
Guardando questa immagine, vedo molto più che un semplice insieme di bottigliette di Campari Soda. Vedo un ritmo, un ordine perfetto, una sequenza che racconta una storia di design, di innovazione e di identità italiana. Le bottigliette, con la loro forma iconica disegnata da Fortunato Depero, non sono solo contenitori: sono simboli di creatività e ingegno, esempi di come il design possa trasformare un oggetto d’uso quotidiano in un’icona senza tempo.
Questa fotografia, che ho scattato con l’intento di esaltare la loro geometria e il loro carattere scultoreo, mi parla di connessione e di possibilità. Ogni bottiglia è uguale eppure diversa, unica nella sua posizione, nella sua rifrazione della luce, nella sua superficie leggermente irregolare. Proprio come le persone nella vita: siamo parte di un insieme più grande, eppure ciascuno di noi porta con sé una storia, una sfumatura, una propria unicità.
La trasparenza del vetro mi fa pensare alla chiarezza che dovremmo cercare nel nostro cammino, alla necessità di essere autentici, di lasciar passare la luce, di accogliere nuove prospettive. L’ordine della composizione invece mi suggerisce disciplina, visione, il valore dell’armonia anche nei momenti più frenetici.
Ecco, questa immagine è per me una metafora della positività: ci ricorda che, pur essendo parte di un sistema, abbiamo il potere di brillare, di riflettere la luce in modi sempre nuovi. Che ogni singolo elemento ha un senso all’interno di un insieme più ampio. Che il design, come la vita, è fatto di dettagli, di proporzioni, di equilibrio.
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