fbpx Skip to content

“La grande saggezza” Cristina Mittermeier alle Gallerie d’Italia di Torino

di Tiziana Bonomo

Quanto bisogna sapere del contenuto di una mostra, del significato, del fine e dell’artista prima di vedere una mostra? Le immagini sono sufficienti a far capire il vero messaggio, il significato profondo del lavoro dell’artista?  

Quanto bisogna sapere del contenuto di una mostra, del significato, del fine e dell’artista prima di vedere una mostra? Le immagini sono sufficienti a far capire il vero messaggio, il significato profondo del lavoro dell’artista?
Alle Gallerie d’Italia di Torino la fotografa Cristina Mittermeier viene celebrata in una mostra intitolata “La grande saggezza”. La saggezza prende le mosse dalla lunga ed articolata carriera di Mittermeier, nota fotografa, biologa marina e attivista di origini messicane che ha viaggiato per il mondo, dall’Artico all’Oceania.

La mostra si apre con una sequenza di ritratti a popolazioni indigene in diverse parti del mondo.
Ritratti coloratissimi a soggetti in posa per dimostrare la loro origine e la loro cultura che si manifesta in alcuni casi nelle loro nudità, nel modo di vestirsi con strani copricapi, nelle tinte oppure oggetti ornamentali che addobbano il corpo. I ritratti sono spesso primi piani di grandi dimensioni che hanno il sapore del disegno se non addirittura di immagini ricavate dall’intelligenza artificiale tanto è il dettaglio che contorna i personaggi. Indubbiamente belli, attraenti. La conferma che alcune tradizioni vengano mantenute nelle zone più nascoste del pianeta restituisce un conforto all’idea che la globalizzazione abbia arrestato il suo pericoloso corso di annacquamento del passato e delle tante culture dell’uomo.
“I popoli indigeni sono anche gli ultimi ancora connessi al funzionamento del pianeta Terra”.

Un primo dubbio però si insinua nella mente. Cosa significano questi quadri con il lavoro di biologa di Cristina “Mitty” Mittermeier, co-fondatrice dell’associazione Sea Legacy, che ha dedicato la sua vita professionale a documentare e promuovere la salvaguardia degli oceani?

Illuminante è il filmato proiettato in una scintillante sala di Gallerie d’Italia che – dopo le dichiarazioni dell’autrice in conferenza stampa – restituisce chiarezza del lavoro svolto da Cristina, da quando ha scoperto che la fotografia le consentiva di comunicare agli altri la bellezza del mare, degli oceani, della natura così come delle genti, in contrasto alla politica devastante di annientamento del pianeta. Il grande rischio di perdere la grande bellezza del nostro mondo a causa dell’inquinamento, del cambiamento climatico, della rincorsa al consumismo più bieco. Un rischio che lei spiega e testimonia incessantemente. Il filmato restituisce molto bene la lucidità di Cristina nel tenere sotto controllo la sua passione con un lavoro di fotoreporter ben organizzato, con un fisico ben allenato a muoversi nelle acque dell’oceano, con una troupe che le consente di ridurre al minimo il rischio del pericolo di fronte ad animali selvaggi o a tribù con riti ancestrali. La sua passione è sempre composta sia quando abbraccia il leone marino sia quando sorride alle donne intorno a lei. Si avverte che si sente parte di un grande mondo e che è lei quella che fotografa il grande mondo. Una donna che non si misura con la vastità ma con la sua capacità di testimoniare: “Sono molto consapevole di essere l’architetta di quelle immagini e scelgo di mostrarvi solo una parte di ciò che c’era. Voglio che quello che sto condividendo con voi sia fonte di ispirazione, sia bello. Voglio invitare le persone ad interessarsi. Non voglio mai che un animale sembri feroce, spaventoso o rabbioso ….. C’è una scuola di pensiero che sostiene che la fotografia non sia una forma d’arte, ma io non sono affatto d’accordo. Ritengo la fotografia non solo una forma d’arte ma anche una forma d’arte che offre una testimonianza della storia. Questo è uno dei motivi per cui ho scelto di fare la fotografa!

La consapevolezza di essere lei quella delle immagini perché è lei che è riuscita ad andare così vicino.
Non posso fare a meno di pensare a Salgado e quanto parte del suo lavoro me lo ricordi. Trovo questo aspetto vincente per il coraggio l’energia necessaria a muoversi nel mondo con la convinzione di credere nella testimonianza e di affrontare la natura con tutte le sue variabili: il clima, gli animali, la pioggia, l’umidità, la siccità, la burrasca e tutto quello che noi possiamo immaginare. Vincente per essere sulla scena della testimonianza con altri grandi della nostra storia della fotografia.
Il tentativo però con le grandi fotografie marine di farci sentire in un fondale oceanico è parzialmente riuscito per me. Il tentativo di rendere artistico anche uno squalo contornandolo di perfezione come il ritratto di un indigeno seppure spesso in bianco e nero mi procura un senso di assenza, di solitudine, in contrasto con quel concetto di rete che collega ogni elemento naturale ad un insieme più grande dell’universo. Forse troppo solo, troppa arte, troppo arredo.

Avrei forse preferito altri video anche di durata minore al filmato principale. Penso sarebbero riusciti a far comprendere meglio il significato di “enough-abbastanza”.

