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Rosalia 400 – Arte, fotografia, letteratura, teatro, cinema

di PHocus Magazine

A Palermo il progetto con 

LETIZIA BATTAGLIA, DAVIDE CAMARRONE, SALVO CUCCIA, MIMMO CUTICCHIO, FRANCESCO DE GRANDI, 

JANNIS KOUNELLIS, FABIO LOMBARDO, DACIA MARAINI, MELO MINNELLA, SANDRO SCALIA, 

FABIO SGROI, DOMENICO PELLEGRINO, COSTANZA QUATRIGLIO, ANTONIO UGO

dal 23 marzo al 29 settembre 2024

Palazzo Branciforte, Largo Gae Aulenti, 2 Palermo

Con la collaborazione dei docenti e degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, 

dell’Accademia di Belle Arti di Catania e dell’Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla/Arenella” di Palermo.

Direzione artistica di Laura Barreca

Un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale della Fondazione Sicilia realizzato nell’ambito del 

PNRR “CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society”

PROGETTO

Il progetto Rosalia 400 promosso dalla Fondazione Sicilia si svolge in occasione dei 400 anni che segnano la fine una delle peggiori pestilenze della storia di Palermo e prevede una serie di iniziative culturali, espositive, letterarie, editoriali e artistiche finalizzate alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio identitario che riconosce nel Monte dei Pegni di Santa Rosalia, a Palazzo Branciforte, uno dei luoghi-simbolo della storia della città.

Il progetto, con la Direzione Artistica della prof.ssa Laura Barreca, è stato concepito per rispondere alle istanze ispiratrici del bando europeo CHANGES, a cui la Fondazione Sicilia ha aderito adottando strategie partecipative, inclusive e orientate alla cura e all’accessibilità diffusa del patrimonio culturale. Il progetto prevede nel corso del 2024 una serie di iniziative artistiche, letterarie, teatrali, installative, che coinvolgono accademie, scuole, docenti e studenti e studentesse, il tessuto civico e le istituzioni culturali siciliane, con la diffusione di una progettualità condivisa per ricordare una eccezionale coincidenza storica. 

Infatti le celebrazioni dei 400 anni dal rinvenimento delle spoglie di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino di Palermo, che secondo la tradizione religiosa, avrebbe coinciso con la fine della terribile peste che tormentava la città, si svolgeranno proprio nel momento storico che auspicabilmente segna la fine della recente pandemia che ha afflitto l’intera umanità in questi anni, non senza lasciare tracce di disagio sociale, economico e psicologico soprattutto nelle fasce più fragili e spesso meno coinvolte nella partecipazione culturale. Alla comunità di persone che maggiormente ha subito questa condizione di deprivazione, generando una crisi generazionale tuttavia poco visibile, si rivolgono alcune delle progettualità pensate dalla Fondazione Sicilia, con la consapevolezza che le istituzioni culturali sono responsabilmente chiamate a contribuire al risanamento, alla cura e all’educazione culturale, come agenzie formative, sollecitando creatività e partecipazione, come strumenti di responsabilità sociale, benessere e cura collettiva.

Il progetto interessa la quasi totalità degli ambienti espositivi di Palazzo Branciforte. Attraverso l’attivazione di un partenariato diffuso tra istituzioni pubbliche, associazioni pubbliche e private, sono stati coinvolti artisti, scrittori, docenti, studenti e studentesse nella creazione di progetti inediti, pensati specificatamente per la valorizzazione di un patrimonio culturale materiale e immateriale della Città di Palermo e della Fondazione Sicilia. Tra le istituzioni coinvolte: l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Comune di Palermo con il Museo Etnografico Siciliano «Giuseppe Pitrè», l’Accademia di Belle Arti di Palermo, l’Accademia di Belle Arti di Catania, l’Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla/Arenella” di Palermo, la Diocesi di Trapani – Chiesa dell’Immacolata Concezione (del Collegio), l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, il Centro Sperimentale di Cinematografia sede Sicilia, il Centro Regionale per l’Inventario, la Catalogazione e la Documentazione grafica, fotografica, aerofotogrammetrica, audiovisiva della Regione siciliana, il Circolo della Vela Sicilia e la Regata “Palermo–Montecarlo 2024”, l’AMAT-Azienda Municipalizzata Auto Trasporti di Palermo

All’interno del progetto CHANGES: Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society PNRR (2023-2025), la Fondazione Sicilia partecipa allo Spoke n. 9 “Cultural Resources for Sustainable Tourism” insieme all’Università di Venezia, l’Università degli Studi di Bergamo, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi di Torino, la Sapienza Università di Roma, l’Università di Roma Tre, la Società cooperative culture, l’Associazione Centro di Eccellenza DTC Lazio, EDIL CO. S.r.l., Engineering Ingegneria Informatica S.p.A. 

