La luce ci permette di essere ciò che siamo, ci accorgiamo della sua importanza quando non possiamo averla intorno, e ne abbiamo talmente bisogno che costruiamo fonti luminose sempre più piccole ed efficienti per non esserne mai a corto.
Normalmente sarei portato a parlare del mio lavoro di video-maker parlando di tecniche e mezzi di ripresa, ma è la luce ed in particolare quella che rischiara la mia città natale, Reggio Calabria, che mi ha fatto iniziare a lavorare con l’immagine.
Nella mia città il cielo è poco più alto dei palazzi del Corso Garibaldi, la via principale della città, ed è per questo che possiamo godere di una luce meravigliosa, che viene ulteriormente amplificata dallo specchio di mare che ci circonda.
Sono inconsapevolmente appassionato di fotografia dall’età di 7 anni, ho sempre cercato di fissare nel tempo questo flusso costante che ci inonda. Lo Stretto di Messina ha sempre regalato spettacoli mozzafiato che sono scolpiti nella mia memoria e mi aiutano a trovare soluzioni compositive e di illuminazione sinceramente familiari a chi mi chiede di riprendere o fotografare qualcosa che ha a cuore.
L’abbondante presenza di luce che caratterizza il sud d’Italia plasma tutto ciò che ci circonda, dalle colline alle persone, tutto mostra il segno del sole e del vento, altro elemento che ci influenza pesantemente, tutto sembra sotto la costante pressione di questi agenti e ovviamente non posso fare a meno di manifestare nel mio lavoro questa impronta.
A prescindere dal medium utilizzato, il mio operato parla di tutto questo, di mare inquieto e di terra che ti piega la schiena, parla delle spiagge spazzate dai venti che trasportano lo sguardo fin sui calanchi secchi ed orgogliosi come le rughe delle persone che abitano in quei luoghi.
La passione che questo posto meraviglioso ti regala è un dono incommensurabile, una luce nello sguardo che ci da la possibilità di vivere ovunque e di leggere il mondo che ci circonda, perché noi, il mondo, l’abbiamo già visto. È già passato da questo stretto fazzoletto di terra e mare, tanti anni fa il mondo guardava la Calabria con occhi meravigliati.
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Carmelo Vazzana
Carmelo Vazzana consegue, nel 2009, la laurea in DAMS con indirizzo multimediale presso l’Università della Calabria con una tesi sperimentale sul cinema di Andrej Arsen’evič Tarkovskij. Dopo aver collaborato con numerosi professionisti del settore musicale e teatrale, si occupa di montaggio e riprese per aziende ed associazioni del territorio reggino. Trasferitosi a Bologna per completare gli studi, collabora in veste di montatore con la casa di produzione bolognese Kamel Film, per la quale realizza lavori che hanno per committenti RAI5 e Mecendes-Benz. Si occupa, inoltre, del montaggio di altri programmi televisivi per la RAI. In seguito sviluppa vari progetti per Action Aid Italia, Cinemovel Foundation e varie istituzioni locali calabresi. Contemporaneamente collabora in qualità di Insegnante con la scuola di fotografia Il cerchio dell’immagine e con l’azienda Puntonet formazione dove insegna montaggio e compositing video. Inoltre dal 2019 collabora con Sony in qualità di informatore tecnico dei prodotti foto e video.
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