Lidia Bagnara non conosce filtri né inquadrature studiate o ritocchi. Le sue immagini sono istintive e spontanee, uno sguardo imperniato su un attimo di luce, ma proprio questa immediatezza le rende evanescenti, oniriche, a metà tra fotografia e pittura. L’immagine ferma diventa una narrazione di stati d’animo, sensazioni, odori, percezioni tattili derivanti dalla polvere, dal deserto, dalla pietra, dalla sabbia, dal mare, dal cielo.

Nata a Ravenna nel 1959, Bagnara ha iniziato come ritrattista collaborando con la Granata press service di Milano. Dal 2000, si è dedicata al reportage sociale per la cooperative ‘Il Cerchio’ di Ravenna. Dal 2002 al 2005, ha creato lookbook di moda e seguito gli eventi e gli show per alcuni designer italiani e stranieri, tra i quali Stuart Weitzman che l’ha supportata nella realizzazione di due mostre a Milano. Sulla mostra dice: «A chi mi chiede cosa ne pensi di questa città mi viene sempre e comunque da rispondere che non so se Gerusalemme esista, e aggiungo che è l’unica a mostrarsi solamente a chi vuole. Non credo che la si possa vedere se non è lei a scegliere di essere vista». 

L’esposizione, a cura di Francesca Alfano Miglietti, che ha aperto i battenti lo scorso 24 giugno  e sarà visitabile fino al 19 settembre prossimo, mostra scatti che si fondono con la storia personale della fotografa, raccontano il suo amore per il viaggio ma anche le sue radici – “in zir” in dialetto romagnolo sta per “girovagare senza meta”. 

Oltre alla mostra, Lidia Bagnara ha realizzato anche un libro – “Jerusalem” -, edito da Danilo Montanari e con testi di Giovanna Calvenzi e Manuela Dviri: si tratta di reportage fotografico costruito nel corso di tre anni, tra il 2015 ed il 2018. 

La mostra allestiti negli spazi Nonostante Marras a Milano, è visitabile a ingresso gratuito nel rispetto delle normative anti Covid-19. Questi gli orari di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-19.00; domenica 12.00-19.00. Per info e prenotazioni 02 76280991.

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