PROGETTI IN MOSTRA:

 

Il Carro, la Festa, la Santa, mostra realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, Sala della Cavallerizza

 

 

La mostra ricostruisce la narrazione di una storia complessa legata non solo alla Santa, ma al Festino a lei dedicato, facendo luce non solo sulla tradizione religiosa e devozionale, ma sul contesto sociale, culturale, storico, antropologico che nel corso di quattro secoli hanno generato una profonda affezione popolare. Una tradizione che investe – a partire dalla seconda metà del Novecento – anche il contesto politico, quale cartina di tornasole della condizione della città e dei suoi abitanti. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di un Comitato Scientifico dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, composto dai professori Pietro Airoldi, Fausto Gristina, Fabrizio Lupo, Paola Nicita, Giovanni Zuccarello. In mostra una selezione di fotografie dei festini di Letizia Battaglia, Fabio Lombardo, Melo Minnella, Sandro Scalia, Fabio Sgroi, manifesti storici del festino, foto d’epoca, e ancora ricostruzioni sull’evoluzione del carro e sugli “apparati effimeri” della festa realizzati dagli allievi del corso di Progettazione degli Allestimenti e dal corso di Design Grafico. In mostra l’opera video “I Triunfi di Palermo” (2001) di Salvo Cuccia, realizzata con immagini girate a infrarosso dall’autore nelle notti dal 3 al 7 settembre 2001 durante la tradizionale acchianata al Montepellegrino, per il pellegrinaggio al Santuario di Santa Rosalia. Il progetto di allestimento, che ricostruisce la storia del carro, del festino di Santa Rosalia e della devozione popolare entrando in dialogo con l’architettura dello spazio della Cavallerizza e guidando il visitatore in una narrazione complessa e suggestiva. In mostra la maquette della “Parata Kounellis”, carro storico di Santa Rosalia, ideato nel 2007 dall’artista greco Jannis Kounellis, che scelse di rivestire la vela con pietre Swarovski, creato con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, sotto la guida del prof. Fabrizio Lupo.

©Melo Minnella_Calia e Simenza
Rosalia 400
©Fabio Sgroi_Cattedrale, attesa per l_uscita della processione, 2003

Viva Palermo, una installazione di Domenico Pellegrino, realizzata con la partecipazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla/Arenella” di Palermo

L’artista ha realizzato un’opera dedicata e ispirata alla figura di Santa Rosalia, all’interno della corte del Palazzo Branciforte, orchestrata come un racconto che esprime temi quali la rinascita e la resilienza, la resistenza e la devozione, con elementi presi in prestito dall’iconografia della città di Palermo, utilizzando la tradizionale tecnica delle luminarie. L’urlo è la parte salvifica, l’urlo di gioia di chi si salva dalla peste, l’urlo di chi segna un gol, l’urlo è felicità. Quindi per identificare questa rinascita, l’artista ha rappresentato il mercato siciliano in cui l’abbanniata è il tradizionale e gioioso richiamo popolare.

