Manca poco! Tenetevi pronti!
Giovedi 2 giugno si inaugura la grande mostra antologica del più grande ritrattista italiano della musica (e non solo!)
Proprio così: è la prima mostra antologica di Guido Harari a cura di Denis Curti e promossa da Città di Ancona in collaborazione con Rjma, Wall of Sound Gallery e Maggioli Cultura, allestita in un suggestivo percorso espositivo nella Mole Vanvitelliana di Ancona, con oltre 300 fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, un’audioguida per tutti con narrazioni in prima persona, un set fotografico e incontri con l’autore. La mostra illustra tutte le fasi della eclettica carriera di Guido Harari: dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.
La mostra offre la spalla ad un libro omonimo.
È possibile rappresentare esteticamente e fisicamente la musica, che per sua natura è intangibile? Ma soprattutto: è possibile applicare uno sguardo “musicale” a ciò che musica non è?
Un libro per ripercorrere cinquant’anni di carriera di uno dei maggiori fotografi italiani
Un caleidoscopico diario di incontri, amicizie e fascinazioni per la musica e la cultura del Novecento e oltre; un lunghissimo elenco di incontri professionali e di amicizia, centinaia di personaggi celebri che Guido Harari ha ritratto in ben cinquant’anni di carriera: mezzo secolo che viene ora celebrato con questo prezioso volume di oltre quattrocento pagine. Una incredibile galleria di storie e immagini raccolte in un libro che è un vero e proprio condensato del talento, della visionarietà e dell’inguaribile curiosità che permeano tutti i lavori di Harari.
Dopo il grande successo di “Una goccia di splendore”, dedicato alla memoria fotografica di De André, un altro imperdibile appuntamento con uno dei più grandi maestri internazionali del ritratto.
“Remain in light” – chiaro omaggio al mitico disco dei Talking Heads– è un incredibile scrigno di passioni e sentimenti, lo sviluppo armonico di tante storie che gli occhi di Guido Harari hanno saputo magistralmente raccogliere e mettere su carta.
Un volume, quello edito da Rizzoli Lizard, che anticipa e introduce la mostra antologica dedicata al grande fotografo che si terrà a La Mole Ancona dal 2 giugno al 9 ottobre 2022.
Cinquant’anni di carriera racchiusi in oltre 400 pagine che invitano a “restare in luce”, affinché la memoria di quanto si è voluto fissare non evapori nell’oscurità di un futuro incerto.
“GUIDO HARARI. Remain in light. 50 anni di fotografie e incontri”, Rizzoli Lizard, 2022, pp. 432.
INFORMAZIONI
Sede della mostra
Mole Vanvitelliana, Sala Vanvitelli Banchina
Giovanni da Chio, 28, Ancona
Orari di apertura
2 giugno > 9 ottobre 2022
dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 20,30
Chiuso il lunedì ad eccezione del 15 agosto
Aperture serali dopo le 20,30 in occasione di eventi nella Mole.
Biglietti (audioguida inclusa)
Intero € 11,00
Ridotto € 9,00 gruppi di minimo 12 persone e titolari di apposite convenzioni
Ridotto speciale € 5,00 per scuole e ragazzi dai 6 ai 18 anni
Gratuito minori di 6 anni, disabili e accompagnatori, giornalisti accreditati, guide turistiche con patentino, docenti accompagnatori
Prevendita € 1,00
Sfoglia il libro: https://fb.watch/dkAGFsr1p4/
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Fotografo ritrattista. Venti anni di esperienza nella fotografia di “people” spaziando dal ritratto per celebrity, beauty, adv e mantenendo sempre uno sguardo al reportage sociale.
Ha coordinato il dipartimento di fotografia dell’Istituto Europeo di Design ed è docente di Educazione al linguaggio fotografico presso la Raffles School, Università di design di Milano.
Il suo portfolio comprende lavori autoriali e commerciali per FIAT, Iveco, Lavazza, Chicco, Oréal e la pubblicazione di quattro libri fotografici: “Ecce Femina” (2000), “99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 it/Universiadi 2007”.
Ha curato l’immagine per vari personaggi dello spettacolo, Arturo Brachetti, Luciana Littizzetto, Fernanda Lessa, Antonella Elia, Neja, Eiffel65, Marco Berry, Levante …
Negli ultimi anni ha spostato la sua creatività anche alle riprese video, sia come regista che come direttore della fotografia, uno dei suoi lavori più premiati è il videoclip “Alfonso” della cantautrice Levante (oltre otto milioni di visualizzazioni).
Ha diretto il dipartimento di fotografia dello IED di Torino ed è docente di “Educazione al linguaggio fotografico” presso la RM Moda e design di Milano.
Paolo Ranzani è referente artistico 4k in merito al progetto “TORINO MOSAICO” del collettivo “DeadPhotoWorking”, progetto scelto per inaugurare “Luci d’Artista” a Torino.
E’ stato nominato da Giovanni Gastel presidente AFIP Torino.
Nel 2019 il lavoro fotografico sul teatro in carcere è stato ospite di Matera Capitale della Cultura.
Pubblicati e mostre:
“Ecce Femina” (2000),
“99 per Amnesty” (2003),
“La Soglia. Vita, carcere e teatro” (premio reportage Orvieto Prof. Photography Awards 2005),
“Go 4 you/Universiadi 2007” ,
Premio 2005 per il ciack award fotografo di scena
Premio 2007 fotografia creativa TAU VISUAL
Premio 2009 come miglior fotografo creativo editoriale
Ideatore e organizzatore del concorso fotografico internazionale OPEN PICS per il Salone del Libro di Torino – 2004
Dal 2017 scrive “Ap/Punti di vista” una rubrica bimestrale di fotografia sul magazine Torinerò.
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