fbpx Skip to content

Scivolare invisibile attraverso il mondo

di PHocus Magazine

Greta Burtini – Giulia Bersani – Era Enesi Vento

Scivolare invisibile attraverso il mondo

Curata da Francesco Lo Jacono

Esposizione fino all’11 DICEMBRE 2024

La mostra “Scivolare invisibile attraverso il mondo”, curata da Francesco Lo Jacono, mette in evidenza il lavoro di tre fotografe: Giulia Bersani, Greta Burtini e Era Enesi Vento, accomunate da una visione diaristica, intima e biografica, che coglie immediatamente il vulnerabile pathos dei sentimenti e l’immediatezza degli stati d’animo. Il loro approccio non si limita a immortalare i soggetti, ma le coinvolge direttamente nell’immagine, interpretandola con una visione profondamente sentimentale.

I loro lavori trovano una comune ascendenza stilistica nell’opera di Nan Goldin e, attraverso la lente di queste tre artiste, costituiscono un’esplorazione della sua continua rilevanza. Ogni fotografa, pur seguendo la propria traiettoria creativa, riprende e rinnova l’eredità di Goldin, mettendo in evidenza come il suo linguaggio visivo possa ancora offrire chiavi di lettura per comprendere le trasformazioni della società contemporanea. Questa eredità si riflette nelle tre artiste, che esplorano aspetti personali e profondi della loro esistenza.

Bersani, con i suoi autoscatti di nudo, aggiorna la riflessione sull’autoritratto e sulla corporeità. Reiterando questa pratica nel tempo, l’artista compone come un diario visivo del proprio corpo.

Burtini, invece, rivolge lo sguardo alla casa e alla terra natia, concentrandosi su ambienti domestici che rappresentano rifugi di memoria e identità. Nei suoi scatti, lo spazio abitativo diventa un luogo di connessione profonda con le proprie radici, in cui il passato e il presente si intrecciano, creando un senso di continuità e appartenenza.

Le fotografie di Enesi, infine, catturano piccole comunità caotiche di amici che si formano attorno a legami affettivi condivisi. Raccontando queste dinamiche il concetto tradizionale di famiglia viene ridefinito, includendo legami che vanno oltre il sangue per abbracciare relazioni scelte e costruite, in cui l’intimità e il sostegno reciproco sono fondamentali.

La pluralità dei soggetti esplorati dalle fotografe è attraversata da una forte componente personale, dove l’emotività dell’artista stessa diventa centrale. Le immagini sono catturate spesso senza premeditazione, favorendo l’immediatezza informale dell’istantanea per mantenere la viscerale concretezza del vivere.

La mostra si configura come un mosaico di frammenti di vite che, attraverso un linguaggio visivo diretto e talvolta crudo, porta lo spettatore a una riflessione profonda sulle relazioni sociali e psicologiche che attraversano strutture visibili e consolidate come la famiglia tradizionale, strutture di fantasia prodotte da spazi di solidarietà comuni, o l’intimità del proprio corpo.

Sebbene non presenti un esplicito contenuto politico, la poetica di queste artiste si colloca in rapporto antitetico alla cultura edonista e al mito dell’autorealizzazione così diffuso nell’Occidente contemporaneo, di cui offre una critica silenziosa. Attraverso la loro rappresentazione sincera e talvolta dolorosa dell’esperienza umana, Bersani, Burtini ed Enesi mettono in luce un’umanità fragile, idealista e priva di confini netti. La loro fotografia invita a un ritorno all’essenziale, a una visione dell’essere umano come soggetto che vive, ama e soffre in un mondo spesso indifferente, che, in tutta la sua vulnerabilità e bellezza, scivola invisibile attraverso il mondo, trovando conforto nei legami emotivi e nella condivisione dell’esperienza umana.

Altri articoli di questa rubrica

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X