«Chiamiamola con grazia e con cuore,
per sant’Agatuccia bella,
che sta uscendo, cittadini!
Siamo tutti devoti, tutti?
Cittadini, cittadini, evviva sant’Agata, cittadini!
Evviva sant’Agata. Tutti devoti, tutti? Cittadini, cittadini!»
La festa di Sant’Agata, patrona di Catania, è uno degli eventi religiosi e culturali più significativi della Sicilia, che attira ogni anno migliaia di pellegrini e turisti. La festa, che si svolge a febbraio, dura tre giorni (notte e giorno) e culmina con una processione che percorre le strade della città, portando in spalla il fercolo che custodisce le reliquie della santa.
Partecipare a questa manifestazione è un immergersi in una città in fermento, dove il sacro e il profano si intrecciano. Il volto devoto dei fedeli, gli abiti tradizionali, con la tipica mantella bianca, le processioni, l’entusiasmo e il trasporto che hanno tutti i cittadini nei confronti di questo evento sono un grande stimolo per chi come me fa della fotografia la propria passione oltre che una professione.
Le espressioni di devozione e le lacrime di commozione sono testimonianze tangibili di un legame profondo con la santa come anche la processione per le vie strette di Catania, con la luce delle candele a illuminare la strada e il fragore dei fuochi d’artificio a fare da sottofondo. La città stessa diventa un palcoscenico dove le vecchie facciate barocche si fondono con il fervore dei fedeli, creando un contrasto suggestivo tra la storicità dei luoghi e la vivacità delle celebrazioni.
Durante questi intensi giorni vissuti appieno, ho scelto di usare la mia Nikon z30 , la “piccolina di casa” con un obiettivo particolare, il 7 mm, per sperimentare una visione a tutto tondo che mi permettesse non solo di scattare tutta la scena che mi si presentava davanti senza tralasciare nulla, ma anche di avvicinarmi molto ai soggetti per coglierne le espressioni più forti e che mi ha permesso di dare una mia personale interpretazione dell’evento.
È stato un viaggio visivo nel cuore di Catania, un’esplorazione delle tradizioni e della religiosità popolare “dall’interno” che mi ha molto appassionato, dove ho cercato di raccontare la festa, ma anche il legame indissolubile tra il popolo e la sua storia, fatta di sacrificio, fede e identità collettiva.
Biografia
Sono un’appassionata di fotografia da sempre ed una fotografa professionista da dieci anni. Mio padre era un fotografo amatoriale sempre con la Nikon in mano. Sviluppava le sue fotografie nella camera oscura allestita in casa…ed io sono cresciuta amando questa magia che permetteva alle immagini di fissarsi su carta.
Sono laureata in scienze motorie, ho gestito un centro sportivo per vent’anni e sono madre di tre figli meravigliosi, amo lo sport, adoro la montagna e i viaggi.
Negli anni scorsi ho frequentato il NWAC (Nikon Wedding Advanced campus) dove ho potuto aggiornarmi, formarmi e affinare la mia tecnica fotografica e conoscere molti colleghi di tutta Italia con cui spesso collaboro; in particolare con uno studio fotografico di Catania, Elab, gestito da Emanuele Carpenzano, insegnante Nikon School, ideatore del Nwac, e mio grande amico.
Attualmente mi occupo di eventi e wedding e da qualche tempo anche di fotografia di viaggio.
Recentemente sono stata in India con un progetto chiamato TTL (travelling to learn) dal quale a dicembre uscirà un libro (NAMASTE) che grazie alla collaborazione con “Save The children” sosterrà un progetto di aiuti per le alluvioni che hanno devastato l’Asia; il 20 dicembre a Catania inaugureremo anche un mostra fotografica con le fotografie del viaggio dove saranno presenti anche alcune mie immagini.
Sono nikonista da sempre, utilizzo prevalentemente reflex e mirrorless per il mio lavoro (D850, serie Z).
Sito : https://lebraghecortefoto.it
Ig : https://www.instagram.com/lbc_foto/
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