punto punto punto
Ho la tendenza ad avere un viscerale bisogno di evadere e fuggire dalla situazioni e dalle persone e mi sono interrogato sulle motivazioni dietro questo mio atteggiamento.
Camminando nel bosco vicino casa, mi sono imbattuto in un portarullino abbandonato con all’interno una pellicola e un foglietto, emergeva dalla terra. Sul pezzo di carta era scritto un messaggio a penna, una lettera d’addio lasciata apparentemente da una persona appena prima di fuggire. Ho subito iniziato a chiedermi chi fosse questa misteriosa persona, dove fosse diretta, perché se ne fosse andata, perché avesse lasciato delle tracce.
Questo progetto è la mia personale indagine fotografica partendo dall’analisi del messaggio e dallo sviluppo della pellicola abbandonata.
Il risultato è un puzzle di immagini, realizzate attraverso still life, fotografie documentarie, materiale d’archivio, appunti, registrazioni da telecamere di sorveglianza, un tentativo di capire, una razionalizzazione del mio inconscio, una riscoperta di un passato che dialoga con un ipotetico scenario futuro.
Perennemente in bilico tra una fiction e un documento.
Note tecniche: Michael Trutta ha realizzato il suo lavoro con attrezzatura Hasselblad X1D M1 + XCD45 .
Michael Trutta è uno studente della RUFA di Roma.
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