fbpx Skip to content

HIROSHI SUGIMOTO – Tradurre il tempo in immagini

di Paolo Ranzani

"Piuttosto che la macchina fotografica che proietta il mondo esterno su pellicola, la sto usando per proiettare verso l'esterno il mondo che esiste dentro di me."

HIROSHI SUGIMOTO - Tradurre il tempo in immagini.
HIROSHI SUGIMOTO

HIROSHI SUGIMOTO è uno dei più importanti esponenti della fotografia contemporanea, il maestro di una fotografia seriale ispirata all’arte minimalista e concettuale nella tradizione della sobrietà e della semplicità orientali. E’ noto per il suo rigore nel riprodurre «stampe minuziose» in bianco e nero che realizza con una tecnica accurata e sofistificata preparando artigianalmente le emulsioni fotografiche che espone con tempi e metodi, diversi ed esclusivi.

 

Nasce nel 1948 in Giappone e divide il suo tempo tra Tokyo e New York City, dando inizio ai suoi progetti già negli anni’70, la sua pratica multidisciplinare comprende scultura, produzione di arti performative e architettura. Esplora la storia e l’esistenza temporale indagando i temi del tempo, dell’empirismo e della metafisica. Basato sulla padronanza tecnica della tradizione fotografica classica, esamina i modi in cui la fotografia può registrare tracce di forze invisibili ma elementari.

 

La carriera artistica di Sugimoto è stata segnata dalla curiosità filosofica e da un approccio seriale e analitico e in questo articolo elencherò le serie più famose di questo grande autore.

 

La sua prima serie fotografica risale al 1974 quando scoprì i diorami dell’American Museum of Natural History di New York. Colpito dall’aspetto artificiale della messa in scena, si rese conto che l’illusione funzionerebbe meglio attraverso l’occhio di una telecamera che dovrebbe mostrare sempre la realtà cruda e così diede forma alla sua prima serie fotografica, chiamata Dioramas, Attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica di grande formato, gli sfondi dipinti dei musei e gli animali tassidermizzati vengono trasformati dalla fotografia in scene enigmaticamente

THEATERS, forse la sua serie più iconica, comprende fotografie a lunga esposizione realizzate nelle sale cinematografiche classiche di tutto il mondo. Ogni esposizione viene effettuata durante la proiezione di un film, producendo uno schermo bianco luminoso al centro di una sala buia e comprimendo il tempo in un’unica immagine. 

THEATERS, forse la sua serie più iconica, comprende fotografie a lunga esposizione realizzate nelle sale cinematografiche classiche di tutto il mondo. Ogni esposizione viene effettuata durante la proiezione di un film, producendo uno schermo bianco luminoso al centro di una sala buia e comprimendo il tempo in un'unica immagine.
©Hiroshi Sugimoto

I suoi paesaggi marini, SEASCAPES sono i miei preferiti, immagini che abbracciano più di quattro decenni, registrano la scena più elementare: cielo e acqua divisi in due dalla linea costante dell’orizzonte, una visione che Sugimoto associa all’alba della coscienza.

HIROSHI SUGIMOTO - Tradurre il tempo in immagini.
©Hiroshi Sugimoto

WAX PORTRAITS, realizzati in musei delle cere come Madame Tussauds, che evidenziano i modi in cui la fotografia viene utilizzata per registrare la storia e la natura umana. Le fotografie di Architettura isolano le forme riconoscibili dell’iconica architettura modernista, dissolvendo i confini tra tempo, memoria e storia.

THEATERS, forse la sua serie più iconica, comprende fotografie a lunga esposizione realizzate nelle sale cinematografiche classiche di tutto il mondo. Ogni esposizione viene effettuata durante la proiezione di un film, producendo uno schermo bianco luminoso al centro di una sala buia e comprimendo il tempo in un'unica immagine.
©Hiroshi Sugimoto

In PRAISE OF SHADOW registra una candela mentre si consuma, creando una registrazione a lunga esposizione di luce tremolante nel corso di una notte.

HIROSHI SUGIMOTO - Tradurre il tempo in immagini.
©Hiroshi Sugimoto

L’interesse per le regole fondamentali che governano i fenomeni naturali è stato un tema ricorrente nel lavoro di Sugimoto. Le sue Forme concettuali rappresentano modelli matematici del XIX e XX secolo, mentre LIGHTNING FIELDS, che si ispira anche alla storia della scienza, traduce le prime ricerche sull’elettricità in immagini drammatiche applicando una corrente elettrica di 400.000 volt direttamente alla pellicola.

THEATERS, forse la sua serie più iconica, comprende fotografie a lunga esposizione realizzate nelle sale cinematografiche classiche di tutto il mondo. Ogni esposizione viene effettuata durante la proiezione di un film, producendo uno schermo bianco luminoso al centro di una sala buia e comprimendo il tempo in un'unica immagine.
©Hiroshi Sugimoto

Le fotografie su larga scala di OPTICKS rappresentano il colore della luce osservato attraverso un prisma, prestando particolare attenzione agli spazi e agli spazi tra le tonalità e attingendo ai primi esperimenti con la scienza e l’esperienza della luce. Usando la pellicola Polaroid, ha registrato sezioni dello spettro dell’arcobaleno proiettate in una camera buia, prestando particolare attenzione agli spazi e agli intervalli tra le tonalità. Le opere risultanti, ciascuna delle quali misura circa 5 piedi incorniciate, sono rappresentazioni vivide e quasi scultoree di pura luce.

Come avete potuto vedere da questo minimo assaggio tutto il lavoro Sugimoto, seppur diverso, produce delle immagini mentali, concetti, che non desiderano attestare la realtà e non hanno nulla a che fare con la fotografia documentaristica o di paesaggio, sono dei vuoti riempiti ad arte, un tempo sospeso e ripreso in un solo attimo, la cui materializzazione è resa possibile grazie anche al lavoro di cesello nel processo manuale di stampa, lavoro anch’esso eseguito personalmente dall’artista. Sono immagini da guardare in silenzio per restarne davvero incantati, senza fiato.

Le fotografie di Sugimoto sono nelle collezioni di importanti musei di tutto il mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art, New York; Museo d’Arte Moderna, New York; Galleria Nazionale d’Arte, Washington, DC; Galleria Nazionale del Canada, Ottawa; Museo Nazionale d’Arte Moderna, Tokyo; Museo d’Arte Moderna di San Francisco; Galleria Tate, Londra; e molti altri.

Il suo lavoro è stato oggetto di numerose monografie e Hiroshi Sugimoto ha ricevuto premi e riconoscimenti tra cui la Medaglia d’Onore in Fotografia del National Arts Club (2018); Medaglia del Centenario della Royal Photographic Society (2017); Premio Isamu Noguchi (2014); Officier de L’Ordre des Arts et des Lettres (2013); Premio Praemium Imperiale per la Pittura (2009); Premio PhotoEspaña (2006); Premio internazionale di fotografia della Fondazione Hasselblad (2001); e il quindicesimo premio annuale Infinity dellInternational Center of Photography (1999). Ha ricevuto borse di studio dalla John Simon Guggenheim Memorial Foundation (1980) e dal National Endowment for the Arts (1982).

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X