Pierfranco Argentiero è Socio TAU VISUAL PROJECTS.
Altre info puoi trovarle qui: https://www.phocusmagazine.it/tau-visual-projects-chi-siamo/
Nato come fenomeno di costume intorno agli anni trenta e trasformatosi presto in rito collettivo aperto a tutti, la spiaggia, come noi la conosciamo, è uno spazio ludico figlio dell’industrializzazione.
Un non luogo condiviso da persone di ogni provenienza, ceto, età e religione.
In questo ambiente, spogliati dagli abiti, dalle convenzioni sociali e pervasi da uno spirito primitivo e infantile, immersi nella folla mostriamo senza imbarazzo la nostra umanità, le nostre umanissime imperfezioni, conformati al comportamento comune ci concediamo una tregua dal giudizio sociale.
Il confine che separa la spiaggia dal resto del territorio sembra segnare un cambiamento delle regole di comportamento, appunto una sorta di zona franca.
Su questo palcoscenico non distinguiamo gerarchie, ruoli e status sociali che nella quotidianità ipotizziamo attraverso il possesso e lo sfoggio di abiti e oggetti che li rappresentano.
Riconosciamo i venditori ambulanti, qui trattati con tollerante “garbo da vacanza”, che vagano carichi delle loro povere mercanzie ripetendo continuamente gli stessi gesti, gli stessi faticosi passi, diventando ai nostri occhi invisibili, anime rassegnate che nascondono spesso storie difficili che nessuno vuole ascoltare.
Dall’osservazione di questo eterogeneo paesaggio, con fotografie raccolte in oltre vent’anni, è nata questa serie di collage foto/grafici, figure composte su un fondo piatto che rappresenta una spiaggia infinita, un luogo virtuale, metafisico.
Il mare non si vede, lo si può sentire.
Con questo progetto tento di fissare, senza giudizio, gesti e atteggiamenti che si ripetono ovunque in modo quasi codificato, un lavoro di selezione per “estrarre” figure e oggetti che nella confusione si mimetizzano, un catalogo di archetipi con cui riconoscere e riconoscersi, anche a futura memoria.
Con ironia perché ne faccio parte.
Serie completa su instagram.com/pierfrancoargentiero
Progetto rappresentato da instagram.com/numm_art/
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comunica@pierfrancoargentiero.it
Nota biografica
Cercando attraverso il mirino l’essenza di un soggetto, di qualsiasi soggetto, a volte mi trovo impreparato. Questa è la meraviglia della fotografia perché impegna a osservare, riflettere e conoscere.
Sono fotografo professionista dal 1985 e mi occupo di produzione di immagini per la pubblicità. Il mio studio è rivolto a diversi ambiti produttivi e vanta collaborazioni con importanti imprese del panorama industriale e agenzie di comunicazione.
Negli ultimi anni sono riuscito a ritagliare un po’ di tempo da dedicare alla ricerca: mi sono imposto di sviluppare le idee che nel corso di diversi anni ho custodito e che a causa dell’impegno a tempo pieno che la gestione dell’attività richiede, non ho potuto concretizzare.
Ho partecipato a diverse esposizioni d’arte relative alla fotografia, recentemente ho vinto un premio speciale ad ARTELAGUNAPRIZE.
La fotografia all’inizio mi ha preso per il naso! Semplicemente. L’odore! Il seducente odore di una piccola fotocamera regalatami da ragazzo mi aveva stregato. Ognuno ha avuto una propria via di accesso, io ci sono entrato da qui. Più tardi ho cominciato ad usarla per vedere, pensare e immaginare. Da oltre 30 anni sono artigiano e mi occupo di fotografia applicata al commercio e all’industria.
Ho lavorato al fianco di grandi nomi della manifattura italiana leader del tessile come T&J Vestor, Missoni Home, Bellora, Somma, Gabel, Tag House, Bossi ed altri, collaborando con diverse agenzie di comunicazione.
In questo lungo periodo, parallelamente al lavoro professionale, ho custodito con cura riflessioni e progetti personali da esprimere in immagini, lavori che non ho potuto realizzare per il forte impegno che l’attività’ assorbiva.
Negli ultimi anni è emersa forte la volontà di sviluppare le idee accumulate, costringendomi a ritagliare il tempo necessario per renderle visibili.
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