
È stato presentato martedì 22 giugno con un incontro a cura della sezione di Brindisi della Società di Storia patria per la Puglia il pregiato volume Sedimenti, realizzato da Mario Capriotti. Stampato in sole 25 copie perché destinato ai concorsi europei per dummy ha ottenuto un primo importante risultato essendo stato selezionato nella short list di Arles.
Seguo ormai da molti anni i lavori di Mario Capriotti che nella sua città, Brindisi, opera da tempo con un ruolo di primo piano nella divulgazione della cultura fotografica, prima come Presidente dell’associazione InPhoto e in anni più recenti come animatore dell’Associazione Polaroads. Autore di alcuni interessanti lavori in cui l’indagine visiva sul territorio non è mai occasionale e istintiva ma sempre meditata e corredata da una preparazione e un apparato di tipo quasi scientifico.

Capriotti studia nei dettagli tutto ciò che è inerente ai territori della sua indagine e costruisce lavori articolati e complessi che poco concedono alla suggestione dell’immagine di grande impatto a favore di una visione più analitica rispondente all’analisi scientifica che ne costituisce il presupposto.
Con il volume Sedimenti l’autore opera un ulteriore salto di qualità perché il consueto approccio analitico è arricchito da una modificazione stilistica che ‒ pur restando sempre nell’alveo di una fotografia asciutta, rigorosa, apparentemente poco spettacolare ‒ non disdegna di inserire immagini suggestive.
Ma vediamo di cosa si tratta: l’oggetto dell’indagine è l’erosione della costa nord di Brindisi e il lavoro di Capriotti si è avvalso della collaborazione di enti scientifici come il LIC (Laboratorio di Ingegneria Costiera) di Valenzano(BA) del Politecnico di Bari DICATECh (facoltà di Ingegneria Costiera) e dell’intervento del Prof. Michele Mossa, esperto della materia.

A questo si aggiunge un altro dato fondamentale per la qualità di un volume: si tratta dell’estrema cura e raffinatezza con cui il volume è stato realizzato dalla neonata casa editrice Phaos Edizioni, guidata da Massimo Siragusa e con la direzione artistica di Giuseppe Rosalia.
Le fotografie di Capriotti scorrono, in questo volume, seguendo un ritmo meditato, secondo una impaginazione che alterna fotografie contenute all’interno della pagina ad altre pubblicate al vivo in doppia pagina ad altre ancora in cui la visione panoramica o sequenziale viene amplificata dalla possibilità di aprire su un lato e su ambo i lati le pagine.
Un ricco apparato teorico valorizza il taglio scientifico del lavoro e lo colloca in un ambito in cui la fotografia esalta la sua funzione di testimonianza visiva diventando parte integrante di uno studio più complesso e di alto profilo. Questa scelta tuttavia non ha impedito all’autore di realizzare fotografie in cui gli aspetti di erosione della costa diventano occasione per immagini di grande impatto visivo.
Mario Capriotti
Sedimenti
Pagine 134, formato cm 22×28, stampato su carta Favini Siro Alga (carta prodotta da alghe marine), prima edizione limitata di 25 copie numerate; rilegatura artigianale, Edizioni Phaos, 2021.
Testo di Michele Mossa in inglese, testi dell’apparato scientifico in italiano.
Le copie del volume, trattandosi di un prototipo per la partecipazione ai concorsi per i libri inediti, non sono per adesso in distribuzione in attesa della pubblicazione normale.
Altri articoli di questo autore
I paesaggi dell’omologazione di Franco Sortini
Le vie di fuga di Tina Cosmai
Elementum, le materie del mondo
A più di 40 anni dal terremoto
Giuseppe Monga fotografo per passione
L’altra metà del cielo in mostra a Trieste
La commedia umana di Fausto Giaccone
Fotogenesi, dialogo generazionale
Roberto Masotti, musica, arti e fotografia
Gli sguardi trasversali sul Po di Paolo Simonazzi
Paolo Bonfiglio: immagini, pensieri, parole
La Città Eterna di Giacomo Pepe
Le sacre rappresentazioni di Giacomo Nuzzo
I paesaggi di confine di Pietro Amendolara
Gli ectoplasmi sperimentali di Giacomo Vanetti
Gian Butturini: un fotografo contro
Sempre uguali, sempre diversi: i pesci di Luca Casonato
Fotografia oltre il reale percepito
Un paese in posa per Giulia Caminada
Una dea di speranza per Libero De Cunzo
Mediterraneo: un piccolo grande mare
Carlo Garzia e la sua storia fotografica in mostra a Lecce
I ritratti di Joe Oppedisano
I dieci anni di Spazio53 a Voghera
Le mappe fotografiche di Domenico Fioriello
La pazienza selvaggia di una fotografa
I ritratti di Marina Alessi
Le guerre di Livio Senigalliesi in mostra in Polonia
La vita in diretta di Daniele
Sei pregiati volumi a MIA Fair 2021
Le cose, il tempo e la memoria
Auguri Nino! I fantastici 95 anni di Nino Migliori
Orientarsi con le stelle in mostra a Rimini
LaToletta, uno spazio plurifunzionale a Venezia
Percorsi tra storia e ambiente
Orientarsi con le stelle a Rimini
Un viaggio visivo come indagine interiore
I Ritratti alla luce di un fiammifero del vulcanico Nino Migliori
10. Fotografia sperimentale
Luciano D’Alessandro e gli esclusi di tutti i Sud del mondo
9. La fotografia come messa in scena
8. Il paesaggio reale e quello concettuale: Viaggio in Italia
Il castello incantato di Alberta Zallone
I volti di un’altra pandemia
Il mare e il lago: Acque amate in mostra
7. Il reportage oggi: tradizione e innovazione.

Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini ha compiuto studi classici a Lecce e poi Scienze Politiche all’Università Statale di Milano, dove vive dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea in quanto autore e studioso ha realizzato in quasi cinquanta anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private.
La sua ricerca di fotografo eclettico si è estesa in diversi ambiti, superando i vecchi schemi dei generi fotografici a partire dal reportage, al paesaggio, al concettuale… Leggi tutto
No comment yet, add your voice below!