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Napoli, la fotografia e l’apertura al mondo: ecco Spot Home Gallery [Alessandro Tarantino]

di Alessandro Tarantino

Un nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia di ricerca è nato nel cuore di Napoli. Si chiama Spot Home Gallery ed è uno spazio pensato e costruito da Cristina Ferraiuolo, fotografa, gallerista, curatrice e proprietaria, assieme alla sua famiglia, dello spazio espositivo.

A fare da cornice a Spot Home Gallery è la centralissima via Toledo ed è proprio lo spazio espositivo ad essere significativo per la famiglia Ferraiuolo e per il concetto di narrazione fotografica che ospita. Perché è proprio lì e in un locale difronte che si è sviluppata la passione della gallerista per la fotografia grazie al negozio cine foto del padre nato nel 1974, “Spot 2”, che in 35 anni di attività le ha permesso di entrare in contatto con decine e decine di fotografi internazionali di passaggio a Napoli per lavoro.

E se i gusti e il modo di vivere la fotografia di Cristina Ferraiuolo sono stati forgiati dal suo vissuto, Spot Home Gallery ne è il contenitore ideale: lo spazio è stato inaugurato nella prima settimana di febbraio con la mostra “Andamento lento”, una collettiva internazionale di otto fotografi amici della gallerista – Michael Ackerman, Morten Andersen, Luca Anzani, Martin Bogren, Lorenzo Castore, la stessa Cristina Ferraiuolo, Adam Grossman Cohen e Richard Pak – che, per la prima volta a Napoli, hanno esposto lavori realizzati in città, nell’arco di oltre vent’anni.

«Ho scelto di presentarvi una ‘famiglia’ di fotografi nella quale i legami affettivi si intrecciano a corrispondenze artistiche, a un modo di immergersi nel mondo con occhi e cuore aperti – si legge nella presentazione della mostra sul sito della galleria -. Lavori realizzati nell’arco di oltre vent’anni da amici fotografi che mi hanno ispirato e con i quali ho condiviso momenti di vita, la passione per la fotografia e l’amore per la mia città. Gli sguardi di noi napoletani trovano eco nella sensibilità di altri sguardi provenienti da mondi geograficamente lontani per evocare insieme la dimensione emotiva di una città che non si rivela mai fino in fondo. Napoli, il suo caos, luogo ideale ove perdersi per poi ritrovarsi. L’andamento lento è il tempo di una fotografia che nasce da dentro: è il tempo dei pensieri, dei sentimenti, dei sogni, ampio e libero».

Il concetto di residenza d’artista trova sintesi nella distinzione degli spazi della galleria. L’immobile i circa 100mq è diviso in due parti: nella prima, la galleria vera e propria, sono state ricavate sale espositive; nell’altra, un’area privata dedicata agli artisti in visita. Ma tutta la casa può essere utilizzata per l’esposizione, ampliando gli spazi al privato dell’artista: «Un luogo dove, in un’atmosfera familiare, poter condividere idee e visioni con artisti, collezionisti, appassionati e curiosi. L’interesse è volto a quegli artisti conosciuti o emergenti che con passione, rigore, coraggio, libertà, portano avanti lavori di ricerca personale che hanno la capacità di emozionare e far riflettere, sollecitando più interrogativi che risposte, suggerendo nuovi modi di vedere e di interpretare il mondo e il tempo che viviamo. Spot vuole diventare inoltre uno spazio di sostegno alla creazione, offrendo la possibilità ad artisti selezionati di trascorrere un periodo di tempo a Napoli e lavorare in libertà alla propria ricerca in dialogo con un territorio che sarà oggetto di esplorazione e fonte di ispirazione», scrive Cristina Ferraiuolo nella descrizione della sua galleria.

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