
Dove vanno gli autobus “fuori servizio”?
Penultimo mese della II edizione del progetto fotografico 12X12.
Autolinee Toscane apre la call per la III edizione
Il progetto 12X12, una collaborazione tra Autolinee Toscane e il festival Cortona On The Move, sta giungendo al termine. Nel penultimo mese dell’edizione 2024, che si concluderà a luglio, il fotografo Mario Carnicelli ci porta nel deposito AT di Pistoia, rivivendo i suoi ricordi d’infanzia e catturando la vita quotidiana degli autobus “fuori servizio”. L’azienda regionale del trasporto pubblico ha già lanciato la terza edizione del progetto, questa volta dedicata e rivolta ai passeggeri. Dodici fotografi non professionisti, scelti tra gli utenti toscani, avranno l’opportunità di vedere i loro scatti pubblicati sul canale Instagram di Autolinee Toscane per un mese. Saranno guidati da tutor d’eccezione selezionati da Cortona On The Move tra i più influenti fotografi contemporanei italiani. La call è aperta fino al 30 giugno (per info 12×12 terza edizione 2024/2025 | Autolinee Toscane (at-bus.it).
Il lavoro di Mario Carnicelli per il mese di giugno ci guida attraverso un viaggio visivo che unisce nostalgia e realtà. “Quello che ho indelebile ma ancora davanti agli occhi è un autobus: era blu molto blu! – racconta il fotografo. L’autobus non rappresentava un mezzo di trasporto per un bambino di 5 anni, ma un carro volante: non aveva le ali ma ti faceva toccare le nuvole con le mani, ti faceva sognare…”
Le fotografie di Carnicelli rievocano un suo ricordo di infanzia e catturano non solo la trasformazione dei mezzi di trasporto in deposito, ma anche l’operosità degli addetti alla manutenzione. Carnicelli descrive come l’autobus “blu molto blu” si sia trasformato in un alveare di attività incessante, dove gli addetti alla manutenzione, come api laboriose, si assicurano con scale, dati e cacciaviti che tutto sia sempre in ordine, sottolineando l’importanza della manutenzione per la sicurezza.
L’autore offre una visione unica e affettuosa del trasporto pubblico, esaltando la bellezza nella routine quotidiana e l’importanza del lavoro dietro le quinte. Carnicelli, con il suo approccio documentaristico, ci invita a sognare e vedere oltre l’apparenza, trasformando il deposito degli autobus in un luogo di meraviglia e magia.
Mario Carnicelli, nato ad Atri nel 1937, si trasferisce con la famiglia a Pistoia all’età di 12 anni, dove tuttora vive e lavora. Affascinato dalla camera oscura dello studio fotografico di famiglia, inizia a fotografare a 14 anni, collaborando con il padre e il fratello per clienti locali. Lavora come freelance per riviste e quotidiani, tra cui Corriere della Sera, L’Espresso e Il Tirreno. Nel 1966 vince il primo premio di Ferrania Magazine, ottenendo una borsa di studio negli Stati Uniti. Il suo lavoro, esposto in numerose mostre, è riconosciuto a livello internazionale. Nel 2022 ha vinto il Prix Viviane Esders e ha pubblicato il libro “NOUS / NOI” nel 2023.
Gli scatti di Mario Carnicelli sono pubblicati sul profilo Instagram @at_toscana.
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