La memoria è una zona grigia e liminare che raccoglie dati, rimodula, rimescola avvenimenti, sogni e immaginazioni. Le immagini sono ciò di cui si compongono i magazzini virtuali della mia memoria: appunti visivi di alcuni momenti della mia esistenza. Ogni volta che faccio un uso maldestro di un ricordo – ripescandolo dal mio schedario attraverso un’immagine – cambiano alcune delle sue determinazioni; questo mutare non è da pensarsi come la sua rovina, bensì come condizione possibile per la sua rimodulazione. I miei ricordi non hanno confini precisi, viaggiano dalla soglia transitabile della zona grigia al limite invalicabile della mia immaginazione. Ora resistono in frammenti, ora si disintegrano nel nulla.
Fotografie di me, fotografie di altri: i miei ricordi sono lì. Finché esistono, esisto anche io.
Note tecniche: Chiara Beretta ha realizzato il suo lavoro con attrezzatura Sony Alpha a7r3 e ottiche Sony SEL 24-105 G f/4 e SEL 50 f/1.8.
Chiara Beretta è una studentessa della scuola CFP Bauer di Milano.
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