Il 10 marzo 2020 l’Italia si sveglia in lockdown. La morsa del virus costringeva il Governo a decretare l’avvio delle misure restrittive per tutto il Paese con la speranza che un paio di mesi sarebbero bastati a ridurre significativamente i contagi e limitare i danni della pandemia.
Ad un anno di distanza quella speranza è rimasta vana. Ciò che perdurano sono ancora le misure restrittive anche in vista della terza ondata.
L’anno appena trascorso è quindi stato segnato da molteplici sentimenti contrastanti che si sono diffusi in tutta la popolazione, tanto da essere raccontati in migliaia e migliaia di scatti fotografici.
Un anno di lockdown è raccontato, ad esempio, nel libro fortemente voluto dalla Regione Toscana dal titolo “Lockdown, un anno dopo – I 12 mesi che hanno cambiato le nostre vite nel racconto e nelle immagini dei protagonisti dell’informazione toscana”.
Un volume giornalistico e principalmente fotografico nato per raccontare senza retorica attraverso immagini simbolo che si fondono a quelle di una vita quotidiana stravolta dal virus. Scattate dai fotografi delle principali testate di carta stampata della Toscana, le foto spaziano dalle mascherine stese in terrazza ai concerti sui balconi, dalle piazze vuote alle code nei supermercati, dal vagare distratto e disorientato delle persone smarrite nel grigio della copertina, alla radiosità dell’estate, ai vaccini che portano speranza.
«Questo libro – ha spiegato nel corso della presentazione il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani– è una testimonianza ma rappresenta anche un’occasione per ringraziare chi ha garantito un servizio indispensabile per i cittadini durante un periodo così complesso tra rischi e cambiamenti. Il virus ci ha insegnato quanto è importante essere tutti uniti di fronte alle situazioni di crisi: istituzioni, stampa, volontariato, sistema sociosanitario, protezione civile. La stessa unità sarà necessaria quando dall’emergenza sanitaria passeremo a quella sociale ed economica, sarà un elemento essenziale per affrontare al meglio la situazione».
Il volume è scaricabile gratuitamente a questo link.
Anche il Centro Italiano Fotografia d’Autore ha deciso di dare vita ad un progetto collettivo relativo alla narrazione fotografica del lockdown lanciando la call “Cronache Quaranteniche”.
Il progetto fotografico documenterà le diverse fasi della pandemia di COVID-19 susseguitesi fra il marzo 2020, data del primo lockdown, e il marzo 2021, con la campagna di somministrazione dei vaccini che segna l’inizio di una nuova era nel contrasto alla pandemia.
Le opere selezionate per il progetto saranno esposte in una mostra presso il CIFA, Centro della Fotografia d’Autore di Bibbiena (inaugurazione 19 giugno 2021) e pubblicate sul magazine Riflessioni.
Possono partecipare alla call fotografi professionisti e fotoamatori; la partecipazione è gratuita per soci FIAF 2021, mentre la quota di iscrizione per i non soci è di €15,00. Per chi non è mai stato socio FIAF è possibile iscriversi per il 2021 al prezzo ridotto di €35,00.
Si può partecipare al progetto inviando una serie di opere singole (massimo 15 immagini) e/o massimo due opere a portfolio (max 15 immagini per ogni opera). Le opere dovranno essere attinenti ai soggetti dichiarati dagli autori al momento della compilazione del modello di iscrizione al progetto.
La consegna delle opere deve avvenire entro il 30 Aprile 2021. Per maggiori informazioni, il regolamento integrale è disponibile cliccando qui.
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Nato a Catanzaro nel 1984, è giornalista, fotografo e consulente di comunicazione. Attualmente collabora con Gazzetta del Sud e dirige il magazine della Camera di Commercio di Catanzaro CalabriaFocus.it. Nella sua fotografia ha introdotto gli elementi della professione giornalistica concentrandosi sul reportage (anche nelle cerimonie) e sulla narrazione per immagini della realtà. Alcuni suoi reportage sulla baraccopoli di Rosarno sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.
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