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“Essere HOLGA” di Carlo Riggi in mostra a Milano

di PHocus Magazine

a cura di Giusy Tigano di GT Art Photo Agency 

L’inaugurazione si terrà Il prossimo 13 aprile  a Milano presso il nuovo Spazio Ardire (Piazzale Nizza 3)

e contemporaneamente anche presso la Libreria Hoepli di Milano (Via Ulrico Hoepli 5)

Il prossimo 13 aprile inaugura a Milano presso il nuovo Spazio Ardire (Piazzale Nizza 3) la mostra fotografica diffusa “Essere HOLGA” di Carlo Riggi, organizzata da GT Art Photo Agency e curata da Giusy Tigano, che si svolgerà contemporaneamente anche presso la Libreria Hoepli di Milano (Via Ulrico Hoepli 5): le due sedi accoglieranno opere diverse appartenenti allo stesso progetto, per un totale di 60 fotografie in bianco e nero, tutte scattate con la fotocamera Holga e tutte incluse nell’omonimo libro pubblicato nel 2022 da EBS Print.

L’agenzia fotografica GT Art Photo Agency sceglie di esporre questo lavoro per celebrare i suoi 10 anni di attività e per dare il via ad una serie di iniziative espositive che si svolgeranno nel 2023 in diverse città italiane con l’intento di valorizzare e di promuovere la fotografia d’autore, prima mission dell’Agenzia milanese fin dalla sua fondazione nel 2013. 

Sarà possibile incontrare Carlo Riggi anche il 14 aprile alle ore 11.00 presso la Libreria Hoepli, dove è stato organizzato il firma copie del volume fotografico.

L’esposizione, con ingresso libero in entrambe le location, si protrarrà fino al prossimo 7 maggio per poi spostarsi in un’altra importante città italiana, dove è attesa per la fine di maggio.

La Redazione di  GT Art Photo Agency ha avvicinato Carlo Riggi, incuriosita dalla frase con cui apre la mostra:

Fu molti anni fa.

La Holga mi promise che mi avrebbe insegnato a fotografare,

io le promisi che un giorno le avrei dedicato un libro.

Carlo Riggi

R: Ci siamo quindi, finalmente hai pagato il tuo pegno…

CR: Ho mantenuto la promessa, sì, le ho dedicato un libro e adesso una mostra. 

R: Cosa intendi quando dici che la Holga “ti ha insegnato a fotografare”?

CR: Conobbi questa fotocamera ai tempi in cui facevamo i conti con la transizione al digitale, un vero cataclisma per noi dinosauri dell’analogico. Non ero particolarmente attratto dalla filosofia low fi, e non lo sono neanche adesso in verità, ma la Holga mi aiutò a comprendere che occorreva non perdere di vista l’essenza della fotografia, la sua capacità di evocare emozioni.

R: In che modo la Holga ti ha aiutato?

CR: Lo ha fatto sia in modo concettuale che tecnico. Questa fotocamera è portatrice di una propria determinazione, talmente anarchica da sfuggire più di ogni altra al controllo del fotografo. Holga introduce autonomamente riflessi, bruciature, accidenti vari, mescola sfuocatura e nitidezza in modo quasi del tutto imprevedibile. Dentro i suoi fotogrammi si depositano colonie di senso in divenire, legate in parte alla preconcezione del fotografo, ma filtrate attivamente dalle idiosincrasie dello strumento. È la macchina che più asseconda il meccanismo del sogno, che come sai è il fondamento della Fotografia Transfigurativa, la corrente che coltivo da qualche anno.

E in più è dotata di memoria, ogni acciacco, crepa o ferita modifica il suo carattere, come fosse un organismo vivo.

R: Come ti ha influenzato dal punto di vista tecnico?

CR: Lavorare i fotogrammi Holga mi ha permesso di disinnescare il più grosso equivoco del digitale, quello di poter vedere tutto e subito. Chi usa la Holga sa che otterrà ampie porzioni di indefinitezza, assorbire questa lezione mi ha messo al riparo dalle sirene degli HDR e altre diavolerie. Anche la postproduzione ne ha giovato. Io oggi scatto quasi esclusivamente a pellicola, ma le mie poche foto digitali si confondono perfettamente con quelle analogiche nella resa finale. E questo, soprattutto grazie alla Holga.

R: Cosa ci si può aspettare da questa mostra?

CR: è stato particolarmente difficile selezionare le 60 foto per la mostra. Sono affezionato a tutte le foto del libro ed è stato penoso lasciarne fuori quasi la metà. Per fortuna mi ha aiutato Giusy Tigano, e credo che il risultato sia uno spaccato significativo di quel che per me significa “essere Holga”, questa speciale identificazione con una fotocamera che non potrà mai essere considerata solo un semplice mezzo

Info di dettaglio sulla mostra:

  • SPAZIO ARDIRE Milano | P.le Nizza 3 (Sc. 3, Citofono 40 oppure 44), Milano dal 13 aprile-7 maggio 2023| Ingresso libero

Orari di visita:

LUN-SAB15.00-18.00 (in altri orari su appuntamento) / DOM 10.00-12.30e 15.30-18

  • LIBRERIA HOEPLI | Via U.Hoepli 5 (Spazio Mostre, 2° piano), Milano dal 14 aprile-6 maggio 2023 | Ingresso libero

Orari di visita: LUN-VEN 10.30-19.00 / SAB 10.00-19.30

 

Ideazione progetto:                                            GT Art Photo Agency (Milano)

www.gtartphotoagency.com| info@gtartphotoagency.com

A cura di:                                                              Giusy Tigano

Partner Organizzazione:                                     HOEPLI Milano |www.hoepli.it| libreria@hoepli.it

N° Opere esposte complessivamente              60 fotografie in bianco e nero

Testi di introduzione alla mostra:                     Giusy Tigano, Carlo Riggi

Sponsor e Sostenitori:                                        EtaBeta PS,GastronoMia 56, Murgo Vini, Dimensione Impresa, La Stamperia, PhotoAbitare

Media Friends:                                                    Nadir Magazine, Gente di Fotografia, Phocus Magazine, ArchiReview

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