fbpx Skip to content

Pino Bertelli & Martina Elizabeth Di Carlo – Interrogarsi per interrogare

di PHocus Magazine

In occasione della mostra fotografica di Pino Bertelli intitolata “L’infanzia rubata. La guerra negli occhi”, inaugurata mercoledì il 1 giugno nella Sala delle Colonne del Palazzo Comunale di Pontassieve, abbiamo intervistato l’autore. La mostra nasce a Matera nel 2019, con il programma avviato da “MAT2019. Coscienza dell’Uomo”, per inaugurare Matera capitale europea della cultura. Recentemente Bertelli ha esposto il progetto a Roma a Palazzo Velli durante la rassegna fotografica promossa dal CSF Adams.

Resa possibile grazie al contributo della Fondazione CR Firenze e della Regione Toscana, con la partecipazione, anche, di Toscana Energia, la mostra di Bertelli si inserisce nel ciclo di esposizioni curate da Adriano Bimbi e Antonio Natali, che portano nella Sala delle Colonne l’arte del ‘900, tra grandi maestri e giovani artisti.

Bertelli, con i suoi 31 ritratti in bianco e nero ai bambini che subiscono la guerra, prestati da Francesco Mazza, utilizza la fotografia come testimonianza e come monito. Una denuncia verso il fatto che una grande maggioranza nel mondo viene sfruttata, assoggettata, cancellata per far diventare i ricchi sempre più ricchi e i poveri più poveri.

Approfondimenti:

Rai News

Stile Libero News– Un portolano di sessanta ritratti

Orari Mostra:

martedì 09-12; mercoledì 18-22 (fino al 13 luglio); giovedì 18-22 (fino al 14 luglio); venerdì 18-22; sabato 09-12

domenica e lunedì chiuso

Orari dal 01 settembre al 15 ottobre (salvo variazioni):

martedì, giovedì, sabato, domenica ore 16.00-19.00;

mercoledì, venerdì ore 9.00-12.00.

INFO: cultura@comune.pontassieve.fi.it | www.comune.pontassieve.fi.it

 

BIO

Pino Bertelli è nato in una città-fabbrica della Toscana, tra Il mio corpo ti scalderà e Roma città aperta.
Dottore in niente, fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia.
I suoi lavori sono affabulati su tematiche della diversità, dell’emarginazione, dell’accoglienza, della migrazione, della libertà, dell’amore dell’uomo per l’uomo come utopia possibile. È uno dei punti centrali della critica radicale situazionista italiana.
Nel 1993, il regista tedesco Jürgen Czwienk, ha girato un documentario sulla vita politica e l’opera fotografica di Pino Bertelli: Fotografare con i piedi.
Il regista Bruno Tramontano ha realizzato un cortometraggio, Adoro solo l’oscurità e le ombre, tratto dal suo libro, Cinema della diversità 1895–1987: storie
di svantaggio sul telo bianco. Mascheramento, mercificazione, autenticità.
Il pittore Fiormario Cilvini, ha illustrato lo stesso testo in una cartella di 18 disegni a colori e una scultura. I suoi scritti sono tradotti in diverse lingue.
L’International Writers Association (Stati Uniti), l’ha riconosciuto scrittore dell’anno 1995, per la “non-fiction”.
Nel 1997 i suoi ritratti pasoliniani di fotografia di strada sono esposti (unico fotografo) in una mostra (Le figure delle passioni) con 16 maestri d’arte a Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno [Pier Paolo Pasolini, maestro e amico, gli ha regalato la prima macchina fotografica
quando aveva quindici anni]. È direttore responsabile della rivista di critica radicale Tracce, Cobas (Giornale dei Comitati di Base della Scuola) e del giornale on-line Stile libero, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia Libertaria, AParte. Materiali irregolari di cultura libertaria e altre testate.
Nel 1999 ha ricevuto il “Premio Castiglioncello” per la fotografia sociale.
Nel 2004 il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage, Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata.
Nel 2014 l’Associazione di bioarchitettura BACO gli ha assegnato il “Premio Internazionale Vittorio Giorgini”.
Alessandro Allaria ha fatto un reportage (per la televisione tedesca), Pino Bertelli. Il fotografo e le donne di Napoli, 2008.
Nel 2014 il regista Antonio Manco ha realizzato a Buenos Aires, “Pino Bertelli. Ritratto di un fotografo di strada”, prodotto dal Festival del Cinema dei Diritti umani di Napoli e Buenos Aires. Nel 2017 esce il dittico libro—film, Genti di Calabria. Atlante fotografico di geografia umana e I colori del cielo, con la regia di Francesco Mazza. I suoi fotoritratti si trovano in gallerie internazionali, musei, accademie e collezioni private. L’Archivio Internazionale di Fotografia Sociale di Pino Bertelli è curato da Paola Grillo (che collabora sul campo e con i testi a tutti i libri fotografici di Bertelli). Una parte del suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma.

Condividi

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Vuoi accedere agli eventi riservati?

Abbonati a soli 15€ per 365 giorni e ottieni più di ciò che immagini!

Se invece sei già iscritto ed hai la password, accedi da qui

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Non è facile trovare un buon educatore!
Appartengo ad una generazione che ha dovuto adattarsi alla scarsa offerta dei tempi. Ho avuto un solo tutor, a cui ancora oggi devo molto. Brevi, fugaci ma intensi incontri in cui il sottoscritto, da solo con lui, cercava di prendere nota anche dei respiri e trarre insegnamento da ogni singola parola.
A causa di questa carenza io e i miei coetanei ci siamo dovuti spesso costruire una visione complementare come autori, designers, critici ed insegnanti e questo ci ha aiutato a costruire qualcosa di fondamentale e duraturo.
Per questo motivo con Cine Sud che vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore della formazione, abbiamo pensato alla possibilità di offrire dei corsi “one to one”, costruiti sulla base delle esigenze individuali e in campi disparati, che vanno dalla tecnica alla ricerca di nuovi linguaggi in fotografia.
Dei corsi molto vicini a quelli che avremmo voluto avere nel passato, se ce ne fosse stata offerta l’opportunità e la parola opportunità non va sottovalutata, perché ha un peso e una sua valenza e non è spesso scontata.
Ognuno sarà libero di scegliere, sulla base dei nostri consigli, un autore o un tecnico, tra quelli offerti come docenti, e intraprendere un corso che gli offra quello di cui realmente ha bisogno e, eventualmente, ripetere questa esperienza in futuro.
Come quando si va da un eccellente sarto a scegliere con cura un vestito, adattandolo perfettamente al corpo, vogliamo fornirvi il corso che meglio si adatta alle vostre, singole e personali esigenze.
Niente nasce dal caso e per poter essere all’altezza di questo compito e potervi fornire un’offerta diversificata e soddisfacente, abbiamo pensato di sottoporvi un questionario tra il serio e lo scherzoso a cui vi preghiamo di rispondere.
Aiutateci a capire le vostre reali esigenze e chi abbiamo difronte, non ve ne pentirete.
Massimo Mastrorillo

Dimmi chi sei e ti dirò che workshop fa per te

Approfondiamo ! per i più intrepidi
X