Rino Giardiello

Esperto Sigma

Rino Giardiello è nato a Napoli quando i bambini andavano a letto dopo Carosello e lì si è formato culturalmente ed ha completato i suoi studi (liceo scientifico e laurea in Architettura).
 
Fotografo professionista specializzato in fotografia di architettura in Italia ed all’estero, curioso sperimentatore di qualsiasi tecnica del passato e del futuro in campo fotografico, creativo perennemente in cerca di un equilibrio stabile, si è avvicinato al sensore Foveon alla ricerca della pellicola perduta diventandone un convinto ed esperto utilizzatore per le sue foto di architettura, paesaggio e reportage in bianconero, spesso superando i limiti di questo magnifico sensore. Attualmente è uno stimato e seguito Sigma Ambassador in Italia e all’estero.
 
Ha fondato e dirige da oltre un ventennio la rivista di fotografia on-line Nadir Magazine, un punto di riferimento per tutti gli appassionati di fotografia per i numerosi articoli di tecnica, creatività, test di fotocamere, obiettivi ed accessori. Molto apprezzato per i suoi corsi di fotografia ed il grande lavoro di divulgazione tecnica unita alla cura dell’immagine: non può esistere tecnica senza la bellezza.
 
Ha scritto per numerose riviste di fotografia ed architettura, partecipato a programmi televisivi, organizzato eventi e seminari presso associazioni fotografiche, enti e sedi universitarie. Quando finisce di lavorare ed è troppo stanco, non trova nulla di meglio che uscire a fotografare per rilassarsi.
 

nadir.it

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Domande e Risposte al professionista

Buongiorno Marco,

in teoria nelle dp non dovrebbe entrare polvere sul sensore visto che non hanno ottiche intercambiabili, ma ho sentito qualche utente avere di questi problemi. Ho da diversi anni dp0 e dp2 Quattro e non hanno alcuna traccia di polvere sul sensore. Non so se – quando accade – si tratti di polvere che entra in qualche modo (il problema è tristemente noto su alcuni modelli Ricoh) o siano residui di lavorazione già presenti prima che venga chiuso definitivamente il corpo.

Nel suo caso, però, la “macchiolina” è strana: appare in maniera identica qualunque sia il diaframma adoperato?
 
Purtroppo non c’è modo di verificarlo se non mandando la fotocamera in assistenza. Ha provato a parlare con il sig. Guerci di AD-Service?
 
Molto bella la foto che mi ha mandato, peccato per la macchiolina sul cielo che, fortunatamente, non è difficile da rimuovere con Photoshop, ma prima provi a fotografare il cielo a tutte le aperture di diaframma.
 
Un cordiale saluto,
 
Rino

La Voigtlander Bessa ha un tiraggio molto corto che le permette di adoperare, tramite appositi anelli adattatori, quasi ogni obiettivo esistente al mondo e di sicuro quelli delle reflex che hanno sempre un tiraggio maggiore. Pertanto non dovrebbero esserci problemi a montare un obiettivo Nikon AI su un corpo Voigtlander Bessa, ma non ho mai provato e non so se per caso possano esserci problemi di vignettatura.

In commercio ci sono numerosi anelli adattatori di tutti i prezzi, tra cui quello prodotto da Adriano Lolli: https://www.adrianololli.com/articolo.asp?ID=3294 Attenzione, l’anello nel link è per ottiche a vite. Nella nota sottostante c’è scritto “Realizziamo su richiesta altri terminali tipo Nikon, Pentax, CONTAX, vite 42×1 chiedere” e pertanto va specificato al momento dell’ordine.

Cordiali saluti,

Rino Giardiello

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