15 MINUTI CON… Valentina Brancaforte – PAÎS -Due storie che in incontrano, una ragazza che vuole esistere e un paese siciliano che sta scomparendo.
Valentina Brancaforte
Catanese, classe ’83. Comincia a fotografare nel 2012, periodo nel quale la sua vita si divide tra Catania e Palermo per motivi di lavoro. Durante il suo percorso formativo approfondisce i temi della fotografia con Letizia Battaglia e Beniamino Pisati.
Si concentra su tematiche sociali legate alla ricerca dell’identità dei popoli nei paesi e nei luoghi più̀ remoti del mondo, ma anche e soprattutto nella sua Sicilia.
Ha esposto in Italia (‘Novecento, Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione.’ – Collettiva curata da Vittorio Sgarbi; ‘La Ricerca della Bellezza’ – Collettiva curata da Letizia Battaglia) ed è una delle autrici del progetto “Il Cantico di Librino” a cura Antonio Presti e della Fiumara d’Arte. Nel 2021 è Finalista al XX Premio Marco Pesaresi per la fotografia contemporanea con il progetto ‘Paîs’.
Paîs
Paîs è un termine di origine greca ( παîς ) con cui si indica una fanciulla o un fanciullo nell’età tra i 12 e i 15 anni. Un termine che ricorda moltissimo anche il modo che hanno i siciliani di chiamare i propri borghi, paisi.
Realtà immutata e immutabile nel territorio montuoso degli Iblei, raggiunto da strade tortuose e sconosciuto a molti, si trova uno dei borghi più̀ disabitati della Sicilia: Buscemi. Chiara Lucia vive qui la leggerezza dei suoi tredici anni, la sua fresca femminilità̀ e voglia di vivere le sue passioni, alla ricerca della sua dimensione.
Contatti:
https://www.valentinabrancaforte.com/
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Fotografo ritrattista. Venti anni di esperienza nella fotografia di “people” spaziando dal ritratto per celebrity, beauty, adv e mantenendo sempre uno sguardo al reportage sociale.
Ha coordinato il dipartimento di fotografia dell’Istituto Europeo di Design ed è docente di Educazione al linguaggio fotografico presso la Raffles School, Università di design di Milano.
Il suo portfolio comprende lavori autoriali e commerciali per FIAT, Iveco, Lavazza, Chicco, Oréal e la pubblicazione di quattro libri fotografici: “Ecce Femina” (2000), “99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 it/Universiadi 2007”.
Ha curato l’immagine per vari personaggi dello spettacolo, Arturo Brachetti, Luciana Littizzetto, Fernanda Lessa, Antonella Elia, Neja, Eiffel65, Marco Berry, Levante …
Negli ultimi anni ha spostato la sua creatività anche alle riprese video, sia come regista che come direttore della fotografia, uno dei suoi lavori più premiati è il videoclip “Alfonso” della cantautrice Levante (oltre otto milioni di visualizzazioni).
Ha diretto il dipartimento di fotografia dello IED di Torino ed è docente di “Educazione al linguaggio fotografico” presso la RM Moda e design di Milano.
Paolo Ranzani è referente artistico 4k in merito al progetto “TORINO MOSAICO” del collettivo “DeadPhotoWorking”, progetto scelto per inaugurare “Luci d’Artista” a Torino.
E’ stato nominato da Giovanni Gastel presidente AFIP Torino.
Nel 2019 il lavoro fotografico sul teatro in carcere è stato ospite di Matera Capitale della Cultura.
Pubblicati e mostre:
“Ecce Femina” (2000),
“99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 you/Universiadi 2007” ,
Premio 2005 per il ciack award fotografo di scena
Premio 2007 fotografia creativa TAU VISUAL
Premio 2009 come miglior fotografo creativo editoriale
Ideatore e organizzatore del concorso fotografico internazionale OPEN PICS per il Salone del Libro di Torino – 2004
Dal 2017 scrive “Ap/Punti di vista” una rubrica bimestrale di fotografia sul magazine Torinerò.
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