Toscani rompe i TABU’, lo ha sempre fatto e continua a farlo anche con questo lavoro fotografico. Oliviero dimostra ancora che l’arte può rendere affascinante qualunque cosa, anche la cacca.
Fotografie di grande formato che ritraggono escrementi non solo umani, ma anche di animali che provengono da mezzo mondo: scimpanzè, mucche, giraffe, iene, maiali, leoni, anatre, pesci rossi, pitoni, bufali, tigri, grilli e molto altro.Parliamoci chiaro, la cacca è un argomento tabù, non si sa bene perché, si può parlare di pipì senza imbarazzo, si può parlare di morte e di sangue, di malattia, ma fare la cacca resta un discorso che imbarazza tantissimno.
Per affrontare finalmente un argomento come questo era necessario l’intervento del più grande dei provocatori, sempre con intelligenza e ironia. Non è un lavoro recente, va detto, furono realizzate dal fotografo nel 1998 per COLORS Magazine, le opere ritraggono escrementi umani e animali e sono inedite, mai esposte prima d’ora.
Toscani sa trasformare le cose e solo lui poteva raccontare con le immagini ciò che solitamente viene considerato uno scarto e tramutarlo in materiale prezioso? Opere d’Arte.
Solo un alchimista dell’immagine, un maestro della fotografia come Oliviero Toscani che, negli spazi della Galleria Lampo nell’ex scalo ferroviario Farini, a Milano, presenterà Cacas, una serie realizzata nel 1998 e mai esposta prima, dedicata alla cacca.
«La cacca è l’unica cosa che l’essere umano fa senza copiare gli altri, non c’è niente di più personale e ogni volta è un’opera d’arte», spiega Toscani.
La carriera di Oliviero è davvero impressionante, da giovanissimo fino ai suoi attuali 81 anni, non ha mai smesso di avere uno sguardo laterale, mai banale mai superficiale, in tanti lo criticano ma spesso è solo becera invidia.
Raccontiamo qui i passaggi fondamentali della sua biografia.
Oliviero Toscani, figlio del primo fotoreporter del Corriere Della Sera, è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e grafica all’Università Delle Arti di Zurigo dal 1961 al 1965. Conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, ha creato immagini corporate e campagne pubblicitarie per Esprit, Chanel, Robe di Kappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter Football Club, Snai, Toyota, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Ambiente e della Salute, Artemide, Woolworth, Crocerossa Italiana, Regione Calabria, Fondazione Umberto Veronesi e tanti altri. Ha realizzato campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, alla violenza contro le donne, al degrado del paesaggio italiano, all’osteoporosi, al randagismo, all’integrazione. Come fotografo di moda collabora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo. Dal 1982 al 2000 ha creato l’immagine e l’identità di United Colors of Benetton, orientando la strategia di comunicazione verso messaggi di pace e di tolleranza, problemi sociali quali AIDS e pena di morte, integrazione e uguaglianza, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo. Nel 2017 ha ripreso a dirigerne la comunicazione, dopo una pausa di 17 anni. Nel 1990 ha ideato e diretto Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica – centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna – che è tornato a dirigere nel 2017. Dal 1999 al 2000 è stato direttore creativo del mensile Talk Miramax a New York. Nel 2018, per l’editore RCS Corriere della Sera, ha realizzato una collana di 40 volumi: Lezioni di fotografia di Oliviero Toscani. Nel 2005 Toscani ha fondato La Sterpaia, un laboratorio per la moderna ricerca sulla comunicazione, con progetti e collaborazioni con enti pubblici e impegni privati. Toscani è stato uno dei professori fondatori dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha insegnato comunicazione visiva in svariate università e ha scritto libri sulla comunicazione. Dopo più di cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio in Toscana, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni. Dal 2006 al 2010 è stato direttore artistico di Music Box, canale musicale interattivo, dal quale ha diretto il programma culturale Camera Oscura. Nel 2014, per Radio Rai, conduce il programma Non sono obiettivo, un format di critica culturale per mettere in discussione i banali luoghi comuni e le vecchie verità, un incontro tra arte e ricerca per offrire a chi ascolta una nuova visione. Per Radio Radicale dal 2014 tiene il programma: Fatto in Italia, dove affronta temi relativi a paesaggio, architettura, consumo del suolo, urbanistica. Dal 2015 è giudice al talent show Master of Photography di Sky Arte. Ufficio Stampa Fondazione Cosso tel. 0121 376545 e-mail ufficiostampa@fondazionecosso.it
