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INTERVISTA “Non fotografi sulla fotografia” – FABIO BUDA – Digital Strategist

di Paolo Ranzani

  • Come possiamo presentarti in poche righe?

Sono un digital strategist e ogni giorno lavoro con parole e immagini per interpretare idee e tradurle in progetti. Sono affascinato dal bello: il tempo dedicato a una attività genera un rito, la ritualizzazione genera bellezza.

 

  • Che rapporto hai con la fotografia fuori dal tuo mestiere?

Nella quotidianità riconosco nella fotografia un significato utilitario e spesso emotivo: qualunque momento della giornata per me significativo deve essere catturato da un’immagine capace di rievocare sensazioni anche dopo molto tempo. Quando invece ho a disposizione più tempo mi piace curarne l’estetica, cercando la forma migliore per raccontare un momento specifico.

 

  • Che rapporto hai con la fotografia nel tuo mestiere?

Il linguaggio visivo e più nel dettaglio quello fotografico fa intrinsecamente parte del mio mestiere prendendo forma all’interno del processo comunicativo. Mi capita spesso di dover fare personalmente degli scatti o di dovermi avvalere del supporto di professionisti.

 

  • Quali sono i fotografi (italiani e non italiani) che conosci e che apprezzi?

Salgado, McCurry, Helmut Newton, Leibovitz, Toscani.

 

  • Usi molto i social? Quanto per lavoro e quanto non per lavoro?

Utilizzo i social sia per lavoro che per intrattenimento personale. Pinterest, Instagram, TikTok, LinkedIn, Quora sono i canali che utilizzo nel tempo libero. Non essendoci però una distinzione netta tra i canali rispetto alla finalità, queste molto spesso si fondono in un’unica fruizione. Questi sono i canali per me fonte di ispirazione e di informazione, strumenti per rimanere in contatto con persone e per raccontare i miei interessi.

 

  • La fotografia è una delle espressioni che più ha subito la mutazione tecnologia, come ti immagini il suo proseguo nel futuro?

Tutte le espressioni strettamente legate a una tecnologia non possono che essere in constante evoluzione e mutazione. Secondo me cambierà forma e tecnica ma il linguaggio, la sua finalità e la sua forza rimarranno solidi nel tempo.

 

  • Usi lo smartphone per fare le fotografie o hai anche una fotocamera?

Ho una fotocamera che utilizzo sia in ambito professionale che personale. Utilizzo la fotocamera quando decido di dedicare più tempo, creando un rituale per me fonte di benessere. La maggior parte delle fotografie sono scattate con uno smartphone.

 

  • Quante fotografie realizzi in un giorno o in una settimana?

Alcuni dei canali social da me utilizzati si basano su grammatiche e modalità di fruizione veloci, che “richiedono” una presenza quotidiana. Per questo motivo la frequenza di realizzazione di fotografie è quotidiana: in media in una settimana realizzo 25 fotografie.

 

  • Hai conoscenza sul diritto di autore delle fotografie?

La mia conoscenza sull’argomento è limitata ma è nelle mie priorità approfondire.

 

Grazie Fabio, se volete contattare e avere più info sul lavoro del Digital Strategist : https://www.linkedin.com/in/budafabio/

 

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Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
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Massimo Mastrorillo

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