Depressione, alcolismo, manie di persecuzione. Attraverso l’arte, Rothko cerca “di porre fine a questo silenzio e a questa solitudine, di dilatare il petto e tornare a respirare”.
Dalle tonalità brillanti delle prime opere, a quelle più cupe degli ultimi anni, i colori sono per Rothko il veicolo delle emozioni umane. “Mi interessa solo esprimere le più fondamentali sensazioni umane, tragedia, estasi, fatalità.”
L’ultima serie, “Black on Gray”, diventa espressione del dolore esistenziale che porterà l’artista al gesto estremo, nel 1970.
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