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RODE Videomic NTG: il più versatile tra i microfoni

di Maurizio Natali

C’è una verità che molti videomaker scoprono troppo tardi: l’audio è importante almeno quanto il video. Provate a guardare un filmato in cui la fotografia è perfetta ma il sonoro è disturbato, noterete che è davvero difficile sopportarlo. Al contrario, si riesce facilmente ad accettare un’immagine imperfetta se l’audio è chiaro. Ecco perché è fondamentale che ogni videomaker si interessi anche di questo ambito, acquisendo le competenze e l’attrezzatura necessaria.

Uno dei microfoni più noti ed apprezzati tra i videomaker è il Rode VideoMic, in particolare le sue varianti Pro e Pro Plus. Li ho avuti entrambi ed ho potuto apprezzarne la buona qualità generale ma non senza compromessi. Per registrare bene le voci e i dialoghi preferisco nettamente gli shotgun della serie RODE NTG che però sono più adatti all’uso con videocamere per via della connessione bilanciata XLR. L’azienda australiana è però riuscita a mettere insieme i vantaggi di queste due famiglie di microfoni nel suo ultimo prodotto il RODE VideoMic NTG.

Caratteristiche e dotazione

A differenza degli altri prodotti della serie VideoMic, il modello NTG non è un blocco unico ma è diviso in tre elementi: il microfono, il supporto e il cavo rimovibile. Già solo questa caratteristica lo rende molto più versatile, in quanto si può adoperare con altri supporti o sostituire il cavo in caso di rottura o per utilizzarne uno diverso. Il microfono in sé si presenta come un mezzo fucile lungo 17 cm, costruito in robusto metallo ma piuttosto leggero: solo 94 grammi. In dotazione si trovano anche la spugna antivento ed un cavo da USB-C a USB-A.

La sospensione Rycote Lyre (SM7-R) è davvero ottima, flessibile al punto giusto da attutire ogni movimento di macchina e dotata di due caratteristiche molto utili: le scanalature per bloccare il cavo e la possibilità di far scorrere il supporto lungo la slitta alla base, così da far arretrare o avanzare il microfono in base alle necessità. Il cavo spiralato ha i connettori minijack angolati, utili per mantenere il setup più compatto e organizzato.

Sul corpo del VideoMic NTG si trovano l’uscita audio da 3,5mm sul lato sinistro e la porta USB-C su quello destro. La batteria integrata offre ben 30h di registrazione continua e si ricarica con il cavo USB-C in dotazione attraverso un qualsiasi alimentatore con una porta USB-A, compresi i powerbank. L’unico appunto che si può fare a questa soluzione è che la batteria integrata subirà un naturale decadimento delle prestazioni nel tempo. A seconda dell’intensità di utilizzo è possibile che tra 8 e 10 anni la sua autonomia si riduca in modo più o meno percepibile, ma personalmente non lo ritengo un problema anche per via del fatto che RODE offre una garanzia completa fino a 10 anni registrando il prodotto sul loro sito.

Un microfono, due modalità

Una caratteristica davvero utile è che si può collegare ad un computer e verrà riconosciuto come un dispositivo audio completo di input ed output. Può quindi essere utilizzato per registrare un voiceover, un podcast o una videoconferenza, e si potrà collegare una cuffia all’uscita minijack per il monitoraggio diretto. In pratica può trasformarsi in un vero e proprio microfono USB, assolvendo ad una doppia funzione. Dal computer è anche possibile aggiornare il firmware.

L’uso più canonico è con le fotocamere e videocamere dotate di ingresso audio minijack. Essendo un microfono alimentato e dotato di un amplificatore di buona qualità, converrà ridurre il volume di registrazione in camera ad aumentare quello del microfono.

