La carriera di Augusto De Luca, fotografo e performer artistico nato a Napoli nel 1955, inizia negli anni ’70 quando, fresco di laurea in Giurisprudenza, si dedica alla fotografia tradizionale e alla sperimentazione utilizzando diversi materiali fotografici fino a specializzarsi nel racconto per immagini di personaggi famosi, principalmente del panorama artistico, culturale e musicale napoletano. Nei suoi ritratti in bianco e nero, impreziositi dai toni caldi, si ritrovano alcuni dei più noti: da Eugenio Bennato a James Senese, da Lina Werthmuller a Enzo Avitabile, da Renato Carosone a Luigi De Filippo, da Carla Fracci a Pupella Maggio e tanti altri: «Ogni mia foto è filtrata dall’emozione – ama ripetere -, dal rapporto che si crea tra me ed il luogo da ritrarre. Quando vedo qualcosa che mi attrae, comincio a girarci intorno per trovare la MIA inquadratura. È un lavoro su di me e sulla città al tempo stesso».
Le sue immagini sono spesso di netto realismo. Ad esse se ne affiancano altre nelle quali forme e segni, dando sostanza visiva ad elementi metafisici.
«Il territorio entro cui De Luca lavora è quasi sempre quello della città partenopea, o dei dintorni, ma il suo respiro cerca costantemente valori formali nuovi che sappiano esaltare inediti cromatismi e morbide accensioni visive. Non c’è ripetizione, in lui, ma l’ansia di una ricerca che non si adagia sulla banalità dell’imitazione e che al tempo stesso non esagera in formalismi e in esercizi estetizzanti. Sia col colore che col bianco e nero ha dimostrato che, alla fine, conta la lezione della classicità dell’occhio, della misura che regola il nostro sguardo e che infonde ad esso un’idea e un pensiero in grado di rivelare realtà prima sconosciute o appena intraviste», scrisse di De Luca Giuseppe Turroni nell’edizione del 1986 dell’Atlante Geografico De Agostini.
Le sue fotografie compaiono in collezioni pubbliche e private come quelle della International Polaroid Collection (USA), della Biblioteca Nazionale di Parigi, dell’Archivio Fotografico Comunale di Roma, della Galleria Nazionale delle Arti Estetiche della Cina (Pechino), del Museo de la Photographie di Charleroi (Belgio). Ha ricevuto il “Premio Città di Roma” 1996 per il libro ‘Roma Nostra” (Gangemi Editore), insieme al compositore Ennio Morricone (quest’ultimo per la poesia “Roma Amore” contenuta nello stesso libro).
Altri articoli di questo autore
Guglielmo Allogisi, General Manager della nuova Imaging Solution Business Division di Fujifilm Italia
La fotografia come mezzo di dialogo oltre la morte: Billy Barraclough alla scoperta di suo padre
L’India autentica di Shah alla conquista dell’alta moda
Marika Gherardi, Communication Manager per la divisione Digital Imaging e Photo Imaging di Fujifilm
Facce buffe ed espressioni umane, annunciati i finalisti del premio per le foto agli animali più divertenti
Claudio Bosatra, General manager di Mtrading
Natura e umanità, a La Gacilly un festival dedicato al Grande Nord
World Report Award 2021: annunciati i vincitori
A tu per tu con Massimo Pinciroli (Apromastore): il mercato fotografico rallentato dalla logistica
Nato a Catanzaro nel 1984, è giornalista, fotografo e consulente di comunicazione. Attualmente collabora con Gazzetta del Sud e dirige il magazine della Camera di Commercio di Catanzaro CalabriaFocus.it. Nella sua fotografia ha introdotto gli elementi della professione giornalistica concentrandosi sul reportage (anche nelle cerimonie) e sulla narrazione per immagini della realtà. Alcuni suoi reportage sulla baraccopoli di Rosarno sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.
No comment yet, add your voice below!