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I fantasmi, il buio, la luce secondo Adam Fuss

di Paolo Ranzani

Oggi si parla di ADAM FUSS. Fotografo artista che ha ridato vita al dagherrotipo. Nasce nel 1961, suo padre produceva cappotti da donna e sua madre era una modella, vive la sua adolescenza tra l’Australia e la cam­pa­gna inglese dove tut­tora abita sua madre nel West Sus­sex a due passi dalla casa dove visse Wil­liam Blake, il poeta roman­tico e visiona­rio che molto lo ha influen­zato, para­diso rurale per gli arti­sti del tempo, ancora pre­ser­vato, Adam pos­siede una grande col­le­zione di dagher­ro­tipi di dif­fe­renti sog­getti, nella sua evo­lu­zione tecnico-artistica è riu­scito a rea­liz­zare il più grande dagher­ro­tipo di tutti i tempi. Il suo lavoro è espo­sto in molti musei nazio­nali ed inter­na­zio­nali e le sue mostre sono stret­ta­mente con­nesse al suo sen­tire, tra le più celebri, “My Ghost (2000–2009) “ una serie di grandi imma­gini di fumo, poe­sie appena leg­gi­bili, uccelli in volo, far­falle, e vesti­tini da bat­te­simo colti nella loro trama tra­spa­rente su cui a volte s’intreccia l’ombra di alcuni ser­pen­telli d’acqua, e la pro­pria sagoma/ombra.

A que­sta serie segue “For Alle­gra”, sensazioni fotografiche nate proprio da per­duto amore, a cui dedica impal­pa­bili ele­gan­tis­sime code di pavone.
Fuss ha abbracciato una gamma di tecniche fotografiche storiche e contemporanee per catturare una vasta gamma di soggetti carichi di emozioni. I critici d’arte spesso descrivono il lavoro dell’artista come se parlasse dell’effimero di un momento nel tempo e della vita stessa. Le immagini di Fuss hanno raffigurato bambini, gocce d’acqua, abiti da battesimo, luci mobili, serpenti, girasoli, interiora di coniglio e teschi umani. Forse le immagini più note di Fuss sono quelle dei bambini sulla schiena in bagni d’acqua poco profondi con increspature e goccioline d’acqua. Le sue immagini più recenti hanno incluso onde concentriche originate da una singola goccia d’acqua, crisalidi di farfalle, scie di polvere fatte da serpenti vivi e immagini autobiografiche dell’infanzia.

Pubblicazioni:
Adam Fuss, Thomas Kellein, David Galloway (2003). Adam Fuss. New York: Distributed Art Publishers. ISBN 1-891024-76-0
Adam Fuss, Jerry Kelly (2002). My Ghost. Twin Palms Publishers. ISBN 0-944092-73-X
Eugenia Parry, Adam Fuss (1997). Adam Fuss. Santa Fe, NM: Arena Editions. ISBN 0-9657280-1-3
Fuss, Adam (1996). “Pinhole Photographs: Photographs”. Washington: Smithsonian Institution Press. ISBN 1-56098-622-0

Altre info: (intervista in lingua inglese)

https://museemagazine.com/features/35238

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