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Nel mio andarmene, nel tuo restare

di Virginia Cassano

Mi allontano da te, provo ad evitare quella donna che è diventata un po’ bambina. E invece tu resti, con le tue crepe mi ami comunque perché sei mia Madre.

Sei nella mia vita, ma non sei al mio fianco, non ti sento più cantare, ma ascolto ancora le carezze e le lacrime da bambina che erano tutte per me e per te.

Siamo tu ed io come estranee nella tua casa, ospite nella mia vita che cerca un letto sempre pronto, una tua foto al solito posto.

Cosa posso fare per diventare grande e fartelo capire? Resto ancora figlia per accudire il mio passato, chi mi ha messo al mondo, cercando di fare pace con la bambina che mi ha preceduto e la donna che voglio diventare, con o senza i fantasmi interiori.

Racconto che ogni donna porta dentro di sé. Un lavoro che parla di uno dei rapporti più controversi, quello tra madre e figlia. Lasciare andare la bambina perennemente in conflitto con il genitore, per abbracciare l’anziana madre.

E’ la narrazione dell’amore assoluto, scritto nei miti antichi , che una figlia prova per il proprio genitore. L’amore di mio padre conteso tra me e mia madre e che ormai non abbiamo più né io e nemmeno lei, ma che ci portiamo dentro.

Mi sono allontanata da lei, ho provato ad evitare quella donna che è diventata un po’ bambina, l’antagonista nella mia favola adolescenziale, che mi vestiva da Pierrot a Carnevale. Nonostante tutto la mia mamma mi è restata accanto, con le sue crepe mi ama sempre e comunque.

In realtà è un fuggire dal proprio essere, dal prendere coscienza delle immagini su negativo presenti solo nella mente. Evitiamo le responsabilità, per ritrovarsi madre a ruoli invertiti. Scegliere di occuparsi del proprio passato familiare, di chi ti ha messo al mondo, serve a far pace con la bambina che ti precede e la donna che vuoi diventare. Con o senza i rispettivi fantasmi.

Adesso la bambina affamata di attenzioni è una donna che suo malgrado deve occuparsi della mamma anziana e che non ha più difese e  muri da abbattere, solo compassione, e la certezza che avere cura delle proprie radici vuol dire avere amore per se  stessi e la vita futura.

Il lavoro è stato realizzato in circa due anni, con la guida e l’editing finale di Fabio Moscatelli.

In genere quando si inizia uno storytelling per immagini, ci si ispira a storie a km0, che viviamo quotidianamente, sentimenti ed emozioni che conosciamo molto bene. Per questi motivi rivolgiamo l’obiettivo verso noi stessi, appuntiamo paure, sogni, esperienze ed immagini evocative, e soltanto dopo si realizzano le foto.  Importante è l’album di famiglia! Un archivio prezioso da cui attingere frammenti della nostra infanzia, della storia della propria famiglia. Dedicare e prendersi del tempo per smontare e rimontare il puzzle è propedeutico alla realizzazione di una narrazione mai superficiale ed impersonale. La bellezza della fotografia autoriale sta nella libertà di potersi  esprimere e studiare durante la fase di realizzazione senza fretta e pressioni esterne di una committenza.

Sottolineo lo studio costante del medium e della fotografia contemporanea per confrontarsi e crescere attraverso autori che hanno già affrontato lo stesso tema con un proprio linguaggio. Utile a restituire una sequenza di spessore artistico, privilegiando un’ intensità comunicativa alla tecnica.

Sono grata alle splendide donne  protagoniste Cecilia e Silvana, che mi hanno permesso di realizzare questo racconto, e al paese in cui vivo da più di dieci anni, splendida cornice e scenografia naturale per ambientare gli scatti. Si tratta del poggio toscano dove si trova il Teatro del Silenzio, voluto da Andrea Bocelli in cui si esibisce solo una volta l’anno per il suo compleanno.

Ringrazio anche la mia inseparabile Nikon ormai da diversi anni. In questa occasione ho utilizzato la mirrorless Z6II leggera e veloce, che permette di visualizzare già nel mirino l’immagine finale, utile a calibrare il settaggio per una perfetta riuscita della fotografia.

Inoltre, è dotata di un sensore dalle notevoli capacità che restituisce un’altissima definizione dei dettagli, e il relativo RAW permette una stampa fine art anche di grandi dimensioni. Il lavoro esposto ad Arles all’interno dell’evento Impulse Festival 2024 e durante Les Rencontres de Arles, necessitava di tale performance tecnica, non solo che le immagini arrivassero al cuore degli spettatori.

Questo lavoro è arrivato anche finalista al KOLGA Tbilisi Photo Award 2023, poi è stata realizzata la fanzine la cui grafica e impaginazione sono state curate da Irene Sollecchia.

2023 Virginia Cassano

https://www.fabiomoscatelli.com/

https://www.facebook.com/profile.php?id=100054663540528

Bio

Sono nata a Bari nel 1976, dove ho studiato storia dell’arte e Moda. Sono stata sempre impegnata in attività artistiche, e non ho mai abbandonato le passioni con cui sono cresciuta.

Ho vissuto e lavorato a Milano e solo di recente (2012) mi sono trasferita in Toscana. Qui ho riscoperto il valore del tempo e la bellezza dell’umanità, scegliendo il medium fotografico come appendice dei miei pensieri e delle mie emozioni, per raccontare storie intime e personali.

La mia produzione fotografica matura, è  essenzialmente intimista, talvolta autobiografica, incentrata  su storie di vita speciali che ho incrociato nel mio percorso, e che meritavano di essere raccontate. Attualmente sto lavorando da un anno al racconto di un quartiere  di Pontedera dalla storia molto particolare e post industriale. Ho abbandonato una certa forma estetica per dedicarmi a contenuti in bianco e nero più sporchi. Lavoro anche come fotografa freelance.

Ho frequentato diversi workshop di fotografia in presenza e online con fotografi professionisti. Tutt’oggi studio ancora per completare la mia formazione artistica.

Formazione artistica

1995- diploma in storia dell’arte e Design  e storia della moda (BA)

2015- Workshop di fotografia digitale di base  (PI).

2019- Corso base online con Google Garage “Social Media Manager e fotografia per il “Personal Branding”.

2021- Corso base di “Fotoritocco con Photoshop” – Octopus Studio (RM).

2021/22- Laboratorio di storytelling sul tema della famiglia con Fabio Moscatelli- Roma

2022/23- Workshop “Editing fotografico e costruzione della sequenza” con Fabio Moscatelli RM

2023/24 – Workshop “Produzione e montaggio di audio-video multimediali” a cura di Giorgio Pincitore  (docente e videomaker)

2024/25 – Masterclass con Fabio Moscatelli per la documentazione della periferia (Una periferia lunga un anno) con l intervento di molti autori come Tony Gentile, Aldo Feroce, Toby Binder e il supporto di urbanisti e sociologi.

Fb: https://www.facebook.com/virgi.cassano

Ig: https://www.instagram.com/virgi__cassano?igsh=Ym9jZGYxZmR2bWFm

email: virginia.cassano@virgilio.it

web: www.virginiacassano.com

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Non è facile trovare un buon educatore!
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Massimo Mastrorillo

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