“Che cosa è Abbastanza? Quanto basta per vivere bene ed essere sereni. Quanto basta perché i nostri bambini e nipoti trovino la felicità. Più proviamo a dare una risposta a questa ingarbugliata domanda, più ci renderemo conto di quanto l’essere umano sia indissolubilmente legato a ogni altra forma di vita sulla Terra. In quanto individui immersi in un ecosistema globale, l’onda d’urto dell’impatto che le nostre azioni hanno sul mondo si estende molto oltre le nostre singole esistenze. Avere Abbastanza significa vivere in armonia con il mondo naturale che vive fuori e dentro di noi, significa prendersi cura gli uni degli altri attraverso la responsabilità collettiva che abbiamo nei confronti del pianeta. Scoprire cosa e quanto è Abbastanza è un percorso unico per ciascuno di noi e che ognuno deve trovare per se stessocosì è il testo che riporta la citazione di Cristina Mittermeier su un pannello della mostra.

Vedere una mostra, scoprire le fotografie, la storia, il pensiero politico di chi si mette in gioco, di chi fatica per ottenere ciò che vuole dimostrare come Cristina Mittermeier è per me “abbastanza”.

It’s enough. What else?

 

 

BIOGRAFIA
Cristina Goettsch Mittermeier, è nata a Città del Messico nel 1966 ed è cresciuta nella vicina Cuernavaca, nell’assolato stato di Morelos. Acclamata come una delle più influenti fotografe naturalistedel nostro tempo, ha dedicato tutta la sua vita alla protezione degli oceani del mondo, ispirando milioni di persone a fare lo stesso. Si è laureata in Ingegneria Biochimica in Scienze Marine presso l’UniversitàITESM in Messico. In seguito ha frequentato il programma di fotografia d’arte presso il Corcoran College for the Arts di Washington, D.C. Nel 2005 Mittermeier ha fondato la prestigiosa International League of Conservation Photographers (ILCP) per fornire una piattaforma ai fotografi che lavorano su questioni ambientali e ha coniato l’espressione”fotografia di conservazione”.

Nel 2014 ha co-fondato SeaLegacy, un’organizzazione no-profit che utilizza la comunicazione strategica all’incrocio tra arte, scienza e conservazione per proteggere e rigenerare l’oceano a beneficio della biodiversità, dell’umanità e del clima entro la nostra vita. Il lavoro di Mittermeier è stato pubblicato in centinaia di riviste importanti, tra cui National Geographic, TIME, McLean’s, The Men’s Journal e O. Insieme al suo partner, Paul Nicklen, è stata nominata una degli avventurieri dell’anno del National Geographic nel 2018. Nel 2021 è stata protagonista di Welcome to Earth su Disney+.
Le sue fotografie sono state esposte in gallerie di tutto il mondo, tra cui Hilton Asmus (Chicago), la Saatchi Gallery (Londra) e la Eisele Gallery (Cincinnati). Attualmente sta preparando una mostra personale presso le prestigiose Gallerie d’Italia di Torino. Mittermeier è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui lo Smithsonian Conservation Photographer of the Year, l’Humanity Content Creator Award di HIPA e l'Imaging Award for Photographers Who Give Back. Nel 2021 ha ricevuto la Sylvia Earle Medal del Seattle Aquarium e il Global Vision Award di Travel + Leisure ed è stata nominata una dei 100 Latinos Most Committed to Climate Action. Inoltre, è membro della World Photographic Academy e la prima fotografa donna a raggiungere 1 milione di follower su Instagram. Mittermeier è un’oratrice ricercata, riconosciuta da Real Leaders come una delle migliori oratrici al mondo, tra cui la People’s Choice. È una Sony Artisan of Imagery e aderisce all’iniziativa Perpetual Planet di Rolex per la collaborazione nella conservazione del mondo naturale. Nel 2022 ha ricevuto un dottorato onorario in Belle Arti, honoris causa, dalla Simon Fraser University nella British Columbia, Canada. Mittermeier è un investitore impegnato e una voce autorevole nel creare un ponte tra i rendimenti finanziari e un impatto sociale e ambientale positivo. Ha tre figli adulti, John, Michael e Juliana, appassionati di natura. Vive a Vancouver Island, nella Columbia Britannica, in Canada.

Tradotto con DeepL.com (versione gratuita). “Le immagini possono aiutarci a capire l’urgenza che molti fotografi sentono di proteggere i luoghi selvaggi. Il mio lavoro mira a creare una maggiore consapevolezza della responsabilità di ciò che significa essere umani. Si tratta di capire che la storia di ogni essere vivente mai esistito su questo pianeta vive anche dentro di noi. Si tratta di un imperativo etico, l’urgente promemoria che ci ricorda che siamo legati a tutte le altre specie su questo pianeta e che abbiamo il dovere di agire come custodi delle nostre forme di vita. 
(Fonte: https://www.cristinamittermeier.com/biography)

MOSTRA Cristina Mittermeier. La grande saggezza – 

DOVE Gallerie d’Italia – Torino
QUANDO Dal 14 Marzo al 1 Settembre 2024 – 

SITO https://gallerieditalia.com/it/torino/mostre-e-
iniziative/mostre/2024/03/14/cristina-mittermeier-la-grande-saggezza/

Altri articoli di questo autore

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X