Sigma continua a presentare nuovi obiettivi ottimizzati per le fotocamere mirrorless e questo nuovo zoom 28-70 f/2.8 non può che sbalordire: al momento è il più piccolo, leggero e performante zoom di questa escursione focale in commercio.
La prima cosa che molti amici mi hanno chiesto è stata “Che senso ha da parte di Sigma presentare un 28-70 quando ha già in catalogo un ottimo 24-70/2.8 Art?”. La risposta è abbastanza banale: il Sigma 24-70/2.8 Art, oltre ad arrivare a 24mm anziché 28, cosa che ne aumenta la versatilità, garantisce delle prestazioni straordinarie senza compromessi visto che appartiene alla prestigiosa Serie Art, ma pesa quasi il doppio del nuovo 28-70/2.8 Serie Contemporary che viene offerto ad un prezzo ben più abbordabile ed offre quasi la stessa qualità. Il Sigma 24-70 Art resta il miglior zoom per esigenze professionali visto che stessa lunghezza focale più corta di 4mm ne aumenta notevolmente la versatilità sul campo e la qualità ottica e meccanica sono ai massimi livelli. Il Sigma 28-70/2.8 perde 4mm di grandangolare, ma perde anche 400 grammi, molti cm e molti Euro del prezzo con una resa ottica solo leggermente inferiore.
Del resto, il senso di questa operazione era stato già trovato da Tamron che aveva affiancato l’ottimo 24-70/2.8 SP al più piccolo ed economico 28-75/2.8 che ha dimostrato in tutti i test di andare molto bene.
Quindi, come per Tamron, nessun doppione in famiglia, ma due zoom destinati a pubblico ed utilizzi diversi: da una parte le massime prestazioni e la massima versatilità grazie alla focale di 24mm con dimensioni, peso e prezzo relativamente elevati, dall’altra la compattezza, la portabilità ed un prezzo più abbordabile senza rinunciare alle prestazioni. Non si tratta comunque di obiettivi super economici perché la qualità, interamente “Made in Japan”, ha il suo prezzo.
Quattro millimetri sulla focale più corta possono fare la differenza: oltre all’angolo di campo maggiore che può trarci d’impaccio in molte situazioni, è l’esaltazione della prospettiva che rende il 24mm un “vero grandangolare” rispetto al più “tranquillo” e più facile da tenere sotto controllo, 28mm.
Anche le rifiniture del Contemporary non sono le stesse dell’Art (se si vuole dimezzare il peso, da qualche parte si deve iniziare) e, mentre il 24-70 Art è totalmente impermeabilizzato, il 28-70 ha protetta solo la lente frontale e la montatura posteriore. 12 lenti contro 15, 4 lenti speciali contro 8, ma 2 lenti asferiche per entrambi. Cosa fondamentale, anche il piccolo 28-70/2.8 beneficia del recente trattamento antiriflessi “Nano Porous Coating” di Sigma che ha dimostrato di funzionare benissimo sul campo. Il paraluce a petalo è fornito con l’obiettivo.
Il materiale esterno usato da Sigma è il famoso TSC già visto su tanti altri obiettivi del fabbricante: è una lega di policarbonato il cui feeling è quasi quello del metallo e – a detta di Sigma – è più resistente e meno sensibile alle variazioni termiche. Il cilindro interno rotante è in alluminio. Questa soluzione garantisce robustezza e prestazioni ottiche costanti indipendentemente dalla temperatura.
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