A partire dal 2007 Oliviero Toscani cura il progetto Razza Umana, un’interazione tra fotografia e video riguardante le diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità. Si sono susseguite numerose mostre worldwide, tra cui quella a Ginevra, promossa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Il lavoro di Toscani è stato esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano, al m.a.x.museo di Chiasso e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo. Il suo autoritratto è esposto nel Corridoio Vasariano della Galleria degli Uffizi a Firenze. È stato invitato a numerosissime conferenze e convegni, tra cui What’s next? per il New Yorker a Orlando nel 1996, World Economic Forum a Davos e Table of free voices a Berlino nel 2006, Global Citizen Forum in Montenegro nel 2017, Innovation Day a Monaco nel 2018 e The Future of Advertising a Madrid nel 2019. Ha vinto numerosi premi come quattro volte il Leone d’Oro al Festival di Cannes, due volte il Gran Premio d’Affichage, il Gran Premio dell’UNESCO, il premio Creative hero della Saatchi & Saatchi e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo. L’Accademia di Belle Arti di Urbino gli ha conferito il premio Il Sogno di Piero. Ha ricevuto dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze il titolo di Accademico d’Onore e dall’Accademia di Perugia quello di Accademico di Merito. Nel 2017 ha ottenuto le lauree ad honorem dall’Accademia di Belle Arti di Brescia e dalla Universidad Autónoma del Estado de Hidalgo, e nel 2018 dall’Università Delle Arti di Zurigo. Oliviero Toscani è socio onorario del Comitato Leonardo e della European Academy of Sciences and Arts.
L’ esposizione aperta al pubblico gratuitamente dal 21 febbraio al 24 marzo 2024 si trova nei suggestivi spazi dell’Ex scalo ferroviario Farini (Milano), alla Galleria Lampo, ed è curata da Nicolas Ballario.
Non possiamo dimenticare lo sponsor della mostra.
Sebach, azienda italiana leader nel noleggio di soluzioni mobili sanitarie, ovvero i bagni esterni che troviamo nei concerti, nei lavori edili, brand che oltre a promuovere la mostra ha anche realizzato un allestimento ad hoc per l’occasione. Tuttavia, non si tratta della prima collaborazione con Toscani. Infatti, nel 2006, il fotografo realizzò il restyling del brand, inaugurando il famoso cuore rovesciato che segnò la svolta comunicativa dell’azienda.
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Fotografo ritrattista. Venti anni di esperienza nella fotografia di “people” spaziando dal ritratto per celebrity, beauty, adv e mantenendo sempre uno sguardo al reportage sociale.
Ha coordinato il dipartimento di fotografia dell’Istituto Europeo di Design ed è docente di Educazione al linguaggio fotografico presso la Raffles School, Università di design di Milano.
Il suo portfolio comprende lavori autoriali e commerciali per FIAT, Iveco, Lavazza, Chicco, Oréal e la pubblicazione di quattro libri fotografici: “Ecce Femina” (2000), “99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 it/Universiadi 2007”.
Ha curato l’immagine per vari personaggi dello spettacolo, Arturo Brachetti, Luciana Littizzetto, Fernanda Lessa, Antonella Elia, Neja, Eiffel65, Marco Berry, Levante …
Negli ultimi anni ha spostato la sua creatività anche alle riprese video, sia come regista che come direttore della fotografia, uno dei suoi lavori più premiati è il videoclip “Alfonso” della cantautrice Levante (oltre otto milioni di visualizzazioni).
Ha diretto il dipartimento di fotografia dello IED di Torino ed è docente di “Educazione al linguaggio fotografico” presso la RM Moda e design di Milano.
Paolo Ranzani è referente artistico 4k in merito al progetto “TORINO MOSAICO” del collettivo “DeadPhotoWorking”, progetto scelto per inaugurare “Luci d’Artista” a Torino.
E’ stato nominato da Giovanni Gastel presidente AFIP Torino.
Nel 2019 il lavoro fotografico sul teatro in carcere è stato ospite di Matera Capitale della Cultura.
Pubblicati e mostre:
“Ecce Femina” (2000),
“99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 you/Universiadi 2007” ,
Premio 2005 per il ciack award fotografo di scena
Premio 2007 fotografia creativa TAU VISUAL
Premio 2009 come miglior fotografo creativo editoriale
Ideatore e organizzatore del concorso fotografico internazionale OPEN PICS per il Salone del Libro di Torino – 2004
Dal 2017 scrive “Ap/Punti di vista” una rubrica bimestrale di fotografia sul magazine Torinerò.
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