“Halpern è un fotografo del luogo […] ma riconosce che il luogo è una questione di personalità: i piccoli dettagli, i momenti minori, attraverso i quali l’identità, collettiva o meno, viene rivelata.” – Il New Yorker
“Nel corso della sua carriera, Gregory Halpern ha esplorato il concetto sfuggente e rudimentale di americanità. È un argomento difficile e allo stesso tempo una prospettiva elevata per qualsiasi fotografo e rimane una linea di indagine assolutamente essenziale, in particolare nel contesto dell’attuale vortice politico. Viaggiando nel cuore della nazione – un vago costrutto sempre più sinonimo di cintura biblica – Halpern continua a sfruttare questa idea di americanità in un luogo delimitato da praterie e intriso di storia pionieristica. Il suo lavoro nella città di Omaha, nel Midwest, rivela un’America pluralizzata, frammentata e piena di un proprio “marchio di ipermascolinità”, come lui la definisce: adolescenti sull’orlo della promessa o dell’oscurità, una terra che apparentemente non porta da nessuna parte, un senso di tempo infinito e un lato oscuro della vita domestica. Gli sforzi di Halpern per visualizzare l’America offrono l’opportunità di conoscere il paese fissando le sue immagini che ne generano la complessità. – Amanda Maddox, Museo J. Paul Getty
Negli ultimi quindici anni, Gregory Halpern ha fotografato a Omaha, nel Nebraska, compilando costantemente una risposta lirica, anche se equivoca, al cuore americano. Nelle pagine di collage che riproducono i suoi quaderni di carta da costruzione, Halpern si diverte con la dissonanza cognitiva e le armonie inaspettate, giocando su un senso di repulsione e attrazione simultanee per il luogo. Omaha Sketchbook è in definitiva una meditazione sull’America, sugli uomini e sui ragazzi che la abitano e sui meccanismi dell’aggressività, dell’inadeguatezza e del potere.
ISBN 978-1-912339-44-0SBE settembre 2019 € 650
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