fbpx Skip to content

PhMuseum Days 2023 I Don’t Know How To Respond To That

di PHocus Magazine

22 settembre  – 1 ottobre 2023 DumBO e altri luoghi – Bologna
 

La terza edizione del festival internazionale di fotografia invita alla riflessione sul rapporto tra gli esseri umani e la tecnologia ospitando presso lo Spazio Bianco di DumBO e altri spazi della città di Bologna mostre, talk, proiezioni, letture portfolio e una sezione dedicata all’editoria fotografica indipendente. 

I Don’t Know How To Respond To That è la risposta che gli assistenti virtuali (es. Siri) danno quando non riescono a trovare una soluzione alle nostre richieste. Un’affermazione che stimola diverse domande sulla funzione della tecnologia nelle nostre vite e nella società e che sarà il tema della terza edizione del festival di fotografia internazionale PhMuseum Days. L’evento, curato e organizzato da PhMuseum, si svolgerà dal 22 settembre all’1 ottobre 2023 presso lo Spazio Bianco di DumBO e altri spazi della città di Bologna ospitando un ampio programma di mostre, talk, proiezioni, letture portfolio e una sezione dedicata all’editoria fotografica indipendente
 
L’obiettivo della nuova edizione è avviare una riflessione sul dialogo tra gli esseri umani e le macchine, sull’evoluzione del linguaggio in senso lato e su alcune questioni ambientali che, nonostante la tecnologia, ancora non trovano una soluzione. 
 
Temi che si incontrano già nella preview del festival RAM_4.0 di Sara Bastai (Portogallo, 1996), inaugurata il 18 maggio scorso (e visitabile fino all’1 ottobre 2023) presso il PhMuseum Lab. RAM_4.0 è una narrazione fittizia della vita dell’artista sviluppata attraverso una conversazione con un’Intelligenza Artificiale. Inviando centinaia di foto contenute nel suo smartphone a un algoritmo che analizzava le immagini e descriveva ciò che osservava, Bastai ha fotografato così nuovi scenari sulla base delle didascalie generate realizzando un lavoro che si interroga sulla memoria e la rappresentazione aumentata della società. 
 
La conversazione con l’AI ritornerà anche in Another Online Pervert di Brea Souders (USA, 1978), progetto in cui al dialogo con un chatbot vengono combinate le fotografie scattate dalla stessa Souders per un’esplorazione unica di come una macchina e un essere umano possano imparare l’uno dall’altro e costruire una storia condivisa.
 
Il rapporto tra reale e virtuale diventa così sempre più sfumato, come pure in West of Here di Leonardo Magrelli (Italia, 1989) che a prima vista sembrerebbe un classico reportage fotografico di Los Angeles, sebbene si tratti di Los Santos, città fittizia in cui è ambientato il videogioco Grand Theft Auto V. Trasformate in bianco e nero dall’autore, le immagini perdono in questo caso il loro carattere originario, confondendo la distinzione con la realtà.
 
La fotografa Penelope Umbrico (USA, 1957), che da sempre indaga con fare artistico la crescente produzione e il consumo di fotografie sul web, con Out of Order porterà invece quattro lavori (Screen Sun, 1320 TVs from Craigslist, 53.6 Million Metric Tons of E-Waste, Screen Code) che rappresentano la sua riflessione sull’onnipresenza dei dispositivi e degli schermi nelle nostre vite e sul peso del loro ciclo “vitale”, utilizzando le immagini raccolte per mappare i loro cambiamenti e il nostro rapporto con essi nel tempo.
 
Il profondo e complesso intreccio tra tecnologia e vita contemporanea è anche al centro della mostra Known and Strange Things Pass di Andy Sewell (Regno Unito, 1978), lavoro che ribalta la nostra percezione degli oggetti che ci circondano partendo da alcune fotografie scattate su entrambe le sponde dell’Atlantico, in luoghi dove passa la gran parte della cablatura di Internet.
 
La lente si sposterà poi sull’ecologia con Non Technological Devices di Chloé Milos Azzopardi (Francia, 1994). I “dispositivi non tecnologici” sono strumenti compositi realizzati con elementi naturali raccolti e assemblati per imitare i dispositivi tecnologici che popolano la nostra vita quotidiana. Attraverso una visione immaginifica e poetica del futuro, l’artista critica l’intervento umano sulla natura e crea altri modi di immaginare vite aumentate, attraverso la creazione di cyborg “organici”.
 
Sull’impatto ambientale di internet e dell’aviazione si concentra invece Flyin’ High del duo The Cool Couple (Niccolò Benetton, 1986, e Simone Santilli, 1987, Italia), simulazione virtuale di un’ora di volo da Milano a Roma a bordo di un aereo digitale, che è anche un NFT. Acquistarlo, teoricamente, corrisponde a salire su un aereo per davvero e inquinare allo stesso modo, consumando la stessa quantità di anidride carbonica.
© Andy Sewell - Known and Strange Things Pass
Il percorso curatoriale esplorerà, infine, il tema del linguaggio con due lavori in particolare: captionthis di Luca Massaro (Italia, 1991), progetto sulle connessioni mutevoli tra immagine e parola oggi, sulla scomparsa della scrittura e sulle rappresentazioni mimetiche e memetiche; Security Questions di Daniel Everett (USA, 1980) che, partendo dalle domande di sicurezza degli algoritmi per confermare l’identità “umana”, affronta il divario tra la complessità di una persona e i sistemi tecnologici che utilizziamo per differenziare l’umano dal non-umano.
 
Tra i lavori presentati al festival, anche quelli di Folio prodotti nel corso della masterclass di PhMuseum dedicata al fotolibro, la consueta esposizione collettiva frutto di una call attorno al tema di ogni edizione, e le mostre personali presso GALLLERIAPIÙ, Cassero Lgbti+ Center e le bacheche pubbliche curate da CHEAP, i cui dettagli saranno resi noti prossimamente.   
 
Il programma prevede, inoltre, una collaborazione con Portofino Dry Gin che quest’anno ha invitato l’artista Martina Giammaria (Italia, 1976) a confrontarsi con il tema dei PhMuseum Days utilizzando Portofino come set della propria ricerca concettuale per una mostra che verrà inaugurata a settembre negli spazi di Condominio a Milano. 
 
PhMuseum Days 2023 è organizzato da PhMuseum, realizzato con il sostegno del Comune di Bologna e parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di  Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena. L’iniziativa conta, inoltre, il patrocinio di Bologna Welcome e una partnership culturale con Photo Vogue Festival
 
I biglietti saranno disponibili dall’1 settembre su phmuseumdays.it.

© Antonio Tongchar (da Collective Show)                                                               © Daniel Everett – Security Questions                                                        © Penelope Umbrico – Sun Screen                                                                            © Chloé Azzopardi – Non Technological Devices

A | Art SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II

Grazie a un design ottico e meccanico sofisticato, è stato possibile mantenere dimensioni compatte: diametro filtro di φ67 mm, diametro massimo di 74,8 mm, lunghezza di 92,3 mm e peso di circa 440 g.

Condividi
Read More »
XCD 2,5/25 Obiettivo grandangolare per la fotografia notturna

Hasselblad nuovo obiettivo XCD 2,5/25V

XCD 2,5/25Obiettivo grandangolare per la fotografia notturna Scopri il nuovo XCD 2,5/25V e sfrutta l’ampia prospettiva e esplora l’accattivante gioco di luci e ombre della notte.Trasforma

Condividi
Read More »
Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X