In palio una mostra personale al Trieste Photo Days 2024!

Trieste Photo Days – Festival Internazionale della Fotografia Urbana annuncia un’open call per la candidatura di progetti fotografici. Fotografi da tutto il mondo sono invitati a presentare il loro lavoro, che sarà selezionato e valutato da un ospite molto speciale del festival: Jérôme Sessini, membro della nota agenzia fotografica Magnum Photos. Il miglior progetto sarà premiato con una mostra personale al Trieste Photo Days 2024. L’autore sarà inoltre ospitato per un soggiorno di 2 notti per due persone durante il festival. Le lettura dei progetti potrà essere fatta da Sessini inglese, francese o italiano. |
Questa Open call è a tema libero, candida il tuo miglior progetto! |
DEADLINE Domenica, 22 Ottobre 2023 |
I 3 migliori progetti riceveranno anche una consulenza professionale scritta da Sessini, nell’ottica di offrire agli autori un momento di verifica e confronto – con consigli personali e suggerimenti utili alla loro crescita fotografica e artistica. Il progetto vincitore dell’Open call sarà annunciato e presentato pubblicamente da Jérôme Sessini durante il festival Trieste Photo Days domenica 29 ottobre 2023 (orario pomeridiano), in Sala Xenia. |
Jérôme Sessini (Magnum Photos) si appassiona e scopre il genere documentario attraverso i libri mostrati da un suo amico fotografo. Inizia lil suo percorso, fotografando persone, paesaggi e la vita quotidiana di coloro che vivono nella sua natia Francia orientale (facendo riferimento a grandi fotografi come Diane Arbus, Lee Friedlander e Mark Cohen). Nella sua carriera come fotoreporter, Sessini ha coperto molti eventi e conflitti internazionali: in Palestina, in Iraq (dal 2003 al 2008), la caduta di Aristide ad Haiti (2004), la conquista di Mogadiscio da parte delle milizie islamiche e la guerra in Libano (2006). Il lavoro di Sessini è immediatamente riconosciuto a livello internazionale: viene pubblicato da grandi riviste come Newsweek, Stern, Paris-Match, Le Monde e il Wall Street Journal, per citarne alcune. Nel 2008, Jerome Sessini ha avviato il progetto messicano “So far from God, too close from the US”, un tuffo nella guerra dei cartelli della droga in Messico. Da questo confronto diretto con la violenza, Sessini ha riconosciuto uno stato di cose che è al centro del suo lavoro: “Le persone ordinarie sono sempre quelle che perdono, sia che si trovino in Iraq, in Messico o in Francia”. Evolvendosi all’interno di un incerto equilibrio tra cinico realismo e turbamento, Sessini è molto attento alla “correttezza” del suo lavoro fotografico. Rifiuta l’idealismo e l’ultraterreno, che non tengono conto di alcuni pezzi di realtà. |
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