fbpx Skip to content

“In Australia”, il ritorno a casa di Tajette O’Halloran tra radici e dolore

di Alessandro Tarantino

Tornata nella casa della sua infanzia, Tajette O’Halloran affronta i suoi ricordi difficili attraverso la fotografia, trovando bellezza e valore dove una volta era la tragedia. 

Il progetto “In Australia” realizzato dalla fotografa, infatti, è un ritorno alle origini, lì dove è nata e cresciuta, in mezzo agli eccessi della libertà e della mancanza di regole che hanno finito per creare situazioni distorte e di degrado sociale e umano.

O’Halloran è cresciuta in una comune hippie vicino alla città di Lismore nel 1980, nel Nuovo Galles del Sud. I suoi primi anni di vita in un ambiente rurale erano in netto contrasto con l’ambiente suburbano della sua prima adolescenza. A quel tempo, il movimento hippie era al suo massimo ideale e, al contrario, il più sinistro: «Parte di questa storia è la ricaduta nella prossima generazione del movimento hippie – dice – C’era così tanta libertà durante l’era dei miei genitori. Si trattava di un solo amore, marijuana, sostenibilità e tutti questi meravigliosi ideali». 

Questa libertà ha avuto un costo per la generazione successiva: «La marijuana si è trasformata in eroina. L’eccessiva libertà data ai bambini non è stata sempre così salutare. C’era abbandono, c’era un sacco di uso di droga, criminalità e violenza», aggiunge.

Ma O’Halloran, nel raccontare il suo passato visto con gli occhi di oggi, ci mette soprattutto il cuore, allineando l’obiettivo alle sue sensazioni, ai suoi ricordi. L’artista trova così liberazione e connessione nel rivisitare i suoi luoghi e momenti di un passato difficile.

Per anni, dopo aver lasciato Lismore, la fotografa ha cercato di dimenticare tutto ciò che ha visto e vissuto lì, ma le radici e l’importanza delle connessioni con il proprio passato, ancorché doloroso, non l’hanno abbandonata: «Ho scoperto che tutto ciò che stavo respingendo è diventato il fondamento del mio lavoro fotografico. Questo lavoro è stato me stesso ritrovarmi come fotografo. È il lavoro più vero che abbia mai realizzato».

“In Australia” presenta quindi la catarsi di O’Halloran da un passato difficile. I suoi soggetti sono espressi per riflettere e ricostruire i suoi anni adolescenziali a Lismore. O’Halloran si avvicina a ogni immagine con un deliberato intento emotivo. In ogni immagine viene messa in scena, poi fotografata, un’astrazione diversa da un’esperienza passata: «Quello che sto cercando di evocare è una sensazione di intimità e connessione, insieme a noia e svogliatezza che entrano in gioco», spiega.

Tajette O’Halloran con il suo progetto “In Australia” è stata scelta dalla giuria per i LensCulture Portrait Awards 2021.

Altri articoli di questo autore

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X