 

Allo scopo di rispondere alle istanze indicate dal progetto CHANGES, è stato coinvolto l’Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla/Arenella” di Palermo. Studenti e corpo docente hanno lavorato, con il coordinamento dell’artista, e saranno protagonisti di incontri, visite e occasioni pubbliche nel corso dell’esposizione per promuovere il valore artistico ed educativo di un’opera creata attraverso un processo di condivisione e co-progettazione. L’AMAT-Azienda Municipalizzata Auto Trasporti di Palermo ha sostenuto la mobilità degli studenti garantendo la realizzazione del progetto. Inoltre, l’Istituto “Karol Wojtyla/Arenella” aderisce al progetto “Panormus la scuola adotta la città”, promosso dall’Assessorato alla Scuola del Comune nell’ambito del progetto “Palermo apre le porte”, “adottando” Palazzo Branciforte, all’interno del quale gli studenti metteranno in pratica la formazione che hanno acquisito, aggiungendo ulteriori informazioni storiche e come “piccoli Ciceroni” condurranno il pubblico alla scoperta delle meraviglie dell’opera e del Palazzo (le visite sono previste per il 4, 5 ,11, 12 maggio 2024). 

 

Palermo sospesa, 2020, 75’, un film di Costanza Quatriglio, Centro Sperimentale di Cinematografia-Sede Sicilia Sale dei 99

Film musicale in tre atti scritto e diretto da Costanza Quatriglio nel 2020, anno in cui Palermo è privata della consueta processione in onore di Santa Rosalia a causa delle regole di prevenzione da contagio da Coronavirus. Per onorare comunque la patrona della città in uno degli eventi più attesi dai palermitani, il film è realizzato dal CSC-Sede Sicilia su richiesta del Comune di Palermo, attraverso una formula di partecipazione gratuita che coinvolge anche diverse istituzioni e artisti. Distribuito in contemporanea su molti siti, su Tv2000 e su alcune emittenti regionali la sera del 14 luglio per il 396° Festino, è oggi pubblicato su Rai Play. Una narrazione poetica che affronta il tema della peste e della liberazione della città grazie proprio alla Santuzza.

Costanza Quatriglio_Palermo sospesa, 2020, 75’, un film di Costanza Quatriglio, Centro Sperimentale di Cinematografia

Storia di Santa Rosalia, un documento filmato dello spettacolo sulla storia della santuzza palermitana, ideato e realizzato da Mimmo Cuticchio e dall’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, Monte dei Pegni di Santa Rosalia

Il Maestro Mimmo Cuticchio ricostruisce e rimette in scena lo spettacolo sulla storia della vita di Santa Rosalia sull’antica sceneggiatura dell’opera del teatro dei pupi del padre Giacomo. Lo spettacolo, realizzato con 105 pupi e con le musiche tradizionali, è stato ripreso e montato da Roberto Salvaggio in un video che sarà esposto accanto ai teatrini con scene della vita della Santa Patrona di Palermo allestite al Monte dei pegni. Lo spettacolo del teatro dei pupi della Storia di Santa Rosalia verrà presentato al pubblico per tre volte nel corso del 2024 (12, 13 luglio, 4 settembre ore 18.30 presso il Teatro dei Pupi, Via Bara all’OIivella, 95 – ingresso gratuito solo su prenotazione 091-323400 pupi@figlidartecuticchio.com fino ad esaurimento posti) con l’obiettivo di disseminare la storia della Santa, il culto e la devozione attraverso il linguaggio tradizionale del teatro dell’opera dei pupi. L’opera rimarrà nella collezione permanente della Fondazione Sicilia, alla quale è affidata la conservazione, valorizzazione e promozione della stessa collezione storica di pupi.

Una installazione sonora con un racconto inedito scritto e narrato da Dacia Maraini, Monte dei Pegni di Santa Rosalia

 

L’installazione sonora è un racconto inedito e originale, scritto e narrato da Dacia Maraini. Si tratta di un’opera narrativa (audio-walk), sulla figura di Santa Rosalia che accoglie i visitatori in una coinvolgente esperienza d’ascolto all’interno del Monte dei Pegni di Santa Rosalia, sollecitando una riflessione profonda sul rapporto con la recente pandemia e sull’attualità: una lettera sulla relazione con la natura e con gli esseri viventi, scritta da una delle protagoniste più sensibili della letteratura italiana contemporanea, in grado di unire la potenza della narrazione con l’atmosfera carica di suggestione del Monte dei Pegni. Il testo è tradotto e narrato in inglese da Flora Pitrolo con il sound design di Robert Jack. All’interno dello spazio è esposta la scultura di Santa Rosalia (XVIII secolo) in alabastro, realizzata da Giacomo Tartaglia e custodita nella Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Trapani. 

Dacia Maraini
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