Prosegue il nostro percorso alla scoperta, dall’interno, delle principali realtà aziendali che animano e costruiscono il mercato della fotografia in Italia. Tra queste, un ruolo da protagonista lo gioca da decenni Polyphoto, importatore e distributore di marchi storici che della fotografia hanno scritto pagine di rilievo come Olympus, Tamron, Polaroid e Kodak. Ad aprirci le porte di Polyphoto per “sbirciare” un po’ tra i piani di sviluppo aziendali è stato Luca Servadei, che dal 2000 è Direttore vendite dell’azienda.
Dr. Servadei, nei 62 anni di attività, Polyphoto ha segnato il mercato fotografico italiano introducendo marchi storici e importanti. Come si è evoluta l’attività di Polyphoto negli anni e com’è cambiato il mercato di riferimento?
Direi che Polyphoto ha seguito la evoluzione del mercato grazie anche ai Brands distribuiti che hanno saputo cogliere le innovazioni e i cambiamenti, aggiungendo la propria capacita imprenditoriale e aziendale.
Abbiamo saputo introdurre nuovi marchi proprio perché il mercato cambia, cogliendo opportunità, spesso con successo, qualche volta no, ma questo è il nostro mestiere, ovviamente opportunità per tutto il mercato, per fare fatturato e vendite che seno non ci sarebbero state.
Polaroid è la dimostrazione forse più eclatante, marchio rilanciato da Polyphoto, che ci ha portato grandi risultati di vendite, la Snap Touch è la fotocamera, in assoluto, più venduta in Italia da alcuni anni, dimostrazione che lavorando con lungimiranza si possono cogliere importanti risultati di vendita e non solo, abbiamo saputo intercettare, con questi prodotti, un pubblico giovane, moltissime donne, quindi nuovo, che hanno stampato milioni di foto instant.
Il mercato è cambiato, si è allargato, i nostri prodotti sono entrati nella elettronica di consumo, negli Ipermercati, sui negozi on-line, in negozi di tendenza, quindi è stato ed è necessario avere delle politiche di distribuzione dedicate
Avendo molti marchi in distribuzione dobbiamo essere capaci di avere diversi approcci, questo è complicato, ma ci rende più flessibili e ci porta molta esperienza che ci permette di allargare il numero dei brand trattati e andare anche in campi al di fuori della fotografia
Polyphoto è un distributore organizzato con una sua logistica e capace di servire tutto il mercato consumer e non.
L’evoluzione del mercato è sempre più accelerata e rapida: la tecnologia fa passi da gigante da un giorno all’altro e i consumatori richiedono prodotti che soddisfino esigenze sempre nuove e spesso molto precise. Un distributore si trova tra produttori e utilizzatori finali: come si lavora in questo contesto?
Polyphoto partecipa a moltissime fiere in giro per il mondo, seguendo le evoluzioni dei mercati, del mercato della fotografia, pronta a intercettare quelle che possono essere le novità da proporre al mercato italiano.
Siamo sul mercato e quindi attenti a quelle che sono le esigenze degli utilizzatori finali, che non sono solo verso le novità ma anche nel supporto dei prodotti attuali che sono molto complicati e complessi, vedi le mirrorless, quindi è necessario fare informazione in tal senso, essere presenti.
Nell’ottica di essere “al passo con il mercato”, ci sono nuovi prodotti o nuovi brand che Polyphoto ha intenzione di portare in Italia entro i prossimi 12 mesi?
Abbiamo da poco, febbraio 2021, iniziato la distribuzione delle stampanti HP SPROCKET, prodotti che subito ci hanno dato buone soddisfazioni.
Nel corso del 2020 abbiamo lanciato i prodotti Angelbird, supporti di memoria, marchio Austriaco che fa della qualità la sua bandiera, prodotti rivolti anche al video, comparto che sta crescendo molto, oggi quasi tutte le fotocamere hanno la parte video molto più evoluta che in passato e sicuramente lo sarà sempre più, di conseguenza la qualità sale, quindi è necessario avere dei supporti di memoria adatti.
Stiamo inziando a distribuire Arcade 1UP , cabinet giochi, entrando cosi nel mondo del Gaming.
Mercato che sta letteralmente esplodendo, a dimostrazione, appunto, della nostra capacita di evolverci e di essere pronti a cogliere le occasioni e di portarle ai nostri clienti
Abbiamo due altri marchi di cui stiamo trattando la distribuzione, non posso aggiungere altro per il momento, siamo fiduciosi, spero presto di poter fare gli annunci ufficiali.
Ovviamente tutti questi Brands si affiancano a Olympus, Tamron, Polaroid, Kodak marchi che nel corso del 2021 presenteranno tutti delle novità di prodotto.
Ogni giorno ci guardiamo intorno, quindi ci potranno essere altre novità.
La pandemia ha costretto produttori, distributori e rivenditori a modificare le proprie previsioni e il proprio approccio al mercato. Quanto ha pesato per Polyphoto la Covid-19 e come si è intervenuto per mitigarne gli effetti negativi?
