Con la mostra La prossima immagine – attualmente chiusa per via del DPCM ma con un titolo programmatico che già racconta di progetti futuri in lavorazione – e dopo 10 anni di attività, 120 grandi progetti espositivi, diversi corsi, centinaia di eventi e circa 500.000 visitatori, Fondazione Forma per la Fotografia lascia via Meravigli a Milano ma continua comunque il suo lavoro. Didattica, attività formative, nuovi progetti di comunicazione, proposte espositive, incontri on line e in presenza: questo il nuovo corso di Forma.
“È portentoso quello che succede”, scriveva il 9 marzo 2020 Mariangela Gualtieri nella poesia omonima, diventata un simbolo di questo periodo confuso e difficile. Tra i portenti di questi mesi, nel bene e nel male, c’è anche la ridefinizione degli spazi di vita, di lavoro e di incontro. Tutto deve essere ripensato, rivisto, riconsiderato. Anche lo spazio di via Meravigli, dove Forma ha promosso incontri, presentazioni di libri, mostre fotografiche, proposto nuovi autori, confermato grandi maestri, dibattuto temi e risorse della fotografia, deve passare al vaglio di cosa si debba e si possa fare ora. Per questo Forma si prende una pausa da un luogo e un’attività concepiti per essere sempre in presenza proponendo nell’immediato futuro approfondimenti on line, sui social network e in varie piattaforme, sperimentando nuove possibilità di aggregazione senza per questo rinunciare mai alla sua presenza e alle sue varie, molteplici attività.
Talk, presentazioni, gruppi di lettura e percorsi di approfondimento continueranno come in passato. La serie Leggere la fotografia, che ha visto coinvolti in un insieme di incontri critici, fotografi, studiosi per raccontare i loro libri del cuore, quelli che li hanno maggiormente formati, è diventato già un libro pubblicato da Contrasto, il primo di una serie: Nuove visioni, con sei approfondimenti di Giovanni Chiaramonte, Claudio Marra, Federica Muzzarelli, Daniela Persico, Ferdinando Scianna e Michele Smargiassi sui grandi titoli della fotografia. Leggere la fotografia tornerà nel 2021 con nuovi appuntamenti sui canali social della Fondazione Forma.
Nel mese di gennaio partirà inoltre una nuova serie di incontri, progettata e animata da Simona Ghizzoni, dedicata all’autobiografia per immagini: in un intreccio di dialogo tra Simona e le sue colleghe fotografe, i temi dedicati all’identità e alla rappresentazione affioreranno con una nuova, forte evidenza. Quella del nostro tempo.
L’attività didattica riprende con corsi, workshop e incontri e mentre la valorizzazione degli archivi della fotografia (dai fondi Berengo Gardin e Branzi) ripartirà con nuovi impulsi e nuove prospettive, il lavoro intorno alle grandi mostre fotografiche continua con l’elaborazione di contenuti didattici e di comunicazione per mostre come Prima, donna. Margaret Bourke–White fotografa, attualmente al Palazzo Reale di Milano, in attesa della riapertura (sarà poi vistabile fino alla primavera del prossimo anno) o Radici di Josef Koudelka, da gennaio 2021 al Museo dell’Ara Pacis di Roma, e Amazzonia di Sebastião Salgado, da giugno 2021 al Museo MAXXI di Roma.
Tra i molti progetti su cui Forma rinnova il suo impegno, c’è il grande lavoro per la realizzazione della Biblioteca dell’immagine: un’ampia selezione di libri dedicata esclusivamente alla fotografia e che coinvolge anche un lavoro di mappatura fotografica e riconoscimento del patrimonio fotografico della città di Milano.
Tutto questo e molto altro sarà il nuovo corso di Forma.
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