Viviane Esders ha lanciato la seconda edizione del Prix Viviane Esders per i fotografi over 60. Dopo Mario Carnicelli, vincitore dell’edizione 2022, il vincitore riceverà una dotazione di € 60.000, di cui € 10.000 saranno dedicati alla pubblicazione di un libro.
Una giuria composta da cinque personalità legate al mondo dell’arte selezionerà il vincitore insieme a Viviane Esders tra i cinque fotografi nominati. La borsa eccezionale ha lo scopo di celebrare la continuità di una carriera e incoraggiare la condivisione. Parte di questa borsa, 10.000 euro, deve essere utilizzata dal vincitore per contribuire alla produzione di un libro.
Il Prix Viviane Esders mira a mettere in luce la visione e il percorso di una vita, quella dei fotografi, autori il cui mezzo ha animato instancabilmente la carriera di Viviane Esders dagli anni ’80. Questo premio riflette l’incontro di due percorsi di vita complementari e inseparabili, quello del suo fondatore, dedito a comprendere, amare ed esporre i fotografi, e quello di un fotografo, dedito alla creazione nella speranza di creare un’opera d’arte.
Il Prix Viviane Esders rientra nel quadro dei programmi sviluppati dal fondo di dotazione creato da Viviane Esders. Come continuazione di un percorso di vita appassionato, indipendente e impegnato, lo scopo di questo fondo di dotazione è continuare il contributo del suo fondatore alla fotografia, per dare vita a una collezione di quasi 600 pezzi, la maggior parte dei quali sono il risultato di incontri singolari , e per estendere le iniziative di trasmissione e condivisione attorno all’amore per la fotografia che Viviane Esders promuove.
Viviane Esders
Nel 1976, dopo essersi diplomata all’HEC, Viviane Esders volò a New York. Come parte della missione del Bicentenario degli Stati Uniti, ha lavorato con Roy Liechtenstein, Robert Rauschenberg e Tom Wesselmann. Conobbe Andy Warhol, che aveva vissuto nell’appartamento di sua madre a Parigi, ed entrò a far parte della Factory, dove conobbe Robert Mapplethorpe.
L’emergere di gallerie di fotografia a New York l’ha incoraggiata ad aprire uno spazio dedicato a questa forma d’arte a Parigi. Negli anni ’80 e ’90 espone per la prima volta a Parigi fotografi internazionali come Sabine Weiss, William Wegman, Sandy Skoglund, Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Lisette Model e Arno Rafael Minkkinen. Parallelamente, ha curato mostre come Le Ruban photographique de la Révolution française, Grande Halle de la Villette, 1989; L’Hommage a Roland Barthes, Mois de la Photo, 1990; Expériences photographiques russes, Mois de la Photo, 1992.
Su richiesta dei banditori, in particolare Pierre Cornette de Saint-Cyr e Jacques Tajan, ha fondato la sua società di perizie per organizzare aste e valutare collezioni private e istituzionali.
Viviane Esders ha pubblicato tre libri sulla ritrattistica fotografica: À la Recherche du Père, Paris Audiovisuel, 1992; Nos Mères, Éditions de La Martinière, 1997 e La Photo du Président, Hazan, 2002, lo stesso anno in cui le viene conferito il Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere).
Per continuare ad affermare il suo impegno e trasmettere la sua passione a un pubblico più ampio, Viviane Esders sta ora creando un fondo di dotazione e lanciando il Premio Viviane Esders. Allo stesso tempo, la sua collezione, una delle più importanti in Europa, sarà svelata al pubblico in un vasto programma di mostre.
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