Impostazioni complete

Sul corpo del VideoMic NTG si trovano diversi controlli, incluso il pulsante di accensione e spegnimento. Quest’ultimo, però, non sarà quasi mai necessario, in quanto il microfono si accende e si spegne automaticamente insieme alla fotocamera a cui è connesso. Una funzionalità anti-distrazione davvero utile perché ci evita il rischio di dimenticarlo acceso, consumando la batteria, oppure di non accenderlo prima di registrare.

Alla base del microfono si trova una rotella per impostare il volume di registrazione, con valori che vanno da 1 a 15. Scorre in modo fluido ma ha la giusta resistenza per evitare movimenti accidentali.

Il pulsante in alto consente di attivare un filtro passa alto a 75Hz o 150Hz, molto utile per eliminare alcuni rumori di fondo a bassa frequenza, come ad esempio quello dei condizionatori. Le due modalità si alternano con una pressione veloce mentre con una prolungata si attiva il boost delle alte frequenze, fondamentale per registrare una voce più chiara quando si utilizza il filtro antivento opzionale RODE WS11.

Il pulsante inferiore è quello di accensione e spegnimento, che si azionano tenendolo premuto per 2 secondi. Se invece si preme una sola volta si passa alla modalità -20dB, utile in presenza di suoni molto forti (come quello di un’auto), oppure a quella con registrazione di sicurezza. Quest’ultima è una delle migliori caratteristiche del VideoMic NTG, in quanto consente di registrare in camera una traccia stereo con il guadagno nativo sul canale sinistro ed una con -20dB sul destro. L’utilizzo tipico che se ne può fare è quello di impostare il volume principale per la voce, avendo la tranquillità che in caso di rumori più forti (come un applauso o una moto) si potrà passare alla seconda traccia a -20dB che non andrà in clipping. Questo metodo è molto usato nelle videocamere professionali, che consentono di registrare lo stesso microfono su due canali con differente guadagno, ma la stessa funzione non si trova nelle fotocamere ed è per questo che risulta utilissimo averla integrata nel VideoMic NTG.

Ognuna delle modalità appena elencate ha la propria iconcina ed un LED bianco che ne segnala l’attivazione in modo chiaro, ma c’è anche un LED rosso che si accende quando l’audio va in clipping, così da poterlo verificare a colpo d’occhio anche senza l’uso di cuffie. Il LED sopra

Qualità senza compromessi

La capsula microfonica del VideoMic NTG ha un pattern di tipo supercardioide, quindi molto direzionale e ben focalizzato al centro. È piuttosto efficace anche in ambienti chiusi in quanto riesce ad escludere il riverbero meglio degli altri modelli della stessa serie. Da questo punto di vista è più simile ai microfoni della serie RODE NTG, da qui la commistione delle due sigle nel nome.

Ha una sensibilità elevata ed un basso rumore di fondo, catturando un audio chiaro e trasparente. Il profilo sonoro è meno chiuso e cupo rispetto a quello dei modelli Pro e Pro Plus, risultando più congeniale nella registrazione del parlato.

È molto facile da utilizzare, sia per la chiarezza dei controlli che per la modalità autosensing, grazie alla quale non avremo più il pensiero di accenderlo e spegnerlo ad ogni utilizzo. L’audio è molto buono e la funzionalità di registrazione a doppia traccia con canale di sicurezza è una garanzia in più che farà la differenza in molte occasioni. La batteria ha un’ottima durata e il collegamento USB-C consente di utilizzarlo come microfono al computer, svolgendo di fatto il compito di due microfoni differenti. È leggero, compatto, ben costruito, si fatica davvero a trovare un difetto nel RODE VideoMic NTG. Tra l’altro ha un prezzo di vendita molto simile a quello del VideoMic Pro Plus che ho trovato inferiore su molti aspetti, dalla qualità costruttiva all’audio, passando per la comodità d’uso e le opzioni. La spesa non è esigua ma scegliendo il VideoMic NTG non si sbaglia e si ottiene un microfono adatto a molteplici usi.

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