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Richard Kalvar – Folle street photography

di PHocus Magazine

  • CRAF/Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, Palazzo Tadea, piazza Castello – Spilimbergo
  • dal 15 novembre 2024 al 26 gennaio 2025
  • mar-ven 14-19, sab-dom e festivi 11-19
  • ingresso gratuito
  • craf-fvg.it
 

Dal 15 novembre 2024 al 26 gennaio 2025

“La vita è una farsa, l’abilità sta nel dimostrarlo”. Sono le parole di Richard Kalvar (New York, 1944), fuoriclasse della street photography, membro dell’agenzia Magnum Photos dal 1977, punto di riferimento per tantissimi fotografi nel mondo.
Fino al 26 gennaio 2025 le sue geniali fotografie di strada, spontanee e imprevedibili, sono in mostra al CRAF di Spilimbergo, nell’esposizione intitolata Richard Kalvar – Viaggio in un mondo fantastico.

Il rettangolo di Richard Kalvar

Kalvar non ritaglia mai le sue fotografie perché questa era la regola ai tempi in cui si imparava guardando le immagini di Henri Cartier-Bresson e la regola, ormai, l’ha fatta sua.
Il fotografo americano scatta tanto, sempre con un 35mm fisso, si avvicina ai soggetti e organizza l’interazione tra tutti gli elementi che rientrano nel rettangolo del fotogramma con una formidabile rapidità.

“Credo di avere un istinto per l’organizzazione del mio rettangolo, innato o appreso”, sostiene Kalvar, che nelle sue composizioni che sanno di improvvisazione non lascia nulla al caso, distribuendo con consapevolezza persino gli spazi vuoti.
È la completa padronanza dello strumento fotografico e di tutti gli aspetti tecnici a esso connessi a consentirgli di lavorare velocemente, concentrandosi sul soggetto mentre la gestione delle impostazioni avviene praticamente d’istinto.

Street photography a caccia di stranezze

Attratto da marciapiedi, parchi, zoo, fermate dell’autobus, piazze, giostre, stazioni della metropolitana e vetrine di negozi, Kalvar fa spesso i conti con soggetti in movimento e cambiamenti repentini, che fotografa giocando su tempi e composizioni per generare curiose stranezze e discrepanze tra la banalità della situazione reale in cui opera e l’ironia delle immagini che offre al suo pubblico.

Le oltre ottanta fotografie in bianco e nero in mostra a Spilimbergo offrono un’ottima occasione per conoscere lo sguardo di uno dei più brillanti e anticonformisti street photographer di sempre, mostrando una selezione delle sue creative e scrupolose composizioni che trasformano persone e animali tutt’altro che in posa in protagonisti di scene ambigue e divertenti.
Kalvar racconta storie ricche di allusioni, minuzie e gesti inspiegabili. Nelle sue fotografie, cani, gatti, alligatori e orsi mostrano tranquillità e profonda soddisfazione, che spesso condividono con gli uomini.

Qualcosa in più su Richard Kalvar

Richard Kalvar è nato a Brooklyn, New York, nel 1944. Nel 1965 ha interrotto gli studi di letteratura iniziando a collaborare come assistente – senza alcuna esperienza – nello studio del fotografo di moda francese Jérôme Ducrot. Nel tempo libero fotografava per le strade di New York con le macchine fotografiche prese in prestito da Ducrot. Dopo un viaggio durato dieci mesi attraverso i Paesi Scandinavi, la Francia, la Spagna, la Germania, il Belgio, l’Olanda e il Marocco, si è trasferito a Parigi nel 1970 e ha contribuito alla fondazione dell’agenzia Viva.

È diventato membro di Magnum Photos nel 1977 e successivamente è stato presidente e vicepresidente della sede di Parigi, collaborando con numerose testate giornalistiche negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Dal 1997 al 2017 è stato il fotografo ufficiale del World Economic Forum di Davos (Svizzera).  Ha lavorato in Francia, Italia, Inghilterra, Giappone e Stati Uniti, unendo alla ricerca fotografica incarichi da giornalista e da fotografo commerciale. Richard Kalvar ha esposto in tutto il mondo e pubblicato diversi libri fotografici. Una grande retrospettiva del suo lavoro è stata esposta a Parigi nella Maison Européenne de la Photographie nel 2007, accompagnata dal libro Earthlings (Flammarion).

Richard Kalvar. Viaggio in un mondo fantastico è il terzo e ultimo capitolo della 38ª edizione della Rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia. La mostra è stata allestita in collaborazione con Magnum PhotosRegione Friuli Venezia Giulia e Comune di Spilimbergo, con il sostegno di Fondazione Friuli, il contributo di Banca 360 e il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. L’esposizione è supportata da un catalogo curato da Alvise Rampini e Eric Gudas con prefazione di Michele Smargiassi.

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