Il mio rapporto con la fotografia non è semplice per me da spiegare. E’ un rapporto amoroso, e come tale ha avuto alti e bassi durante gli oramai quarant’anni di convivenza.
Da quando avevo 6/8 anni, ricordo che in casa ci fossero sempre uno o più apparecchi fotografici, niente di speciale intendiamoci, nessuna Leica o Canon o Nikon, nessuna reflex per intenderci, solo qualche macchinetta con pellicola 110 o 126, ed è con quelle macchinette che ho iniziato a fare qualche scatto con grande interesse.
Poi per un pò quell’interesse si è affievolito per ripresentarsi intorno ai 16 anni e da quel momento in poi io e la fotogtrafia non ci siamo più lasciati.
Come dicevo il mio rapporto con la fotografia è stato un alternasi di fasi.
C’è stata la fase in cui vedevo la fotografia come un mezzo di fuga dalla mia realtà, un modo per sganciarmi dal mio paese e per cercare altrove la mia strada.
E così nel 1989 decido di partire per Firenze per frequentare alcuni corsi di fotografia, inizio con la fotografia di moda, con il maestro Leonardo Maniscalchi, poi dopo il primo corso mi rendo conto che quello che cercavo era un qualcosa di diverso, la moda è un mondo bellissimo fatto di paillettes e lustrini, ma io cercavo qualcos’altro e per questo inizio a frequentare, sempre a Firenze, un corso in fotografia di reportage.
C’è stata poi la fase in cui la fotografia la vedevo come un lavoro, un modo per guadagnare denaro, e quindi, mi sono concentrato sull’apertura di un negozio di fotografia e ho iniziato a dedicarmi a servizi fotografici per cerimonie ed eventi in genere.
Ed arriviamo ad oggi, l’ultima fase, quella che vivo ora, quella in cui vedo la fotografia solamente come un mezzo per comunicare, un mezzo per condividere con il mondo le mie emozioni, le mie delusioni, le mie paure e le mie gioie, un mezzo per parlare al mondo, per confrontarmi con esso, per denunciare le cose che non vanno o per esaltare la bellezza delle cose che mi circondano.
Per me la fotografia oggi è incontro… con tutte le varianti implicite del termine, a volte è incontro a volte scontro, come è giusto che sia, non importa cosa incontro o con cosa mi scontro, a volte sono persone, a volte luoghi, a volte sono storie, ma in tutti i casi c’è la fotografia che mi permette di rapportarmi con tutte queste realtà.
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La mia biografia ad oggi sta tutta in questa foto scattata da una bimba di 5 anni, Alma De Luca. In questa foto ci sono io, uno che non si è preso mai troppo sul serio, sia nella vita che nella fotografia, pronto ancora a giocare, una persona, un fotografo che cerca ancora la sua strada la sua meta. Un fotografo che spera di riuscire a raccontare qualcosa con le sue Fotografie… Staremo a vedere.
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