Info
Eloisa Pacini nasce a Roma nel 1999. Entra a far parte dell’Università di Belle Arti di Roma nel 2019 nell’indirizzo di Fotografia e Audiovisivo.
La sua fotografia s’incentra su una visione ispiratrice della natura e dell’equilibrio visivo. L’estetica e la bellezza delle immagini sono un tentativo con questa superficiale superficie di alleviare ed esporre allora stesso tempo sentimenti interni e momenti di vita quotidiana che costruiscono e ci suggeriscono la nostra identità: “Io sono quello che osservo”.
In Search Of What Remains
La ricerca di cosa rimane,
della natura e di essere liberi in essa.
Senza discorsi formali, mi lascio andare e
inizio a parlare con le immagini.
Mi sentivo come piante nella serra,
richiusa.Avevo nostalgia di qualcosa
ormai lontana da me, che non avevo più.
Sono andata a cercarla.
Sono andata a cercare cosa
rimane dentro di me.
Il progetto “In Search Of What Remains”, nasce nel lock-down della primavera del 2021, e simboleggia l’esperienza nostalgica verso la libertà. I tre discorsi paralleli, definiscono i tre confini nella quale la ricerca s’incentra: Serra, Natura e Corpo.
La serra come metafora della società, confinata nelle proprie abitazioni che guarda fuori dalle finestre. Cosa rimane dentro di noi, in quell’atmosfera distopica? La mia risposta è stata la nostalgia per la Natura, da qui il sentimento di libertà, che viene vissuto dal corpo, un corpo al sole privo d’identità nel quale è possibile identificarsi facilmente, per sentirne silenziosamente, la pura e sconfinata sensazione di essere incondizionatamente liberi in essa.
Proposta per Confini
Continuare il progetto “In Search of What Remains” con una chiave di lettura presente. Essere di nuovo liberi, immersi nella velocità della vita quotidiana, senza lo sguardo contemplativo che il lock-down ci costringeva ad avere. Una sensazione veloce, di confusione.
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