Certamente la pandemia ha creato notevoli problemi su vari aspetti: forecast, plan, vendite, fatturati, approvvigionamento prodotti, logistica, pagamenti. Polyphoto ha cercato di fare il massimo per supportare i propri clienti sotto tutti questi profili cercando, appunto, di fungere da polmone. L’approccio agli acquisti è cambiato, per ovvi motivi, quindi è stato fondamentale poter contare su una azienda che era sempre pronta ad avere merce e spedirla rapidamente.
Certamente in un contesto non facile abbiamo dovuto fare dei cambiamenti, stare attenti ai costi, ma abbiamo aiutato molto il mercato che, appunto, in una situazione di incertezza aveva bisogno di muoversi in maniera diversa.
Ci siamo in qualche modo assunti dei rischi maggiori che pero credo i nostri clienti hanno avuto modo di apprezzare.
Il nuovo e il futuro sono sempre argomenti affascinanti, ma Polyphoto ha radicato la sua presenza grazie a marchi che hanno una storia alle loro spalle come Tamron e Olympus. Quanto contano nella strategia futura questi marchi?
Olympus, che ora è di OM Digital Solutions, e Tamron, sono e saranno i nostri marchi primari
I fatturati che sviluppiamo sono fondamentali per Polyphoto, il mercato fotografico, pur con parecchi cambiamenti, è il nostro mercato di riferimento
A proposito di Tamron, negli ultimi anni ha affinato ulteriormente la propria qualità costruttiva investendo in ricerca e sviluppo. Cosa c’è da aspettarsi dal marchio prossimamente?
Tamron da qualche anno ha cambiato radicalmente il suo approccio, siamo passati da prodotti da volumi su fasce di prezzo entry level, a prodotti di alta qualità, investendo, appunto in ricerca e sviluppo.
Non è stato semplice, ma siamo contenti di questo cambiamento. Tutti gli ultimi prodotti si sono dimostrati di altissima qualità, puntando sul mondo Mirror Less, senza abbandonare le lenti per reflex Full Frame. Sono alcuni anni che presentiamo 5 o 6 novità ogni anno, nel 2021 abbiamo già lanciato un nuovo obiettivo, il 17-70 per Sony APS-C, e avremo altre 4/5 novità nel corso dell’anno a dimostrazione della volontà di stare in questo mercato da protagonisti.
Il futuro di Olympus è un po’ il tormentone che agita i forum di fotografia. Le difficoltà di bilancio sono state acuite dalla pandemia: che succede con la cessione della divisione Imaging ad un fondo di investimento giapponese?
Direi che il tormentone è finito. È iniziato a giugno 2020, quando Olympus, correttamente e in piena trasparenza, ha comunicato quelle che erano le sue intenzioni. Vorrei ricordare che quello che fu annunciato si è poi concretizzato alla lettera.
La parte consumer di Olympus valeva circa il 7% del fatturato totale del Brand, un fatturato che non cresceva, che generava perdite, ma che era comunque strategico.
Olympus, grazie anche a un cambio di azionariato, ha deciso di vendere la parte consumer, formando una nuova Azienda, OM Digital Solutions, nata a ottobre 2020, azienda dove Olympus detiene quote.
Questa decisione è nata per dare continuità al comparto, non perdere gli anni e gli investimenti in ricerca e sviluppo, ristrutturare, rendere profittevole il business, continuare a stare sul mercato in maniera più flessibile, più proporzionata appunto ai numeri del mercato attuale, più snella e veloce, quello che si richiede oggi alle aziende.
Penso sia stata una giusta e necessaria scelta, purtroppo costosa, anche in termini di risorse umane.
Molte delle persone che fanno parte di OM Digital Solution vengono da Olympus nel segno, appunto, della continuità. L’operazione e avvenuta in pochi mesi, da gennaio 2021, la nuova società è pienamente operativa, questo è un grande risultato, sintomo di serietà e di volontà ben chiara, non abbiamo avuto grandi problemi in termini di disponibilità di merce e siamo pronti per questo 2021 che sicuramente non sarà facile, ma avremo modo di smentire chi in questi mesi ha, e mi dispiace dirlo, voluto in qualche modo fare di tutto per metterci in difficoltà.
Nel corso del 2021 presenteremo novità di prodotto, dopo avere iniziato, a marzo, le prime consegne del nuovo 150-400 PRO, obiettivo unico al mondo per caratteristiche, quindi risponderemo con i fatti che non saranno solo nuovi prodotti ma anche campagne promozionali sui prodotti in essere.
Chiudo dicendo che le difficoltà di bilancio hanno e stanno toccando molte aziende del nostro mercato a livello globale, quindi ognuno ha fatto o farà delle scelte, difficolta che forse già erano presenti ma che con la pandemia si sono sicuramente amplificate.
Quindi chi non cambia rischia e sbaglia: il mercato cambia e cambierà sempre, le aziende devono fare altrettanto, sotto molto aspetti.
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Nato a Catanzaro nel 1984, è giornalista, fotografo e consulente di comunicazione. Attualmente collabora con Gazzetta del Sud e dirige il magazine della Camera di Commercio di Catanzaro CalabriaFocus.it. Nella sua fotografia ha introdotto gli elementi della professione giornalistica concentrandosi sul reportage (anche nelle cerimonie) e sulla narrazione per immagini della realtà. Alcuni suoi reportage sulla baraccopoli di Rosarno sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.
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