Il fotografo siciliano, le cui opere saranno in mostra dal 1° settembre al 30 novembre, interviene sul tema dell’immagine mediata dai social network con un progetto che sottolinea le imperfezioni fisiche delle sue modelle: «Vivere incatenati dal conformismo e l’omologazione non è vivere».
Il tema della “body positivity” è ormai entrato nel lessico di tutti i giorni. Le decine e decine di testimonial, più o meno famosi, che hanno deciso di abbandonare ogni orpello e trucco estetico per apparire al mondo per come sono realmente, hanno permesso infatti almeno di scalfire il concetto di bellezza che negli ultimi 30 anni aveva dilagato sulle pagine dei rotocalchi patinati, dei film, della tv, del web, della pubblicità.
In questo solco s’inserisce il progetto di Salvo Giuffrida, fotografo siciliano che ha scelto di raccontare senza filtri la figura femminile e i suoi difetti, nella consapevolezza che la perfezione oggettiva non esiste, ma esiste solo la perfezione soggettiva data dalla somma di ciò che ognuno è.
“Nude” è il titolo della serie di scatti in cui Giuffrida toglie tutto lasciando che i volti e i corpi parlino da soli: nessun contesto, nessuno sfondo, nessuna posa costruita o pensata, nessun colore.
Astrazione dal contesto ma allo stesso tempo diretto realismo: nelle fotografie di Giuffrida convivono sentimenti antitetici capaci di costruire un messaggio chiaro e netto che si sostanzia nei suoi soggetti. Davanti all’obiettivo compaiono donne che sono state capaci di abbandonare ogni pregiudizio sul proprio corpo e quasi con sfrontatezza hanno deciso di affrontare lo scatto del fotografo. Il risultato è tanto naturale quanto dirompente: «Nel mondo social e non solo la nostra immagine è costantemente filtrata per essere adeguata a canoni estetici preconfezionati – spiega Giuffrida nelle didascalie alle sue fotografie -. Vivere incatenati dal conformismo e l’omologazione non è vivere».
Il lavoro sarà in mostra dal 1 settembre fino al 30 novembre all’interno di “PAssaggi” una rassegna d’Arte Organizzata a Mascalucia (CT) da Bar Ottagono.
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Nato a Catanzaro nel 1984, è giornalista, fotografo e consulente di comunicazione. Attualmente collabora con Gazzetta del Sud e dirige il magazine della Camera di Commercio di Catanzaro CalabriaFocus.it. Nella sua fotografia ha introdotto gli elementi della professione giornalistica concentrandosi sul reportage (anche nelle cerimonie) e sulla narrazione per immagini della realtà. Alcuni suoi reportage sulla baraccopoli di Rosarno sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.
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